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La
gestione delle Comunità nel web 2.0
I Responsabili delle Comunità Virtuali o Community
Manager
L'anima di molti siti web è sempre di più la propria
comunità, cioè l'insieme di utilizzatori che si
ritrovano su uno stesso sito per parlare, divertirsi, confrontarsi
mediante gli strumenti interattivi che vengono messi a loro
disposizione come forum, chat, e-mail, ecc... |
Le iniziative delle Aziende con i Social Nertwork sono
molto variegate. Le aziende italiane hanno preferito iniziare
dalla condivisione della conoscenza lunga la filiera dei
partner che operano sul mercato. Resta molto da fare sia
in ambito di marketing (fidelizzazione) che nel sociale
(reputazione). |
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Gestore
di questi strumenti, animatore delle discussioni e propositore di
nuovi argomenti è il Community Manager o Virtual Community
Manager: un professionista della comunicazione che progetta la struttura
della comunità virtuale e ne coordina le attività; un
vero e proprio "animatore" online.
Come vedremo anche nel seguito, il Community Manager, oltre alle classiche
competenze sulla comunicazione, si deve occupare anche di quelle relative
al modello comunicativo denominato CMC (Computer Mediated Communication).
Inoltre, oltre ad essere un osservatore del mondo web 2.0 con l’obiettivo
di valorizzare gli UGC (User Generated Content) il Community Manager
deve essere in grado di svolgere analisi di valutazione dei rischi
e/o opportunità per l’approccio dell'azienda sul web
2.0.
Compiti
Responsabile, animatore e, spesso, ideatore della comunità
virtuale è appunto il Community Manager, il quale:
- progetta
la struttura della comunità, analizzando le richieste
degli utenti, gli strumenti tecnologici e i servizi di rete
(chat, mailing list, newsgroup, ecc.) in base agli obiettivi
del committente;
-
definisce poi le modalità di aggregazione, sceglie
gli strumenti e i servizi, ecc.;
-
coordina e svolge il ruolo di animatore (in caso di comunità
molto grandi può anche avvalersi di un gruppo di
tutor, oppure di moderatori o di altri supporti), impostando
il funzionamento quotidiano delle attività, proponendo
i temi da affrontare nei notiziari e nei dibattiti, creando
eventi, risolvendo gli eventuali problemi di relazione fra
i partecipanti (mediante la definizione di regole di comportamento)
- valuta
il successo della comunità mediante sondaggi, dati
sul traffico all’interno del sito, ecc.
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Non
sempre un social network aziendale é efficace.
Come
può una azienda avere fiducia dai propri clienti? Le
parole chiave sono sempre le stesse: la trasparenza e praticità.
Se la società decide di offrire un servizio utile ai
suoi clienti attraverso il blog, piuttosto che utilizzarlo solo
come un mezzo di pubblicità per pubblicizzare i propri
prodotti, questo obiettivo sarà sicuramente percepito
e il dialogo avrà inizio. Questo dialogo richiede un
certo sforzo da entrambi i lati, ma soprattutto da parte della
società, che sarà a disposizione dei clienti-cittadini
per rispondere alle loro domande e aiutarli a superare eventuali
problemi e dubbi. Il blog, oltre ad essere un modo per trasmettere
informazioni al pubblico, deve essere un valido supporto al
cliente, senza dimenticare che ogni commento espresso da parte
del cliente una occasione per migliorare il servizio e aumentare
la fedeltà dei clienti.
Vedere immagine |
Competenze
Per esercitare la sua professione, il Community Manager deve avere:
-
ottime competenze informatiche di base (personal computer, sistemi
operativi, videoscrittura) e una certa dimestichezza con strumenti
come macchine fotografiche e telecamere digitali, scanner, ecc.;
-
buona conoscenza di Internet e dei principali strumenti di comunicazione
in rete;
-
competenze organizzative che gli permettano di gestire il gruppo
di lavoro e analizzare i dati statistici per valutare l’andamento
della comunità;
-
competenze comunicative, vale a dire predisposizione ai rapporti
interpersonali e al lavoro di gruppo, sensibilità, leadership,
curiosità e nozioni di psicologia della comunicazione e
delle dinamiche di gruppo, applicate alle relazioni in rete;
-
cultura generale, e in particolare una buona padronanza della
lingua italiana e inglese, delle tecniche di scrittura in Internet
e degli argomenti che vengono trattati all'interno della comunità
virtuale.
Formazione
Non esistono, oggi, percorsi formativi che conducano alla professione
del Community Manager, come del resto avviene per quasi tutte le figure
legate alla 'New Economy'.
Se la migliore formazione di base per questa figura professionale
dovrebbe comprendere una laurea in scienze psicologiche e sociali
(Psicologia, Sociologia, Economia e Commercio, Scienze della comunicazione,
ecc.), è anche vero che per il momento le competenze del Community
Manager nascono dal saper fare e quindi da una lunga esperienza di
navigazione, integrata eventualmente da corsi di aggiornamento sulle
tecniche di comunicazione in Internet.
Carriera
Anche se non è ancora possibile definire i percorsi di carriera
del Community Manager, è probabile che si arriverà ad
una progressiva specializzazione in tre direzioni diverse: 'e-commerce'
(commercio elettronico), formazione e intrattenimento.
Situazione lavoro
Il Community Manager può lavorare in aziende, istituzioni,
enti, ecc., sia come libero professionista, che come consulente con
un contratto di collaborazione coordinata e continuativa o anche come
dipendente.
La sua attività si svolge a stretto contatto con i vari operatori
che contribuiscono al funzionamento del sito web (Webmaster, Tutor
online, ecc.); il suo strumento di lavoro è il personal computer
collegato, tramite Internet o rete interna aziendale, al sito della
comunità virtuale. I suoi orari di lavoro non necessariamente
coincidono con quelli di ufficio.
