Non più solo messaggio, ma soprattutto relazione
Note
raccolte durante l'Osservatorio Multicanalità 2008, iniziativa
lanciata da Nielsen, Nielsen Online, Connexia e School of Management
del Politecnico di Milano.
(febbraio
2009)
Il nuovo consumatore multicanale é rappresentato da 7,2
milioni di individui le cui decisioni d'acquisto e la relazione
con la marca sono determinate dall'interazione con molteplici
canali di contatto (volantino, brochure, contatto con i commessi
in punto vendita, siti web del produttore, siti web del retailer,
blog, forum, comunità online, Sms sul telefonino, chiamate
dal o al call center).
Questi clienti vengono individuati in due categorie "reloaded"
e "open minded". |
Il consumatore investe sempre di più il suo tempo nell’acquisto,
ma non solo prima, anche dopo.
Resta elevata l’influenza del passaparola soprattutto nelle
fasce più evolute del consumatore.
Un consiglio si dimostra sempre più efficace e la rete estende
tale capacità, anche se con qualche rischio di manipolazione.
I consumatori attivi "reloaded" sono oggi un numero limitato,
ma sono anche sempre più ascoltati.
Permane nel consumatore l’insoddisfazione dovuta alla ridondanza
dei messaggi ricevuti. Ma si rileva anche una maggiore fruibilità
dei messaggi, grazie alla capacità di raccogliere ciò
che interessa
Non è ancora elevata la fiducia nei confronti dei sistemi
di pagamento on-line: è una barriera da abbattere garantendo
più sicurezza e comunicazione.
Internet sta diventando sempre più importante come strumento
di informazione, ma anche come mezzo di confronto, di prezzi e confronto
qualità/prezzi .
I contact center devono diventare canali di collaborazione
per raccogliere le nuove abitudini di contatto. |
La diversificazione
dei clienti rimane, ma si sta andando verso una polarizzazione nel
momento in cui l’acceso sarà più diffuso e il
cliente tradizionale diventerà attivo utilizzatore della multicanalità.
Bisogna capire come creare una relazione virtuosa per stabilire
contatti con quelli che sempre più vogliono mettersi in relazione.
Si richiedono nuove strategie di marketing per colmare il ritardo,
che resta elevato.
Sul versante dell’offerta di servizi di marketing vi sarà
collaborazione tra imprese di diversa estrazione.
La tecnologia non deve essere protagonista "visibile", specie
nei settori di largo consumo
Nell’attuale fase di crisi ci si concentra su questi aspetti:
- riduzione delle spese di pubblicità
- riduzione degli investimenti sui canali di comunicazione di
massa
- focus sul ruolo che ha internet nel marketing mix.
Ma in questo modo il quadro è parziale.
Occorre anche analizzare le reazioni delle imprese da due punti
di vista:
- 1) il livello di integrazione tra i diversi canali
e
- 2) il grado di consapevolezza del potenziale giocato
dalla multicanalità nelle loro scelte strategiche. |
Premesso che l’innovazione in questo ambito non si qualifica
con il budget disponibile, si possono individuare le seguenti tipologie:
- le aziende "miopi"
- le aziende "vorrei ma non posso", i cui le iniziative
sperimentali sono frenate dal contesto inerte al cambiamento
- le aziende "vorrei ma non riesco", in cui il conteso
aziendale nel complesso è ancora conservativo e manca soprattutto
l'integrazione
- le aziende “yes we can”, una netta minoranza, che
ci crede.
Restano da sviluppare metriche che permettano di fornire evidenze
quantitative dei risultati ottenibili.
Di certo si tratta di una marcia da intraprendere su un percorso
molto lungo.
Occorre comprendere come il consumatore cerca di sfruttare meglio
le sinergie di canale, ad esempio con ricerche condotte sul web
e ricerche condotte sul punto di vendita.
Bisogna capire quale sarà il ruolo della televisione - che
non ha perso il suo potere di influenza sui processi acquisto -
mentre stanno cambiando i meccanismi di fruizione della televisione
stessa (e la proposta dei servizi forniti).
Il punto di vendita resta determinante nelle scelte finali del consumatore.
Gli investimenti nella comunicazione e nel marketing tengano conto
che la scelta di relazione è determinante nella individuazione
del proprio posizionamento.
I modelli di Crm vanno ripensati, perché non basta più
disporre della storia del consumatore nei confronti della propria
marca, ma occorre anche tracciare la sua relazione orizzontale che
intrattiene nella comunità.
Il modello della nuova interazione, quindi del communication mix,
si può cosi riassumere:
- Coinvolgimento
- Individuale
- Diretto
- Contestualizzato
- Emotivo.
L’ambiente interattivo dell’individuo amplifica il messaggio.
La comunicazione è diretta e disintermediata.
Non basta che i contenuti siano customerizzati, ma devono essere
coerenti con l’esigenza.
Le relazioni debbono essere emotivamente orientate.
Ricordare le 4 "R", che contribuiscono a creare il nuovo
ambiente relazionale:
- Risultati, di vendita
- Relazione, a lungo termine
- Rilevanza, dei contenti
- Reputazione, dell'impresa.
I clienti tendono a rinegoziare la fedeltà, e per gestire
tale fenomeno occorre procedere con le seguenti fasi:
- ascolto (social media)
- presentazione (eventi)
- raccolta contenuti (blog corporate)
- condivisione (social networking).
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Le aziende possono anche rischiare di perdere il controllo, ma debbono
assolutamente guadagnare in credibilità.
L’oggetto della comunicazione non è più
il messaggio, ma la relazione.
Casi di studio
Sono
stati presentati alcuni casi eccellenti di impiego della multicanalità.
Tra questi :
- Chicco
Artsana,
per il sito molti utile, per i consigli forniti alle mamme e
la newsletter che segue l'età del bambino.
- Ikea,
per il catalogo digitale e l'assitente virtuale Anna che svolge
un'attività tipica di servizio clienti
- Yahoo
Answer, che svolge un servizio di centro informazioni. |
Per altre informazioni: www.multicanalita.it
Le aziende italiane e la multicanalità
Giuliano Noci, Ordinario di Marketing, Politecnico di Milano
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L’evoluzione del consumatore multicanale in Italia
Giorgio Ferrari, Media, Entertainment and Durable Industry
Manager, Nielsen
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Il
consumatore italiano e la multicanalità
Cristina Papini, Sales & Project Manager, Nielsen Online
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