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Le sfide dell'AI
Le
nuove opportunità della AI Generativa, dati sintetici, multimodal/emotional,
applicazioni video. Il modello di dialogo della ChatGPT - Generative
Pretrained Transformer di OpenAI – ed i possibili collegamenti
con i processi di customer management.
La Generative AI può
creare varie applicazioni nell’ambito dell’Intelligenza
Artificiale. Grazie alla sua capacità generativa consente
di produrre dati sintetici e di supportarci nelle attività
creative. Le applicazioni della Generative AI riguardano vari ambiti,
in particolare la ChatGPT di OpenAI consente la creazione di dialoghi
e impatta su Marketing, Operation, Legal, IT e HR. Questa nuova
generazione di ChatBot superpotenti rappresentano una bella sfida
che ci costringe ad essere sempre più preparati nel loro
possibile impiego nelle attività operative, ma anche a supporto
di iniziative più strategiche.
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venerdì 17
febbraio 2023 -
Incontro
regolarmente svolto con 87 presenti (126 prenotati)
vedere
registrazione incontro
DOPO INCONTRO. Come prevedibile, è stato alto l’interesse
per questo incontro “Le sfide dell’AI” organizzato
dal Club CMMC.
Nel seguito riporto alcuni appunti.
- Distinzione tra chatbot generativi e conversazionali.
- ChatGPT innova le modalità di addestramento dei bot,
ma necessità di maggiori controlli.
- Comunicata l’attivazione della versione ChatGPT Plus
con costo di 20 dollari/mese.
- Impiego dell’Ai generativa che simula il cliente nell’addestramento
degli operatori.
- Risultati non sempre positivi per le prove di integrazione
di Bing.
- Più in generale, cosa accadrà dei siti web di
contenuti e pubblicità con la crescente diffusione delle
ricerche con ChatGPT?
In conclusione, il tema sarà ripreso quando l’AI
generativa sarà più impiegata nell’ambito
del customer management e si avranno valutazioni più
complete. |
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Premesse.
Circa due anni fa il Club CMMC aveva realizzato la ricerca “L’Intelligenza
Artificiale nel Customer Management”, che ha consentito
di rilevare i vari impatti che AI ha nei processi di Relazione
con i Clienti. I risultati della ricerca hanno evidenziato,
tra l’altro, che l’assistente virtuale è
in grado di avere interazioni sia in forma scritta che orale
e che sarà presto dotato di contenuti e strategie di
interazione diversificate a seconda degli obiettivi. Invece,
sarà necessario ancora qualche anno per realizzare soluzioni
in grado di operare su interazioni complesse con qualità
quasi umana. Ora, abbiamo riproposto la domanda relativa alla
possibilità di “personalizzazione”. |
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Emerge
che, se nel 2021 la maggioranza del campione (57%) riteneva
che solo a medio termine (tre anni) gli assistenti virtuali
sarebbero stati in grado di fornire prestazioni personalizzate,
nell’attuale sondaggio tale percentuale è scesa
al 26%. Mentre al primo posto sono passati coloro che lo ritengono
già oggi possibile (42%). Tale situazione é in
parte dovuta al miglioramento della interazione con il CRM aziendale.
Siamo però dell’idea che per leggere lo storico
e fornire risposte personalizzate sono richieste capacità
decisionali e discernimento su cui le macchine devono ancora
crescere. |
Primi
esercizi. Approfittando anche dell'accesso gratuito (nuova
versione premium), ho posto qualche argomento di nostro interesse
a ChatGPT
e nel seguito presento le risposte ottenute...leggere
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Agenda
ore 12,00
Introduzione
- Mario Massone, fondatore Club CMMC
- Irene Di Deo, Osservatori Digital Innovation Politecnico di
Milano
Qualche nota dall’Osservatorio del Poli
MI sull’Intelligenza Artificiale. Il fatturato complessivo
nel 2022 è stato di 500 milioni di euro con una crescita
pari al 35% sul 2021. La parte di npl e chatbot pesa per il
28%, la parte dei recomendation system per il 19%. Nelle grandi
aziende (oltre 250 addetti) avviato progetti di AI nel 61% dei
casi, solo il 15% per le PMI. Se si segmentano le aziende che
hanno adottato AI, solo il 9% è valutato all'avanguardia.