La sua retribuzione lorda varia tra i 31.000 e i 46.500 euro l'anno.
Trend occupazionali
La creazione di comunità virtuali è una delle tendenze
dominanti nel mondo di Internet. Si può ipotizzare, quindi,
per il Community Manager, una forte crescita occupazionale a tempi
brevi, che potrebbe aumentare ancora quando anche le grandi aziende
creeranno comunità virtuali, destinate a contribuire alla formazione
del personale.
Figure simili
Possono considerarsi figure prossime al Community Manager quelle del
Tutor on line, del Webmaster e dell'esperto di Web marketing.
In
conclusione la professione del
Community Manager é recentissima,
ma fondamentale per far rendere un sito web.
Il suo ruolo è quello di aggregare gli utenti e stimolarli
a partecipare alle varie iniziative proposte.
Ha stretti rapporti con il marketing e con i content manager, in quanto
uno dei suoi compiti è capire quali nuovi argomenti o sezioni
potrebbero essere create per venire incontro alle esigenze degli utenti.
Ha, naturalmente, una buona conoscenza sulle tematiche trattate sul
proprio sito e una spiccata predisposizione ai rapporti interpersonali.
La sua formazione avviene principalmente sul campo e non è
raro il caso di veri e propri autodidatti che, partecipando inizialmente
in maniera del tutto volontaria a forum o a chat, sono stati, in seguito,
assunti come Community Manager per trasformare la loro passione in
un lavoro vero e proprio.
Forse sarebbe utile costituire un "gruppo" di questi
specialisti, che operano in stretta collaborazione con i Servizi Clienti
e i Responsabili della relazione con i Clienti e i Cittadini.
Intanto avviamo la seguente mini-indagine sul tema specifico.
Piccolo
glossario
ALIAS/FAKE
Falsa identità assunta su Internet (ad esempio su siti social
network). L’utente può scegliere un nome di fantasia,
uno pseudonimo, o appropriarsi dei dati di una persona realmente esistente.
A volte il termine fake viene utilizzato per segnalare una notizia
falsa.
BANNARE/BANDIRE
L’atto che l’amministratore di un sito o di un servizio
on-line (chat, social network, gruppo di discussione…) effettua
per vietare l’accesso a un certo utente. In genere si viene
bannati/cancellati quando non si rispettano le regole di comportamento
definite all’interno del sito.
CARICARE/UPLODARE
/UPLOADARE
Inserire un documento di qualunque tipo (audio, video, testo, immagini)
on-line, anche sulla bacheca del proprio profilo d social network.
CHATTARE
Sistema di messaggistica testale istantanea. Termine mutuato dalla
parola inglese “chat” letteralmente, “chiacchierata”.
Il dialogo on-line può essere limitato a due persone, o coinvolgere
un gruppo più ampio di utenti.
CONDIVIDERE
Permettere ad altri utenti, amici/sconosciuti, di accedere al materiale
(testi, audio, video, immagini) che sono presenti sul nostro computer
o che abbiamo caricato on-line.
CONDIZIONI
D’USO /USER AGREEMENT /TERMS OF USE
Le regole contrattuali che vengono accettate dall’utente quando
accede a un servizio. E’ bene stamparsele e leggerle con attenzione
quando si decide di accettarle. Possono essere modificate in corso
d’opera dall’azienda.
CYBERBULLISMO
Indica atti di molestia/bullismo posti in essere utilizzando strumenti
elettronici. Spesso è realizzato caricando video o foto offensive
su Internet, oppure violando l’identità digitale di
una persona su un sito di social network. Si tratta di un fenomeno
sempre più diffuso tra i minorenni
IDENTITA’
/PROFILO / ACCOUNT
Insieme dei dati personali e dei contenuti su un sito Internet o,
più specificamente, su un social network. Può indicare
anche solo il nome-utente che viene utilizzato per identificarsi
e per accedere a un servizio on-line (posta elettronica, servizio
di social network, chat, blog…)
LOGGARE
/ AUTENTICARSI
Accedere a un sito o un servizio on-line, facendosi identificare
con il proprio nome-utente (login, user name) e password (parola
chiave).
NICKNAME
Pseudonimo
POKARE
/MANDARE UN POKE
E’ l’equivalente digitale di uno squillo telefonico
fatto a un amico per attirarne l’attenzione. In origine, su
Facebook, con un “poke” (cenno di richiamo) si chiedeva
a uno sconosciuto il permesso di accedere temporaneamente al suo
profilo per decidere se inserirlo nella propria rete di amici.
POSTARE
Pubblicare un messaggio (post) – non necessariamente di solo
testo – all’interno di un newsgroup, di un forum, di
una qualunque bacheca on-line.
SCARICARE
/DOWNLODARE
Salvare sul proprio computer o su una memoria esterna (dischetto,
chiave usb, hard disk esterno…) documenti presenti su Internet.
Ad esempio: le fotografie o i video trovati su siti quali Facebook
su Youtube
SERVER
Generalmente, si tratta di un computer connesso alla rete utilizzato
per offrire un servizio (ad esempio per la gestione di un motore
di ricerca o di un sito di social network). Sono denominati “client”
i computer che gli utenti utilizzano per collegarsi al server e
ottenere il servizio.
TAG
Marcatore, “etichetta virtuale” (tag) a una file o a
una parte del file (testo, audio, video, immagine). Più spesso,
sui social network, si decide che “sei stato taggato”
quando qualcuno ha attribuito il tuo none/cognome a un volto presente
in una foto messa on-line. Di conseguenza, se qualcuno cerca il
tuo nome, appare la foto indicata.
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