|
"Information
Communication Technology per il Management di Call e Contact
Center" |
progettato
da CMMC in collaborazione con Risorse CallCenter |
Milano,
26 e 27 giugno 2003.
Si è svolto il primo modulo del corso di specializzazione.
Nella foto i partecipanti di questa full immersion.
Nel seguito si riporta una sintesi del programma. |
|
Durante l'apertura
del corso, affidata a Mario Massone -
fondatore di CMMC - sono stati condivisi i ruoli dei
partecipanti nelle rispettive aziende (supervisori e
manager dell’area IT e gestionale) e gli obiettivi.
In particolare in questo primo modulo del corso sono
state analizzate le recenti evoluzioni del settore per
ciò che concerne tecnologie e soluzioni disponibili,
modelli di gestione e fruizione del servizio, criteri
di analisi e valutazione dell’offerta.
Inoltre sono state affrontate le problematiche
di gestione, in particolare quelle relative
alle risorse umane, con sistemi di work force management
(tavola).
Allo
scopo di creare una base di conoscenza comune su cui
sviluppare il modulo avanzato, sono state anche sviluppate,
in maniera introduttiva, problematiche di valutazione
delle performance e di calcolo del ROI.
|
.
|
Roberto
Valtorta di Avaya, ha iniziato con esaminare
le esigenze dei clienti (servizi veloci, personalizzati
e multimedia) e delle loro aziende (migliori performance,
minori costi e più fatturato) ed ha presentato alcune
recenti innovazioni dei sistemi multimedia contact
center (tavola). Ad esempio, il Customer
Driver Rules Based Workflow permette di tracciare
il comportamento di un cliente, ne rafforza la conoscenza,
consente la segmentazione, dà flessibilità
al sistema di relazione. |
Nel
caso di outbound il predictive wait time permette
di decidere a quale operatore assegnare la chiamata senza abbassare
il livello del servizio.
Sono state esaminate le modalità della gestione
della multicanalità (e-mail e chat) e sono state
presentate le potenzialità dell'Ivr, spesso
tracurate, interessanti soprattutto per il riconoscimento vocale
e il text-to-speach. La sessione si è conclusa con cenni
relativi alla "virtualizzazione" possibilità
offerte dalle modalità Asp e di call center virtuale su
rete intelligente degli operatori telecom.
Gabriella
Lo Conte di TeleAp ha
portato un contributo metodologico, sia per
supportare le scelte di nuove soluzione, che per disporre
di un assesment sugli investimenti già effettuati.
Si tratta di individuare il processo da ottimizzare e gli
attori, definire le aree di intervento e le modalità
che consentono di incrementare la redditività degli
investimenti, effettuare la selezione della soluzione software
e del fornitore.
|
|
Le
metodologie per affrontare la scelta tra più alternative
sono diverse in relazione alla tipologia dei problemi:
il TOC (total cost of ownership) nel caso in cui il
problema comporti solo fattori di costo, il ROI,
nel caso in cui siano anche in gioco ricavi e il NPV
(net present value) nel caso si comprendano anche investimenti.
La tavola riporta alcuni valori di ROI rilevati per soluzioni
CIM, Customer Interaction Management Genesys. E' stato inoltre
rilevato come nel calcolo debbano essere considerati anche l'effetto
sul turnover degli operatori, i minori costi contatto (screen
pop) e la riduzione dei trasferimenti (intelligent routing).
|
Massimo
Mamino, dopo aver esposto alcuni casi relativi al ruolo
del Call Center in azienda, ha introdotto le misurazioni delle
performane, ponendole in relazione con i due modelli di base:
il call center come fabbrica di servizi ed il call
center strategico (tavola).
Nel primo caso l'enfasi è sull'efficienza della risposta
e sulla produttività del lavoro, sui servizi a basso
valore per il cliente, mentre nel secondo è sull'efficacia,
sul valore dell'assistenza al cliente e la struttura del call
center diviene nodo di conoscenza. |
Gli
indicatori di performace, ovvero di efficienza (durata
delle chiamate, % chiamate perse, tempo medio di attesa, % risposte
entro n secondi) sono impiegati soprattutto nel modello di call
center come fabbrica di servizi.
Gli indicatori sistemici e relazionali, ovvero
le performance di efficacia (% di soluzioni alla prima chiamata
e di escalation) e le analsi di customer satisfaction sono invece
più impiegati nei call center strategici.
Nelle discussioni di approfondimento con i partecipanti
sono emerse considerazioni utili per lo sviluppo del secondo
modulo di formazione, che si terrà il 18 e il 19 settembre.
Al
primo modulo di questo corso hanno partecipato:
Si
ringraziano i relatori per le loro testimonianze e la disponibilità
a confrontarsi all'interno dei progetti di formazione del Club
CMMC e
la Società per i Servizi Bancari - SSB - per la messa a
disposizione dei locali.
|