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Contact Center 2.0
Nel
Web 1.0 soltanto alcuni “scrittori” creavano pagine web da posizionare
sui propri siti Internet per divulgare contenuti ed informazioni
ad un pubblico molto vasto. Il risultato è stato certamente eccezionale
considerando la rapidità e semplicità nel diffondere le informazioni
direttamente dalla fonte.
La
tecnologia, i modi di pensare e di collaborare però evolvono sempre
più rapidamente.
Iniziano così i primi servizi web interattivi e sempre più persone,
anziché leggere ed informarsi passivamente hanno cominciato a scrivere.
Questo ha consentito di allargare la massa di informazioni in modo
esponenziale, rendendo talvolta difficile orientarsi tra questa
marea di contenuti sempre più “live”.
Gli effetti collaterali di questo fenomeno sono molteplici:
- un
forte processo di deregulation nel mondo dell’informazione. In
pratica chiunque può diventare editore di contenuti sul web, senza
essere iscritto all’albo dei giornalisti oppure essere un esperto
“riconosciuto” della materiale. E’ all’interno di questi nuovi
concetti che si sviluppano sempre più nuove forma di informazione,
che si affiancano, talvolta in modo molto “fastidioso” all’informazione
istituzionale. Da un lato troviamo infatti le leggi sull’editoria,
dall’altro le evidenti potenzialità di Internet. Che fare ?
In questo caso i giornalisti “moderni” hanno pensato giustamente
di allearsi con questo nuovo mondo interattivo e multimediale.
Ecco che nascono magazine online, progetti collaborativi (es.
Wikipedia), blog, canali tematici molto verticali, …
- una
progressiva liberalizzazione degli utenti, che da spettatori diventano
sempre più protagonisti dei contenuti della grande rete
- una
frustrazione crescente dovuta all’impossibilità di poter accedere
ed analizzare tutti i contenuti del Web
Questi
fenomeni trovano applicazione in tutte le più diffuse forme di comunicazione
“moderne”: blog, wiki, social network, messenger, …
Arriva così l’era “Web 2.0”
Con questo termine si vuole descrivere il passaggio generazionale
del web in cui i contenuti sono di tutti. L’informazione è presente
come forma di “micro contenuti” in cui ognuno di noi può fornire
il proprio contributo, sfruttando la tecnologia più nota (un testo,
un filmato, un’immagine, un blog, una chat, …).
Abbiamo a disposizione una serie infinita di strumenti che aggregano
questi microcontenuti all’interno di un nuovo modo di fare Web.
Questi strumenti, le interfacce Web 2.0, costituiscono anche la
nuova frontiere delle applicazioni web.
Facciamo qualche ulteriore confronto tra Web 1.0 e Web 2.0.
Blog anziché Siti Personali. In passato la costruzione
di un sito web personale richiedeva la padronanza di elementi di
HTML e programmazione. Oggi con i blog chiunque è in grado di pubblicare
i propri contenuti, dotandoli anche di veste grafica accattivante,
senza possedere alcuna particolare preparazione tecnica. Grazie
a questo le community web sono ormai di dominio pubblico ed i tecnici
esperti hanno lasciato il posto a scrittori, giornalisti, artisti
… con una preparazione informatica limitata.
Dalla stickiness al syndication.
Le tecniche utilizzate in passato per “trattenere” i visitatori
su un sito web (stickiness = capacità di tenere "incollati" gli
utenti al sito) stanno lasciando il posto ad altre concezioni di
contatto. Attraverso le tecnologie di syndication (RSS, Atom,
tagging) chi realizza contenuti fa in modo che questi possano essere
fruiti anche attraverso canali diversi.
Un esempio molto diffuso è rappresentato dai Feed Rss. Si
tratta di semplici liste di elementi con un titolo (es. notizie
di un giornale), che possono essere consultate facilmente utilizzando
diverse applicazioni, senza necessariamente ritornare sul sito Internet
che genera questi contenuti.
Dai
sistemi per content management ai wiki.
La tecnologia Wiki è il punto di arrivo del content management,
in quanto ne implementa tutte le caratteristiche. In passato erano
necessari complessi sistemi per la gestione del ciclo di vita dell'informazione.
Oggi un semplice sistema Wiki supporta l’intero processo. Si utilizza
l’informazione nell'ambiente stesso in cui nasce.
Il Web 2.0 però è appena iniziato. Siamo in presenza di un fenomeno
è una nuova visione di Internet che ha appena
cominciato ad influenzare il vostro modo di lavorare ed interagire
con le informazioni in rete.
Web
2.0 e CRM
In questo contesto evolutivo anche il mondo del CRM sta rapidamente
cercando di adeguarsi. La relazione con il cliente inevitabilmente
dovrà essere sempre più multicanale.
