Customer
Experience, oggi
Comunque lo si chiami - la voce del cliente, la sua esperienza,
l’indicatore di passa parola - si tratta sempre di un metodo
di valutazione che tende ad essere considerato come indicatore
della bontà di un servizio fornito ai clienti.
Si prende in considerazione il parere espresso dai clienti, riferito
alla loro esperienza di acquisto nell’intero ciclo di vendita
e con l’utilizzo di vari canali di contatto e relazione.
Parere che viene raccolto con vari criteri di analisi ed in diversi
momenti del "customer journey".
Dalle faccine alla omnicanalità
Durante l’Expo di Shangai notai come si misurava il grado
di soddisfazione dei clienti presso gli sportelli delle banche
in Cina. All’interno di ogni sede bancaria vi era un addetto
che era incaricato di invitare il cliente ad esprimere il suo
grado di soddisfazione dopo le operazioni di sportello scegliendo
una delle “faccine” poste su un terminale.
Nello stesso periodo in Italia sono comparsi criteri di valutazioni
simili in vari servizi (nella PA le note faccine introdotte dal
ministro Brunetta) ed è cresciuto l’impiego del sondaggio
automatico alla fine delle chiamate ai contact center, ad esempio
nel settore delle Utilities come indice di attenzione alla qualità
fornita.
Ora, impiegare tali analisi per cercare di individuare le aree
di miglioramento nei processi che riguardano la relazione con
i clienti è lodevole e lo è ancor di più
se si possono mettere poi in atto correttivi sui processi inadeguati.
Tuttavia, questo genere di rilevazioni per essere oggi utile va
integrato con gli altri (non pochi) parametri di valutazione interna.
Ad esempio, chi opera nei contact center da tempo impiega vari
indicatori: AHT Average Handle Time, CC Accessability, Concertion
Rate, FCR First Call Resolution, ecc…
Poi esistono indicatori per valutare i canali digitali, tra cui:
Response Time (tempo medio di risposta alle domande postate sui
Social), Response Rate (percentuale di risposte date alle domande
postate sui Social), Resolution Time (tempo massimo di risoluzione
delle problematiche segnalate) e Engagement (grado di coinvolgimento
suscitato da un determinato contenuto Social).
A proposito di digitalizzazione, va considerato che le aziende
sono fatte di processi e persone, che le comunicazioni sono spesso
di tipo destrutturato e che in molti casi non sono marginali.
Infine bisogna tener conto delle variabili che vengono introdotte
con la omnicanalità, che offre una scelta di canali ed
il cliente può utilizzarne più di uno nel corso
di interazioni multiple, mantenendo esperienza e contesto sin
dal contatto originale. Ovvero, si ha omnicanalità quando
le informazioni utili seguono il cliente attraverso i canali scelti
e le interazioni effettuate.
Domande e responsabilità
Come si misura la CX nella omnicanalità?
Quali sono le attese che possiamo avere nei confronti dell’introduzione
di un “vero approccio” CX nelle aziende?
Quali i vantaggi già riscontrati e quali gli ostacoli che
ancora si debbono superare per considerare un interessante ritorno
dagli investimenti tecnologici e organizzativi che la CX sta introducendo?
Una prima risposta si può trarre osservando una organizzazione,
per capire dove è collocata la funzione di Responsabile
di Customer Experience (se è uno solo o se sono coinvolte
più figure cross), quali sono i compiti assegnati e con
quale altra funzione si interfaccia più di frequente.
A tal proposito, mi sia permessa una considerazione: da un lato
è bene che tale responsabilità sia distribuita,
ma è opportuno che non ricada principalmente sugli addetti
della front-line, con un generico obiettivo di fare in modo che
ogni singola interazione del cliente con l’azienda sia da
considerare piacevole o indimenticabile.
In realtà le sfide che la CX impone alle aziende
riguardano temi molto più sfidanti, tra cui:
- definire le reali aspettative del cliente,
- analizzare la CX relativa al proprio marchio,
- proporre soluzioni complessive, misurabili ed efficaci.
Su questi temi avremo modo di ritornare.
M.M.
Febbraio
2016
Leggere anche: Clienti,
persone non numeri