Centri di competenza
Marketing e IT
CX, front e back-end
Scenari CX e Social
Innovazione e rischi
Operatori SuperEroi
Detrattori - Promotori
CustomerEngagement
Nuovo Servizio Clienti
Banche e social
Integrazione social
Creare Clienti Fan
Parole di Esperienza
Ieri Oggi Domani
CX e collaboratori
Comuni - ContactC
Bots v/s App
Artificial Intelligence
Relazione "human"
Errori su Social
Report DimensionD
Servizi in Cloud
CRM oggi
Work at home
Clienti non numeri
Self Service e CX
Quale CX oggi?
CRM digital auto
Successione appalti
Formazione Social
Digital Experience
Settori di attività
Telemarketing B2B
Semplificare
CX contro silos
Osservatorio CX
Multichannel c.c.
Relazioni con banche
Standard SIP
KPI di successo
Cuffie e innovazione
Big Data e CC - 2013
Custom engagement
Banche esperience
Nuovo contactcenter
Manager Assistant
Performance Manage
Nuovo Marketing
Big Data e CC
Stipendio CRM
Next generation
Atteggiamento
Cambiamenti
M2M internet cose
Decalogo e.mail
SM e Servizio Clienti
Auguri significativi
ING Direct USA
Direttiva UE
Social Customer S
UCC Contact Center
Luca D'Ambrosio
Intelligence nella CE
Il caso GiffGaff
Cambio dei media
Social Media C C
Per ogni interazione
SM e Servizio Clienti
Manager paraocchi
Social M e Comunità
Esperienza e azioni
ConferenzaCustomEx
Committente parte4
Gestione Feedback
Committente parte3
Committente parte2
Committente parte1
Voce Cliente 2.0
Eccellenza servizio
Gestire Reclami
Cus.Experience-3
Pensieri 2011
Offshore
Staff Retention
Cus.Experience-2
Integrazione con SN
EsperienzaReput.ne
Cus.Expercience-1
Insegnare il SC
First Call Res.on
Oggi 2010
Indagini on-line
Team Chat
Web Customer S.
Troppi KPI?
Proroga 81/08
Motivazione
Dare e avere
Tele operatore
Gravi Errori
Fedeltà cliente
Evoluzione futura
Ricette relazione
Quale interazione
Sergio Abramo
Customer Service
Qualche riflessione
Esperienza
Misurare l'AHT?
Reinventare il CS
Manager Comunità
Benchmarking 2009
Rapporto Banche
Digital Signage
Test CC virtuale
Favole famose
Glossario Marketing
Saper vendere
Coerenza-Equilibrio
Aziende Aperte
Comunicazione09
Capo Community
Outbound in UK
Qualità voce IP
Attività Energia
Strategie BPO
Multicanale2009
Collaboration 2.0
Redazionali 08-09
Responsabilizzare
Contact Workspace
Business Mkt 2.0
Customer Sat
Sw as a Service
Contact Center 2.0
Schizofrenia
Gare di appalto
Valore del Cliente
Marketing Web 2.0
Prospect Relat. Mkt
Soddisfazione C
Customer Lifetime
Addetti soddisfatti
Cust. Retention
+ Qualità - Costi
Il caso Atesia
Cambiare business
AssistenteVirtuale
Ricerca Aspect
Parlo con l'acqua?
Da Il Sole 24 Ore
Apprendistato
N. Verde Banche
Elenchi telefonici
Ciclo vita e Crm
Vivere nei CC
Ottimizzare
Nuovo Garante
Per Committenti
LightHouse IFM
Soluzioni speech
Mercato Francia
Outsourcing Usa
Innovazione e CC
TLC 2004 in UE
Valore HelpDesk
Riunioni efficaci
Customer Service
Pensieri per 2004
Principi gestionali
e-government-03
Prezzi ricerche
"Total Access"
Aiuto ai clienti
Survey multilingue
Investire in GB
C.C. virtuali in rete
CMF-benchmark
Delega Lavoro
Famiglie on-line
Profilo Manager
Nuovi Help Desk
Agenda fine2002
Dis.legge Co.co.co.

