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CMMC
Venerdì 3 dicembre 2004
RAS - Corso Italia 23 - Milano
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Come
da tradizione, le attività di CMMC per il 2004
si sono concluse con il meeting, che si é svolto
a Milano presso la sala Frigessi della RAS.
Sono stati 120 gli "amici di CMMC" che hanno
partecipato; alcuni hanno potuto passare con noi solo
un paio di ore, altri sono stati presenti per l'intera
giornata. Grazie comunque a tutti ! |
Programma
Registrazione
Member CMMC e Invitati
Welcome coffee - Proiezioni filmati Giornata Nazionale
Apertura
Indirizzo di benvenuto
- Paola Mercante, Vice Direttore
Generale Genialloyd
L’attenzione
verso i clienti ci consente di comprendere quanto il cliente
percepisce la qualità dei servizi
resi e di capire come e quanto la relazione ne viene coinvolta.
Una relazione a due vie nella quale l’ascolto è
il momento determinante…. Il Call Center è
l’orecchio dell’azienda che deve erogare contenuti
e ricevere input. È dalla qualità dell’ascolto
che nasce l’integrazione fra le varie funzioni aziendali,
perché dall’elaborazione degli input si mette
alla prova soprattutto l’adeguatezza dei processi
e con la relazione. Il Call Center è erogatore di
contenuti, ma, soprattutto, percettore di esigenze, di istanze,
suggerimenti e sentiments dei clienti. Le professionalità
devono crescere in quanto fattori chiave del business.
Tavola rotonda
Criticità e Opportunità della Relazione con
il Cliente/Cittadino mediante Call e Contact center,
dal punto di vista di:
- Qualità e Certificazione
- Qualificazione professionale
- Marketing e
Pubblicità.
Nel seguito sono riportati alcuni dei passaggi più
significativi degli interventi dei partecipanti alla tavola
rotonda.
UNI,
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Stretta
di mano tra Mario Massone - CMMC - e Giovanni
Marini (a destra nella foto)
Presidente Commissione
Servizi UNI |
è
l’acronimo di ente Nazionale Italiano di Unificazione
che si affianca ad istituti internazionali quali CEN e ISO,
rispettivamente a livello Europeo e Mondiale. L’UNI
si divide in Commissioni, che si adoperano con il coinvolgimento
volontario di soggetti che lavorano per la normazione che
definiscono livelli standard per categorie di mercato, quali
Categorie Servizi.
La procedura segue degli step fondamentali che sono: definizione
degli obbiettivi delle norme, misurazione e certificazione
della qualità. La pervasività di soggetti
economici come i Call Center è uno spunto di riflessione
che necessita di essere approfondito con una normazione
ed un adeguamento a livelli standard di servizio.
La qualità va verificata sui processi e interpretata
sulle attese dell’utenza, sia che essa sia pubblica
che privata, pertanto il coinvolgimento di soggetti rappresentanti
cittadini e consumatori è fondamentale…
La commissione servizi Uni si impegna ad accompagnare la
normativa AFNOR NF X 50-798 «Servizi di Call e Contact
Center», presentata in sede CEN e riconosciuta come
proposta meglio strutturata per regolare qualitativamente
i servizi di Call Center.
Giovanni Marini, Presidente Commissione Servizi
UNI
Il D.Lgs. n. 276/03 ha prodotto molte riflessioni che trovano
risposta nella natura tecnica e gestionale/applicativa di
tale esperienza. Il D.Lgs. ha tipicizzato i contratti nel
nostro ordinamento e li ha irrigiditi sotto un certo profilo.
L’esempio eclatante è il contratto a progetto
che ha generato timori che scaturiscono dal controllo che
il legislatore ha posto in essere.. .
Il coinvolgimento dei tecnici è pertanto necessario
per la costruzione
di un contratto protetto da revisioni che possono produrre
un contenzioso….
Sotto il profilo applicativo il D.Lgs. n. 276/03 richiede
attenzione su un tema fondamentale, ossia l’identificazione
del bisogno….
L’attenzione di noi giuslavoristi è sulla somministrazione
a tempo indeterminato, ovverosia lo staff leasing che è
un istituto inserito per risolvere problematiche legate
ai contratti dei consulenti informatici e degli operatori
di CC…..
L’applicazione importante del decreto passa attraverso
la via della profonda conoscenza dell’opportunità
tecnica. ….
La certificazione del contratto da si un valore aggiunto,
ma alla forma. È nella natura tecnica che si sostanzia
una forma contrattuale blindata da revisoni che possono
mettere in discussione il contratto di lavoro.
Francesco Rotondi, Giuslavorista, Studio Hammonds
Rossetto
Ci troviamo
in un periodo incerto per fare business, dove la natura
del rapporto fra azienda e cliente è cambiata…
la tecnologia è strumento importante per l’azienda
per fare profitto, ma è fattore che determina opportune
riflessioni sulla natura del cliente…. Per stabilire
un rapporto profittevole con l’azienda occorre ristudiare
il cliente quale soggetto informatico e multimediale…
La tecnologia non sostituisce il marketing, ma occorre fare
marketing verso dipendenti, fornitori e clienti e la tecnologia
deve essere impiegata per un migliore ascolto e approccio
al mercato.
