|  | Il 
              digitale e la relazione con il clienteprima 
              parte
 
 Gartner 
              prevede che, entro il 2017, il 60% delle 1000 maggiori aziende mondiali 
              attuerà almeno un tipo di trasformazione del proprio modo 
              di operare che sarà rivoluzionaria, forse anche non immaginabile 
              adesso. Entro il 2023, le caratteristiche di digital business porteranno 
              quattro di queste aziende su cinque a riposizionare il proprio brand 
              o a crearne di nuovi.
 Le aziende dovranno dedicarsi alla pianificazione strategica per 
              disegnare il loro futuro alla luce dei cambiamenti digitali dei 
              clienti, cercando di acquisire nuove capacità, ottimizzare 
              la loro struttura organizzativa, scegliere la proprietà intellettuale 
              in cui investire e i migliori modelli per il go-to-market. Occorreranno 
              anche dei leader del digitale e dei talenti specificamente formati 
              in questo settore, con specializzazioni soprattutto nella user experience, 
              nelle tecnologie digitali e nel business consulting.
 
 
  Digit & Job Partendo da queste prospettive “rivoluzionarie” 
              di Gartner, CMMC propone una nuova iniziativa in occasione della 
              Giornata Giovani e di Expo 2015:
 ”Il digitale e la relazione con il cliente-cittadino: 
              le nuove figure professionali e le evoluzioni delle attuali”.
  
 Si tratta di un’analisi dedicata agli attori che operano nella 
              nostra filiera di mercato, che individuerà, per ciascuna 
              tipologia di azienda le nuove figure professionali e riporterà 
              la descrizione di compiti e attività richieste.
 
 Il digitale sarà un 
              fattore chiave per lo sviluppo del business. Nessuno si sente escluso 
              dal percorso di evoluzione verso l’impiego e l’utilizzo 
              di strumenti digitali nelle organizzazioni. Ma tale impatto é 
              diverso in relazione alle aree funzionali. La ricerca di Forrester 
              (tavola) evidenzia come gli effetti maggiori sono attesi su Marketing, 
              IT ed eCommerce.
 
  
 Ritornando alla nostra analisi, per avviarne l'impostazione CMMC 
              riporta, come esempio, alcune considerazioni circa i cambiamenti 
              nella composizione dei team di sviluppo di servizi interattivi per 
              il customer care.
 
 
  Da Speech IVR a NLU IVR Nel corso degli ultimi anni è variata in 
              modo sostanziale l’attività di sviluppo software. Vediamo 
              il caso delle soluzioni IVR basate su tecnologie vocali e gli skill 
              del personale nel passare da soluzioni Speech IVR a NLU IVR, secondo 
              quanto ci ha dichiarato Paolo Turriziani di Interactive 
              Media.
 L’approccio basato sulla comprensione del linguaggio naturale 
              (NLU - Natural Language Understanding) ha spostato il focus della 
              realizzazione sulle tematiche linguistiche e quindi sulla semantica; 
              il che ha comportato la realizzazione di strumenti che, sempre allo 
              scopo di evitare lo sviluppo ad hoc di funzioni ricorrenti, hanno 
              inglobato le problematiche di base per concentrare lo sviluppo sulla 
              definizione delle regole semantiche e delle basi di conoscenza specifica 
              del dominio applicativo.
 Questo ha cambiato profondamente il team di sviluppo di una soluzione 
              NLU IVR, arrivando ad includere figure professionali di cultura 
              non informatica.
 Parimenti il coinvolgimento di competenze IT nel team di progetto 
              è diminuito in modo significativo, arrivando a concretizzare 
              uno shift di ore di lavoro da competenza IT a competenza linguistica 
              e una riduzione complessiva del volume di lavoro grazie ai nuovi 
              strumenti. Sinteticamente si potrebbe affermare che si è 
              realizzato uno spostamento da lavoro “clerical” a lavoro 
              “professional”.
 
 
  Professioni per il web Questa prima parte di presentazione del progetto 
              CMMC si conclude con l’elenco dei profili professionali attualmente 
              operanti nel web e maggiormente collegati alla “relazione 
              con il cliente”, così come riportata l’associazione 
              IWA Italy, sezione italiana di IWA/HWG.
 
 Community Manager. Crea e contribuisce a potenziare 
              le relazioni tra i membri di una comunità virtuale e tra 
              questa e l’organizzazione committente, con una comunicazione 
              efficace all’interno del gruppo; in particolare promuove, 
              controlla, analizza e valuta le conversazioni che si svolgono sulle 
              varie risorse Web (siti Web, blog, social network).
 
 Web project Manager. E’ un Project Manager 
              specializzato in ambito Web che gestisce quotidianamente il progetto 
              in maniera efficace, con lo scopo di conseguire gli obiettivi del 
              progetto concordati con la committenza. Ha la responsabilità 
              del progetto ed è lui che definisce, pianifica e coordina 
              le attività di progetto. Monitora costantemente tempi, costi, 
              qualità, ambito, rischi e il raggiungimento dei risultati 
              attesi. In alcuni casi ricopre anche il ruolo di Team Manager del 
              gruppo di progetto e in questo caso deve motivare il team e lo coordina 
              delegando i vari compiti.
 
 User experience Designer. Questa figura ha il 
              compito di integrare i requisiti dell’utente, i requisiti 
              dell’applicazione, i vincoli di accessibilità e di 
              usabilità in una interfaccia visuale e in un modello di interazione 
              (altrimenti detto “esperienza dell’utente”) il 
              più possibile uniforme e integrato. Allo User Experience 
              Designer compete lo sviluppo di uno “stile” visuale 
              e interattivo che possa allo stesso tempo caratterizzare l’applicazione 
              Web (dotandola di caratteri distintivi) e garantire il raggiungimento 
              efficace degli obiettivi dell’utente.
 
 Web Content Specialist. Si occupa di produrre 
              contenuti, sia testuali che multimediali dei quali è direttamente 
              responsabile, che siano efficaci per una risorsa Web. Cura il contenuto 
              anche in base della piattaforma che lo dovrà ospitare (sito 
              Web, social network, blog, interfaccia) e del target (utenza). Monitora 
              l’usabilità del sito con gli strumenti della customer 
              satisfaction.
 
 Digital Strategic Planner. Comprende i veri bisogni 
              e le vere necessità relative alla presenza e alle attività 
              sulla Rete Internet e sul Web di un’organizzazione. E’ 
              di supporto alle scelte strategiche indicate dal top management 
              e fornisce input operativi alle altre figure professionali coinvolte 
              nel processo.
 
 Reputation Manager. Contribuisce a creare il contesto 
              migliore per il conseguimento degli obiettivi aziendali o personali 
              intervenendo in tutte le occasioni in cui conversazioni online possono 
              risultare deleterie per l’immagine dell’azienda e dei 
              suoi prodotti. Promuove e diffonde la notorietà del brand 
              attraverso un’opportuna attività di PR digitali. Lavora 
              a stretto contatto con il Community Manager.
 
 
 
  Sono gradite vostre considerazioni: info@club- cmmc.it |