I nuovi clienti del resto sono i principali artefici del Web 2.0
e come tali sempre più connessi alla rete, abituati alla risposta
immediata e ad avere quello che vogliono quando ne hanno bisogno.
Per le aziende questa è sicuramente una grande opportunità, ma al
tempo stesso si richiede un dinamismo ed una velocità di risposta
veramente difficili da garantire.
Anche il marketing dovrà essere ripensato per accogliere queste
nuove tendenze. Solo così sarà possibile fornire all’utente finale
tutte le nuove esperienze che si aspetta. Il cliente vorrà essere
coinvolto in modo interattivo all’interno dei media comunicativi
scelti dal suo brand preferito oppure dall’azienda che realizza
il prodotto o servizio che sta cercando.
Il principale punto di contatto tra clienti ed azienda è il “Customer
Service”, per questo sarà uno dei primi aspetti che dovrà essere
adeguato ed aggiornato affinché l’esperienza degli utenti ed il
livello di servizio vengano mantenuti a livelli di adeguati.
Uno degli approcci possibili ad esempio è costituito dall’introduzione
di Portali Vocali oppure di Assistenti Virtuali. Si
tratta del risultato dell’applicazione dei Sistemi Esperti (Intelligenza
Artificiale) alle estese Knowledge Base dei contact center aziendali.
Il riconoscimento della voce (ASR), la sintesi vocale (TTS),
l'interpretazione semantica di testi scritti in linguaggio naturale
si combinano per garantire la massima flessibilità e l'adattabilità
agli strumenti utilizzati dal cliente. Il tutto viene poi erogato
attraverso un motore grafico che genera e muove una persona virtuale
consentendole di parlare e -soprattutto- di comprendere le domande
poste – anche a voce- dal suo interlocutore umano.
Utilizzando una diversa base di conoscenza e modificando alcuni
parametri comportamentali e caratteriali dell’agente (oltre che,
naturalmente, le sue sembianze) è possibile ottenere diversi assistenti
virtuali.
L’Assistente può supportare i clienti nelle attività più comuni:
ricercare informazioni, esprimere le proprie esigenza, interagire
con sistemi automatici (ad es. prenotazioni, ticket,...).
L’Assistente interagisce con i clienti utilizzando canali naturali:
Voce, Messaggi di testo, Gesti, Video e immagini.
Vantaggi dei sistemi automatici con IVR Vocali o Assistenti
- Ridurre
i costi di gestione rendendo disponibili
le informazioni in modo automatico
- Aumentare
il business fornendo accesso alle proprie
soluzioni attraverso dispositivi diversi;
- Riconoscere
la voce dell'utente senza addestramento;
- Aumentare
la percezione della qualità del servizio;
- Migliorare
l'accessibilità delle applicazioni per
tutte le categorie di utenti;
- Rendere
sempre disponibili le informazioni;
- Aumentare
la percentuale di successi di chiamate
risolte dall'utente finale;
- Servizio
sempre attivo: è facile attivare servizi
24h
- Programmare
e Comandare da remoto applicazioni e servizi.
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I nuovi Contact Center 2.0
Tutti questi nuovi paradigmi potremmo raccoglierli all’interno del
concetto Contact Center 2.0. Esso punta a raccogliere gli
aspetti classici di CRM e Customer Service con i nuovi
concetti Web 2.0 e le nuove tecnologie multicanale dei sistemi
CTI, integrando i sistemi in un’unica piattaforma Web Based.
Questa situazione condiziona molto le scelte di comunicazione delle
aziende. E’ importante infatti essere presente sempre in ogni canale
ed anche nei vari network internet (social network) al fine di ascoltare
i commenti sul proprio marchio, intervenire nei forum
e nei blog in modo credibile, orientare le discussioni a proprio
vantaggio.
Questa "presenza continua" trova un
naturale punto di incontro e integrazione all’interno del concetto
di “Contact Center 2.0”.
Tutti i processi di relazione dovranno essere adeguati di conseguenza.
I Contact Center saranno certamente una parte proattiva di questi
nuovi fenomeni e dovranno governare l’esperienza multicanale dei
clienti.
La sfida che si profila impone alle aziende, Piccole e Media Imprese
in modo particolare, di prestare la massima attenzione nella relazione
con i propri potenziali clienti e con la propria clientela.
Sappiamo bene che il concetto di CRM, come già abbiamo avuto
modo di raccontare, è molto più che una semplice questione di marketing
o di sistemi informativi, ma riguarda l'azienda e la sua vision
nel loro complesso.
In questo ambito un progetto di integrazione tra CRM e IP Contact
Center è fondamentale per migliorare le attività di customer service
e quindi come naturale conseguenza anche il rapporto con i proprio
clienti, aumentando la loro soddisfazione e migliorando la fedeltà
al marchio, ben consapevoli che oltre al prodotto è fondamentale
il servizio.
Analizzando i dati di diffusione delle soluzioni CRM nelle azienda
italiane si nota come la problematica di gestire il rapporto con
la clientela sia ancora marginale.
