Automazione e posti di lavoro in UK
Si
prevede che nel prossimo quadriennio si perderanno circa l’8%
degli attuali posti di lavoro nei call center inglesi. Nel frattempo
il lavoro dei servizi clienti è più complesso e richiede
più competenze.
Negli
anni '70 Barclaycard e British Gas furono tra i primi ad adottare
i call center in UK. Ma solo nel 1985, l'imprenditore Sir Peter
Wood diede il via al vero boom dei call center, quando fondò
Direct Line, la prima azienda a vendere assicurazioni interamente
per telefono.
L'industria stava diventando maggiorenne mentre il sole stava tramontando
nell'industria britannica del carbone, con chiusure dei pozzi in
accelerazione negli anni '90. Le agenzie di sviluppo regionale del
governo offrivano incentivi alle imprese per istituire aree ad alto
tasso di disoccupazione. Un retaggio di questa iniziativa è
il numero di call centre che ora si trovano in posti come il Galles
e l'Inghilterra nordorientale.
Agli
inizi del secolo le aziende iniziarono a cercare nuovi modi per
ridurre i costi e l'industria era presa dal problema dell'offshore.
Solo di recente, aziende come BT e Vodafone hanno rimpatriato i
lavori di call center.
Oggi
gli Stati Uniti sono il più grande player del settore, con
40.000 centri di contatto che impiegano circa 6 milioni di persone.
ContactBabel
prevede che entro il 2021 nel Regno Unito scompariranno 45.700 posti
di lavoro. Di questi, 20.000 interessano i 168.000 addetti attualmente
impiegati per gestire i rapporti con i clienti da rivenditori e
aziende di distribuzione, attività sempre di più online.
Anche le previsioni per il settore finanziario - che con quasi 230.000
dipendenti è il più grande datore di lavoro nei centri
di assistenza clienti - sono negative. Si valuta la perdita di quasi
13.000 posti di lavoro. Ci si aspetta anche che la rivoluzione digitale
colpisca le società di servizi pubblici, con 11.000 posti
di lavoro che si prevede possano essere persi.
Uno
studio condotto lo scorso anno dall'IPPR thinktank ha avvertito
che i posti di lavoro che generano un terzo della retribuzione annuale
nel Regno Unito rischiavano di essere automatizzati. Secondo lo
studio, il 44% dei posti di lavoro nel Regno Unito potrebbe essere
automatizzato, pari a oltre 13,7 milioni di persone che insieme
guadagnano circa 290 miliardi di sterline. Senza dare una scala
temporale, lo studio indicava che i lavori a reddito medio - come
il personale dei call centre, i segretari e gli operai - avrebbero
probabilmente sopportato il peso maggiore.
L'anno
scorso è stata istituita una Commissione sul futuro del lavoro,
per esaminare come la forza lavoro sarebbe stata influenzata dall'automazione.
Secondo la loro analisi, i call center sono un esempio di un settore
che sembra destinato a essere radicalmente modificato dall’automazione
con i lavori tradizionali potenzialmente persi. Il governo inglese
riflette su come rispondere a questi cambiamenti, specialmente se
le perdite di lavoro sono concentrate in particolari comunità
o regioni.
Infatti, la maggior parte degli addetti al servizio clienti è
concentrata in poche centinaia di grandi aziende in tutto il paese,
ciascuna delle quali impiega 250 dipendenti o più. Quindi
se dovessero chiudere, le perdite di posti di lavoro sarebbero significative.
Da notare che i call center più grandi si trovano in Scozia,
nel Galles e nel nord-est degli UK.
L’automazione
è lo spauracchio per il settore. Ma si tratta di un fenomeno
che non deve essere semplicemente visto come pericoloso per la perdita
di posti di lavoro. Di fatto, i volumi di chiamate tradizionali
diminuiscono, ma le relazioni che si devono tenere sono più
complesse e richiedono più tempo per affrontarle. Se c'è
un'area dove la complessità è aumentata essa è
la vendita al dettaglio, poiché il settore è stato
influenzato dagli acquisti online. Va aggiunto che il boom digitale
ha cambiato radicalmente le mansioni di lavoro e l'immagine di un
operatore telefonico con cuffia è ormai obsoleta, poiché
esso gestisce web chat, post sui social media ed e-mail, oltre che
a rispondere alle chiamate. La complessità fa salire i salari
mentre i datori di lavoro cercano personale multiskilled. Il lavoro
sta diventando più difficile e le aziende devono pagare di
più, perché il lavoro è più complicato.
Note
tratte da:
Rise
of robots threatens to terminate the UK call-centre workforce –
The Guardian
Maggio
2018
|