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Gare d'appalto, nuovi criteri
La maggior parte delle norme e delle metodologie più in uso
nascono per favorire un sistema equo di approvvigionamento di beni
materiali ed immateriali (e.g. software). Si tratta di beni le cui
caratteristiche sono ben individuabili e descrivibili e che possono
essere verificate al momento della consegna e della presa in carico
da parte del committente (collaudo) e che hanno un ben preciso prezzo
di fornitura legato alle caratteristiche del bene ed alle modalità
di fornitura e pagamento.
Ben diverso è il problema quando
si parla della fornitura di un servizio.
Anche per il servizio si possono individuare le caratteristiche
(Service Level Agreement, SLA) da indicare nel bando ma queste,
per la maggior parte, non sono verificabili prima dell’inizio
del servizio, in quanto sono legate spesso alla continuità,
alla efficienza ed alla efficacia del servizio stesso. Molti dei
parametri contenuti negli SLA fanno riferimento a valori mediati
in lunghi periodi di tempo.
Nasce così il problema per
il committente di essere in grado di accorgersi che il fornitore
non è in grado di provvedere alla fornitura del servizio
promesso nell’offerta, solo dopo un medio-lungo periodo di
tempo dall’inizio della fornitura.
Il danno che ne riceve il committente è spesso
molto maggiore della eventuale compensazione che potrebbe nascere
dall’applicazione di penali previste a contratto.
Il problema è tanto più
grave quanto più il servizio è complesso e richiede
molto tempo al fornitore per lo sviluppo di procedure di esecuzione,
formazione del personale, fornitura ed installazione delle apparecchiature
di servizio.
Infatti reimpostare una gara, attendere le offerte,
aggiudicare, dare tempo al fornitore di allestire la fornitura e
quindi attendere di nuovo un lungo tempo per verificare la validità
del nuovo fornitore è un qualcosa di estremamente dannoso
per il committente che, nella maggior parte dei casi, deve accontentarsi
di un servizio mal fatto consolandosi solo con l’applicazione
di una penale.
Questa situazione ha anche un risvolto perverso nei riguardi del
comportamento di alcuni fornitori che tendono ad approfittarsi della
situazione di forza in cui vengono a trovarsi.
Sapendo che il servizio fornito, anche
se non corrispondente a pieno agli SLA dovrà essere accettato
dal committente, in fase di offerta il fornitore tenderà
a valutare opportunamente il costo del servizio che nella realtà
fornirà e, di conseguenza farà un’offerta economica
molto invitante che favorirà l’aggiudicazione della
gara.
Un tipico servizio verificabile solo a posteriori è quello
di “relazione con i clienti”, in cui i tempi di risposta,
la validità delle risposte, la creazione di un rapporto con
il cliente sono elementi che richiedono tempo di esercizio per poter
essere valutati.
La validità di un sistema di ”Customer Service”
dipende da molteplici parametri che vanno dalla struttura hardware
e software del sistema, alla qualità, alla preparazione e
disponibilità del personale operativo ed alla capacità
organizzativa delle risorse in generale.
Scrivere un bando per un sistema di
relazione con i clienti ed aggiudicare la conseguente gara è
un problema molto complesso e comporta forti rischi per il committente.
Questa tematica è stata affrontata da tempo per la fornitura
di sistemi complessi che richiedono lunghi tempi di sviluppo e complesse
procedure; basti pensare alla complessità ed alla delicatezza
dei sistemi di Controllo Traffico Aereo.
Senza passare in rivista le varie metodologie usate, alcune molto
valide ma anche molto costose, vorrei citare un recente
criterio sviluppato dal CNIPA e poi applicato per
la realizzazione di una complessa rete telefonica pubblica.
La metodologia di aggiudicazione era ovviamente preannunciata nel
bando di gara.
La gara per prima cosa deve avere un’impostazione da “appalto
concorso” nel quale uno degli elementi fondamentali di valutazione
è la qualità del progetto sviluppato dal fornitore.
Il peso del costo del servizio non deve essere preponderante, ma
deve entrare nella formula di valutazione con un peso non maggiore
del 30 – 40 %.
Al vincitore viene assegnata la maggior
parte della fornitura (e.g. il 70 %) , il rimanente della fornitura
verrà assegnato al secondo classificato, o diviso fra il
secondo ed il terzo classificato, a patto che questi concorrenti
accettino di fare la loro parte di fornitura ad un prezzo unitario
uguale a quello fatto dal vincitore.
Questo metodo ha il grande vantaggio di garantire
il committente che, nel caso il fornitore principale non dovesse
fornire un servizio soddisfacente, vi sarebbe un altro od altri
due fornitori già pronti per subentrare. Inoltre la realizzazione
competitiva dei sistemi garantisce il committente del massimo impegno
da parte dei fornitori.
Il naturale maggior costo della fornitura sarà ampiamente
compensato dalla certezza e dalla velocità di realizzazione
del sistema.
Procedendo nella direzione di sistemi
sempre più complessi ed impegnativi di “Customer Service”,
non si può pensare di proseguire con gare al massimo ribasso
che hanno spesso avuto risultati disastrosi sulla qualità
anche di servizi "semplici", quali quelli della tentata
vendita telefonica.
Un’industria che cresce nella ricerca della
qualità del servizio offerto, deve scegliere i fornitori-partner
con criteri di valutazione adeguati e che garantiscano nel tempo
la continuità e la validità del prodotto servizio
fornito.
Gian Carlo Gerosa
Roma 4 maggio 2007
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