Sarà il mercato però a svolgere una naturale selezione tra le aziende
che più velocemente si accorgeranno di doversi adeguare ai nuovi
paradigmi del Contact Center 2.0 appena descritti.
Nel frattempo le piattaforme tecnologiche si evolvono ed offrono
soluzioni all-in-one di facile implementazione, che offrono le
seguenti prestazioni:
- CRM
- BackOffice
Services
- Gestione
Campagne di Marketing
- Contact
Center evoluti, per integrare soluzioni di telephony collaboration
su reti IP con protocollo SIP (fonia, instant messaging, video
conferenza, click-to-talk, possibilità di accedere a informazioni
di disponibilità e presenza, gestire le telefonate tra computer
e desktop phone, utilizzando, video chiamate, voice mail, …)
- Funzionalità
multicanale (voce, email, Web Conference, sms, fax, video, …)
- Business
Connector per interagire con i sistemi Erp aziendali (es. sincronizzazione
ordini e magazzino)
- Framework
applicativi fortemente personalizzabili
Di
seguito si riportano alcuni esempi applicativi di una moderna piattaforma
di Contact Center 2.0, in cui si evidenzia la perfetta interazione
con gli strumenti Web già disponibili.
In questo esempio l’utente può ricercare rapidamente i clienti tramite
un’interfaccia Web che opera in modalità Ajax.
Grazie a questa tecnologia l’operazione risulta rapida e l’esperienza
dell’utente è fortemente interattiva.
Una volta individuati i clienti oppure gli appuntamenti di un determinato
agente può decidere di visualizzare immediatamente sulla mappa di
Google.
La mappa continua ad operare in modalità sempre interattiva, affinché
l’utente possa contestualmente aprire i dettagli di un cliente oppure
visualizzare quelli esclusi dal sistema di georeferenziazione.
L’interfaccia operatore seguente rappresenta invece lo stato dell’arte
dei Contact Center 2.0. Attraverso una semplice interfaccia browser
l’operatore gestisce in modalità realmente Call Blending tutti i
contatti della sua lista di attività (Jobs).
Tra i contatti gestibili, attraverso opportuni working model funzionali
alla campagna e completamente personalizzabili, sono presenti:
- chiamate
uscenti in modalità PowerDialing, PreviewDialing o PredictiveDialing
- email,
fax ed SMS uscenti
- chiamate
entranti secondo le logiche ACD impostate sul sistema CTI
- email,
fax ed SMS entranti secondo le logiche dell’ACD multimediale
- sessioni
di CoBrowsing e Chat
La
nuova interfaccia rappresenta lo stato dell’arte delle soluzioni SISECO
per il mondo del Contact Center 2.0 e sfrutta tutte le nuove tecnologie
Web 2.0, Ajax e IP per rendere unica l’esperienza dell’operatore e
dell’utente.
Ogni
flusso di lavoro (working model flow) è funzionale alla
campagna e al tipo di canale con cui si interagisce. All’interno
di questo ogni passaggio è fortemente personalizzabile grazie
ad uno macrolinguaggio Simple# che consente
agli amministratori di configurare il sistema secondo il proprio
modello di business e di contatto. Il linguaggio consente di
visualizzare informazioni live presenti nel CRM oppure rilevabili
anche su altri sistemi ERP.
Quanto l’azienda verrà contattata da un cliente per sollecitare
un ordine oppure per chiedere delle informazioni l’operatore
avrà a disposizione tutte le informazioni, in tempo reale, necessarie
per adempiere al meglio la sua attività e rendere l’esperienza
dell’utente realmente “Customer Centric”.
L’intera operatività può essere agevolata grazie alla presenza
dell’assistente virtuale. |
Conclusioni
Le nuove tecnologie avanzano e le soluzioni di Contact
Center 2.0, che integrano CRM, WEB 2.0 e CTI, sono ormai disponibili.
Le promesse rivolte alle aziende sono chiare e al tempo stesso ambiziose:
- tempi
rapidi per realizzare il ritorno dell’investimento,
- maggiore
ottimizzazione applicazioni Contact Center e processi di business
grazie ad un’unica piattaforma,
- implementazione
più rapide delle personalizzazioni mediante macrolinguaggio Simple#
e SDK con tecnologia standard (Microsoft Visual Studio 2005)
- costi
di gestione molto contenuti
- migliore
interazione con gli utenti del sistema grazie alle tecnologie
Web 2.0 e Ajax
Appare
evidente come le basi per predisporre un ottimo 2008 siano solide.
Occorre però continuare nel processo di semplificazione delle
tecnologie da un lato e nel sensibilizzare le aziende all’importanza
che la gestione professionale della relazione con i clienti sta
sempre più assumendo.
Ing. Roberto Lorenzetti
Development Manager - SISECO.com
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