Michele Cimino, Presidente ADICO
La comunicazione
è un termine abusato e non definito che ha generato
valore per la comunicazione d’impresa. L’impresa
senza comunicare non esiste. Il Call Center è l’orecchio,
ma soprattutto la voce dell’azienda. L’azienda
nasce per fare profitto e quindi l’immagine serve
anche a questo. Il compito che ha un Call Center è
fondamentale; ma allora perché non costruire differenziazione?
Rispondere con un determinato tono e inflessione è
un fattore importante e quindi il sentiment dell’operatore
è meglio coinvolto e più efficace il servizio
reso.È fondamentale la costruzione dell’umanità
con il cliente. La differenziazione costa, ma è il
Call Center che si fa carico e l’agenzia di comunicazione
o il marketing che seleziona la struttura. Oggi si vendono
differenze e non prodotti. Se il Call Center fa delle proposizioni
valide al marketing, questo lo ascolta.
Alessandro Ubertis, Communication Design
Alcuni momenti del dibattito con il pubblico intervenuto
al meeting.
Temistocle Cimmino
Banca Antonveneta |
In
merito a quanto espresso da Alessandro Ubertis
sul concetto di differenziazione dei Call Center,
differenziazione intesa come capacità degli
operatori di creare sentiment nella comunicazione
con l’utente, tenendo conto di fattori,
come ad esempio i dialetti, che possono rendere
il processo comunicativo più coinvolgente
vi sono stati due interventi.
Temistocle Cimmino di Banca Antonveneta
ha chiesto: "Ma
allora parlare di outsourcing è fuoriposto?".
Alessandro Ubertis ha così
risposto: "L'esperienza
dei Call Center in India vede operatori che lavorano
per il mercato americano che sono selezionati
per rispondere alle telefonate che giungono dal
territorio di loro provenienza, e in aggiunta
sono informati su quanto accade quotidianamente
il loco".
Marco Biondi - Com.Net Softpeople
- ha proseguito sottolineando quanto il committente,
o meglio "l’interlocutore
dei Call Center è l’Ufficio Acquisti
piuttosto che il Marketing o l’Ufficio Comunicazione...
mentre la proposizione deve essere fatta al Marketing
e la Comunicazione deve scegliere il Call Center
anche per le caratteristiche che richiedono la
costruzione di sentiment con i clienti".
Secondo
Giancarlo Gerosa - gruppo COS -
"non è stata
studiata adeguatamente la metodologia di vendita
attraverso il Call Center. Oggi il venditore opera
una vendita uno a uno utilizzando la tecnologia,
come quando una volta si pretendeva di vendere mediante
un manifesto.
Il cliente finale è stanco di ricevere telefonate
martellanti e messaggi da manifesto, ed è
una priorità che va studiata a breve termine.
Occorre rivedere la metodologia di vendita a partire
dall’analisi dello strumento che si utilizza..."
Secondo Amedeo Iacovella -
GGlL "mettere
al centro l’operatore con le proprie competenze
e le proprie caratteristiche pone un problema sulla
tutela dei diritti. Diritti non dei singoli, ma
collettivi, che possono generare problemi alle imprese...
Forse occorre incamminarsi sul terreno degli accordi
collettivi, valutando gli aspetti positivi e negativi
delle ultime intese e non porsi obbiettivi troppo
avanzati, ma concreti e credibili per il settore".
"La troppa flessibilità può portare
l’avvocato giuslavorista a diventare un consulente
d’impresa e questo può generare rischi
non indifferenti nell’organizzazione aziendale.
La giurisprudenza nella materia di diritto del lavoro
è poca, basti pensare che in uno stesso tribunale
per due ricorsi diversi uno dell’azienda e
l’altro dell’operatore, i giudici hanno
dato ragione a tutte e due le parti nelle due sentenze.
Occorre quindi progettare le modalità e non
la forma della giurisprudenza in materia di diritto
del lavoro", conclude Amedeo Iacovella.
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Marco
Biondi
Com.Net Softpeople |
Giancarlo
Gerosa
Gruppo COS |
Amedeo
Iacovella
CGIL NIdiL |
Riassunti degli interventi curati da Sabino Sgaramella
Esperienze
“Help
Desk, idee da condividere da un settore in crescita”
L'argomento é stato affronto grazie alle testimonianze
di:
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Roberto
Aluffi
CSI Piemonte
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Rosamaria
Galzerano
Inva |
Riccardo Ferlin
CSI Piemonte |
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Graziella
Maria Galotti Microsoft |
Paola
Ratti, Lisit Lombardia Integrata |
Alessandra
Vivan
IC Service Infocamere |
Le relazioni sono disponibili a questo link
Approfondimenti
Presentazione
curata da Mario Massone, fondatore CMMC
presentazione
La presentazione contiene l'anteprima di
una ricerca condotta su uno dei temi più critici:
"La leadership nei Call Center".
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"CMMC MANAGER"
premiati negli
scorsi anni:
2003 - 2002
- 2001 |
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Conclusioni della prima parte del meeting.
Un
"pensierino" 2005 per i Member
Spazio esclusivo
per i Member CMMC
- Consuntivi
attività CMMC 2004
- Presentazione Programmi CMMC 2005
- Piano di comunicazione e promozione dei Marchi
di Qualità
- Ruoli e governo di CMMC
- Rapporti con Associazioni di categoria
- Discussioni tra i Member
Conclusione meeting CMMC
si ringrazia RAS per la gentile concessione
della sala convegno Frigessi |
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