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LE
ESPERIENZE
ore 12,05
- Massimiliano Zoco
Product Owner Virtual Assistant (AI), Enel Energia
leggere
la presentazione (pdf)
Chat GPT e tutti gli altri modelli generativi possono
essere utilizzati per generare risposte automatiche a domande
o commenti degli clienti, in modo simile a come potrebbe fare
un essere umano. In Enel il Virtual Assistant viene impiegato
a supporto di varie attività: dalla fase iniziale di
on boarding del cliente, alla identificazione del cliente,
del motivo di contatto e touchpoint di provenienza, alla gestione
dell’instradamento, sino alla proposta commerciale.
ore 12,20
- Alessandro La Ciura
Direttore Tecnico LiveHelp
leggere
la presentazione (pdf)
Alcuni aspetti da chiarire: ad esempio, la differenza
fra Chat Bot generativo e conversazionale, tra ChatGPT e OpenAI.
Quali sono le attività da affrontare per l’integrazione
con Chat GPT lato LiveHelp e lato Aziende. Una curiosità:
il motore di ricerca Bing di Microsoft basato su ChatGPT non
funziona come “l’originale”. Qualche considerazione
su tematiche di compliance e trasparenza e come ChatGPT sta
modificando l’uso del web, tra accesso a contenuti e
introiti pubblicitari.
ore 12,35
- Paolo Annoni
Head of Digital Marketing, INGO XCALLY
leggere
la presentazione (pdf)
Cosa si può fare oggi con l’Intelligenza
Artificiale Generativa. Ad esempio: 1) erogare un servizio
clienti multilingua H24 7/7 di buona qualità a costi
contenuti, 2) ridurre i costi di reclutamento, formazione
e mantenimento, 3) è scalabile con velocità,
nella gestione dei picchi, 4) lavorare per procedure definite,
5) è controllabile al 100% e 6) utilizzare la sentiment
analysis. Ma bisogna imparare a gestire l’AI, ovvero
serve dare contesto ai risultati, mettere in discussione le
sue risposte, approfondire le notizie da più fonti,
salvaguardare il libero arbitrio. |
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ore 12,50
DISCUSSANT
Questa sessione dell'incontro ospita domande per
richieste di chiarimenti sulle relazioni presentate e considerazioni
sul tema della AI Generativa e ChatGPT.
- Gianluca Maruzzella, co-Fonder e CEO, indigo.ai
Premessa: siamo tutti in lotta contro “chat
stupidi” ed il punto per creare relazioni resta quello
di essere capiti come persone. Rispetto al modello Generativo
di queste tecnologie, quali riflessioni si possono fare sul
tema del controllo?
- Angelo Asciano, Direttore Customer Operations & Innovation,
Enercom
Come portare all’attenzione del top management
le scelte relative all'AI, che fanno parte dell’onda innovativa?
Quale evoluzione verso l’industrializazione delle soluzioni
e la loro scalabilità?
- Dario Orbecchi, Direttore PreSales, Expert.ai
Come misurate e l’accuratezza dei modelli di
NLP, le richieste per cui il bot non è in grado di individuare
correttamente l’intent utente? Si fanno analisi manuali,
oppure si usano strumenti più sofisticati (ad esempio
tecniche di clustering automatico e esplorazione del contenuto
delle conversazioni)?
- Andrea Grimaldi, Direttore Customer Care & Stores, Gruppo
Acinque
Come sviluppare soluzioni di AI che garantiscano vere
interazioni con domande e risposte? Per essere efficaci (soprattutto
nella vendita ) occorre capire bene di cosa il cliente ha veramente
bisogno.
ore 13,10
Conclusione incontro... ma intanto l'innovazione continua.
