|  Premessa 8 marzo, incontro on-line per la Giornata Internazionale 
                    della Donna, organizzato dalla segreteria del Club CMMC.
 Si é parlato dei cambiamenti nelle organizzazioni e 
                    del bilanciamento tra vita e lavoro. Raccogliendo suggerimenti 
                    su argomenti specifici da affrontare e iniziative da organizzare 
                    nell’ambito del Club.
 Un 
                    dato per rappresentare la "spinta rosa": 2/3 dei 
                    partecipanti al Programma 
                    Young Club CMMC 2023 sono donne
 
 
  L'incontro 
                    (di 30 minuti) Tutte 
                    hanno partecipato attivamente, come nel seguito dimostrano 
                    le sintetiche note derivate dagli interventi:
 
                    Vanessa 
                      Barni (Aryanna) Lo smart working ha contribuito all’uguaglianza 
                      tra i ruoli nella fase di lavoro e vita da casa
 
                      Marina Basso (Bper Banca) Bilanciamento tra le esigenze di presenza e coordinamento 
                      delle persone con part-time
Manuela 
                      Bucciarelli (Enel) Conciliazione ovvero bilanciamento tra vita lavorativa 
                      e vita privata, in azienda é stato un caso di successo
Giada 
                      Corso (Raja) Azioni aziendali attente all’inclusività 
                      e a prevenire/evitare piccole violenze quotidiane
Ewa 
                      Luszpianko (Lyreco) Quasi 3/4 del team che riporta al CEO è formato 
                      da donne, che esercitano una forte senso di complicità 
                      e supporto
Laura 
                      Onestinghel (Randstad) Segnala la necessità di fornirci di un linguaggio 
                      appropriato nei confronti delle persone che gestiamo
Antonella 
                      Pella (Bon Prix) e Patrizia Compagnone (Getaline e.commerce 
                      solutions)La donna dimostra la cura per il benessere e l’ambiente; 
                      la flessibilità aiuta molto, ma serve un concreto 
                      spirito di sorellanza
Alessandra 
                      Peterlin (Spitch) Con la crescita delle quote rosa tra i manager si potrebbe 
                      mostrare il contributo di valore della donna
Cristina 
                      Sangiorgi (Sky Italia)Cenno alle iniziative aziendali sull’impiego di linguaggio 
                      senza parole ostili e che agevola una crescita equa
 Dora 
                      Luisa Spinelli (Schneider Electric) L'elasticità favorisce e implementa la disponibilità, 
                      ciò rende possibile un nostro contributo continuativo.
  
                    All'incontro era presente anche il fondatore del Club Mario 
                    Massone, che le partecipanti hanno considerato "alleato" 
                    rispetto ai temi affrontati.  Il tema 
                    da sviluppare Le 
                    indagini mostrano una crescita costante delle donne tra i 
                    manager delle aziende pubbliche e private, ma questo trend 
                    positivo va accelerato se si vuole raggiungere l’uguaglianza 
                    di genere tra i dirigenti. Infatti, secondo l’Osservatorio 
                    Manageriale di Manageritalia (dicembre 2022) “la 
                    tendenza ad abbattere il gender gap che affligge ancora buona 
                    parte del mondo del lavoro si fa sentire in modo impellente 
                    nel settore manageriale che da tempo è impegnato a 
                    dare una svolta incisiva nella cultura e nell’organizzazione 
                    aziendale”.
 Si prevede che ci vorranno ancora oltre 
                    40 anni per colmare questo gap di genere in Italia. 
                    Cosa si può fare per accelerare e godere dei benefici 
                    derivante da una maggiore presenza di manager donne nelle 
                    aziende del nostro settore?
 
 
  Siamo disposti ad aspettare? Questo è il titolo proposto per il 
                    prossimo evento da organizzare in occasione di uno dei tradizionali 
                    venerdì di CMMC.
 
                     
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                           Certificazione di parità di genere. Istituita con art. 46-bis, a partire dal 1° gennaio 
                            2022, la certificazione di parità di genere 
                            è una importante novità della Legge 
                            5 novembre 2021, n. 162, entrata in vigore il 3 dicembre 
                            2021 modificando il Codice Pari Opportunità 
                            (Dlgs 198/2006), insieme al concetto più esteso 
                            di discriminazione e un rapporto più dettagliato 
                            sulla situazione del personale (obbligatorio per tutte 
                            le aziende, pubbliche e private, con più di 
                            50 dipendenti, che dovrà riportare anche le 
                            retribuzioni e i premi riconosciuti ai lavoratori 
                            dei due sessi).
 In coerenza con la Missione 5 Inclusione e Coesione 
                            del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR), con 
                            l’introduzione del Sistema di Certificazione 
                            di Parità si è puntato il focus sulla 
                            necessità di modificare la cultura organizzativa 
                            delle imprese, su base volontaria, superando il concetto 
                            di obbligatorietà e incentivando le aziende 
                            a intraprendere questo nuovo percorso virtuoso, attraverso 
                            vari meccanismi premiali. Con il PNRR sono stati stanziati 
                            10 milioni per la certificazione di parità 
                            di genere.
  Parametri 
                          di riferimento Il 16 marzo 2022 è stata pubblicata la Prassi 
                          di riferimento UNI/PdR 125:2022, contenente le “Linee 
                          guida sul sistema di gestione per la parità di 
                          genere che prevede l’adozione di specifici KPI 
                          inerenti alle politiche di parità di genere nelle 
                          organizzazioni” e che individua 6 Aree da monitorare: 
                          Cultura e Strategia, Governance, processi HR, Opportunità 
                          di crescita e inclusione delle donne in azienda, Equità 
                          remunerativa per genere, Tutela della genitorialità 
                          e conciliazione vita-lavoro. Per ognuna è assegnato 
                          uno specifico peso percentuale, per un totale di 100. 
                          Con riferimento a ciascuna area vengono identificati 
                          degli specifici KPI qualitativi e quantitativi, per 
                          un totale di 33, applicabili secondo criteri proporzionali 
                          in base alle dimensioni dell’azienda. Per poter 
                          ottenere la certificazione bisogna raggiungere un punteggio 
                          minimo del 60%. Il certificato ha una validità 
                          di 3 anni ma sono previsti degli step intermedi annuali 
                          di verifica.
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