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Nota su ChatGpt. Si tratta di un modello di intelligenza
artificiale conversazionale lanciato da OpenAI. E' un chatbot
dove la tecnologia è utilizzata per interagire con una
fonte di informazioni Gpt3, un modello linguistico autoregressivo
che utilizza il deep learning e un modello di training specifico
per produrre testi simili al linguaggio naturale. I dati utilizzati
per il training determinano il modo in cui vengono fornite le
risposte. L’aspetto più interessante di ChatGpt
è che sia una fusione tra la tecnologia delle chatbot
e il Gpt3: il risultato è quello di abilitare un nuovo
modello di interazione e la capacità di produrre autonomamente
contenuti che hanno sempre più caratteristiche simili
a quelli “umani”. Si nota che con GPR 3.5 è
stato introdotto la raccolta di feedback umano per l’addestramento
del modello. Infine, nell’ultima versione (fine 2022)
del ChatGPT è stato aggiunto il livello di sicurezza
e il livello conversazionale. |
Ecco Bart. Google ha annunciato il lancio di Bart,
robot specializzato nella conversazione, che si contrappone
a ChatGPT, OpenAI. Bard sarà reso disponibile prima ad
un gruppo di tester, poi sarà aperto al pubblico e si
basa su LaMDA, il modello di linguaggio di grandi dimensioni
(Language Model for Dialogue Applications) presentato due anni
fa da Google con l’obiettivo di comprendere meglio gli
elementi di contesto di un dialogo. Annunciata la disponibilità
di un’interfaccia di linguaggio generativo (Generative
Language Api) per permettere a sviluppatori, creatori di contenuti,
aziende e altre organizzazioni di creare le proprie applicazioni
IA. |
Ecco Bing. Microsoft annuncia che la tecnologia
ChatGpt è ora all’interno del suo motore di ricerca
Bing e del browser Edge. Bing è il risultato di una serie
di innovazioni tecniche: il modello linguistico OpenAi di nuova
generazione, più potente di ChatGpt e personalizzato
specificamente per la ricerca, il modello Microsoft Prometheus
che consente di ottenere risultati più pertinenti, e
tempestivi e l’applicazione dell’Ai all’algoritmo
di ricerca principale. Grazie a questo modello di intelligenza
artificiale, anche le query di ricerca di base dovrebbero essere
più accurate. |
Modelli di addestramento. L’addestramento del
bot deve essere specifico per ogni intent e per tipologia di
canale usato. A tal proposito, nel seguito si riportano alcune
considerazioni di Marco Lunghini (Ellysse).
“Motori semantici come Dialogflow di Google o LUIS
di Microsoft sono sistemi NLU (Natural Language Understanding)
che offrono la possibilità di creare agenti conversazionali
di dominio attraverso lavoro di fine-tuning. Se il nostro obiettivo
è infatti creare un assistente virtuale in grado di rispondere
a domande e risolvere task specifici, i modelli di addestramento
dovranno essere allenati su tale conoscenza settoriale. Ciò
che dovremo fornire loro sarà la classificazione desiderata:
i diversi tipi di intenti da riconoscere, ossia le richieste
in input, associati alle risposte in output. Il risultato non
è altro che un modello su misura, cuore artificialmente
intelligente del nostro flusso conversazionale. E' importante
considerare poi che nel design conversazionale molto differente
è il tipo di addestramento che riserviamo ad agenti conversazionali
basati su canale comunicativo scritto (chatbot) e su parlato
(voicebot). Seppur gli esempi di training per il modello NLU
possano essere comuni a entrambe le applicazioni, diversi sicuramente
dovranno essere gli output previsti. Sappiamo bene infatti come
una comunicazione scritta possa prevedere risposte articolate,
supportate da componenti multimediali (immagini, video) o collegamenti
ipertestuali. Le risposte in questo tipo di dialogo possono
essere più lunghe, perché l'utente ha la possibilità
di leggerle più volte se necessario e di replicare quando
vuole. Al contrario, una risposta vocale predilige per sua natura
risposte sintetiche, in quanto siamo predisposti a trattenere
una quantità limitata di informazioni al primo ascolto
e la cessione del turno conversazionale coincide con la conclusione
della recitazione della risposta. Un altro principio del conversational
design dei voicebot è infatti quello di dare le informazioni
più importanti all'inizio della risposta, per poi aggiungere
eventuali approfondimenti, perché, detta molto banalmente,
siamo inclini a memorizzare meglio ciò che ci viene detto
subito." |
Per ulteriori informazioni
contattare la Segreteria del Club CMMC: info@club-cmmc.it
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