URP: cambiamenti
Sla per competere
Telelavoro 2002
Forme Contrattuali
URP e Cittadini
Indagini Customer
Scritto a HelpDesk
Giocate: test Q.I.
Legge privacy 2002
Call Center e India
Assicurazioni
Internalizzare
Dialoghi curiosi
Relazione e Internet
Euro: info utili
Nuovi simboli
Cirm: Rapporto Crm
Libro Risorse Umane
Stupidaggini
La storia delle cuffie
Capacità Ascolto
Sondaggio atipici
Forum su Crm
E-mail e spamming
Formazione interinali
Il Crm di PWC
Valore opinioni
Consumi e Crm
Datamonitor 2000
Ricerca lavoro
Regole di training
Atipici flessibili
Rassegna libri
Cambio personale
Turnover
Italiani e P.U.
Integrazione IT
Portabilità tlc
Mercato francese
800 in Francia
Aziende e Clienti
Nuovi contatti
E-procurement
Cyberstore
Compagnieonline
Nuovo Marketing
Tariffe TAT
Banca virtuale
Suggerimenti
E-business
Fondi al telefono
Pillole antistress
Motivazioni
Cosourcing
Ambiente di lavoro
Attenzione Cliente
CRM in Italia
Formazione
Lavori atipici
Borsa e CallCenter
Verso l'e-business
E-commerce B2C
Benchmarking
Skill Agenti
Indici performance
Le misurazioni

L'industria di CT
Telefonini e CC
Satisfaction
Garante operativo
Call Center e 675
CRM
Circa la 675
Dagli UK
Knowledge Manager
Microsoft Vision
Infedeltà del cliente
Confronti Europa
Risorse e conflitto
Citazioni
Valore dei servizi
Privacy e TLC
Sicurezza on line
Riflessioni off-line
One to one, oggi
Schegge

  

Ambiente di lavoro nei Call Center

1. Premessa
Poichè il numero di operatori impegnati nei Call Center continua a crescere si ritiene opportuno riportare alcune considerazioni sull'ambiente del posto di lavoro e sulla prevenzioni di disturbi e affaticamenti.

2. Ambiente di lavoro
2.1 Illuminazione
Lo studio delle problematiche relative all'illuminazione è tra i più complessi a causa della molteplicità dei fattori che interagiscono. Intanto va definito il concetto di "illuminamento", che corrisponde al rapporto tra flusso luminoso che incide su una superficie e l'area della superficie medesima. L'illuminamento si misura in lux (lx).
Diamo alcuni esempi di valori in lux:

  • giorno estivo soleggiato: da 60.000 a 100.000 lx
  • giorno invernale nuvoloso: circa 3.000 lx
  • normale illuminazione d'ufficio: da 300 a 1.000 lx
2.1.1 Luce naturale
La luce naturale è da preferirsi a quella artificiale, ma difficilmente i locali di un Call Center possono essere serviti esclusivamente da luce naturale.
La luminosità dei locali può essere aumentata modificando tutte le superfici dei locali con colori a tinte bianche o chiare, non dimenticandosi che le superfici bianche riflettono fino all'80% della luce ricevuta, mentre una superficie grigio-scura ne riflette solamente dal 15% al 25%.


2.1.2 Luce artificiale

La soluzione ideale è rappresentata dalla illuminazione ad ampio irraggiamento con bassa luminanza in tutte le direzioni, il che implica:
  • illuminazione diretta;
  • soffitto liscio e a riflessione diffusa;
  • locale di dimensione adeguata;
  • eventuale illuminazione aggiunta al singolo posto di lavoro;
  • utilizzo di lampade a luce mista o lampade fluorescenti con adeguato colore della luce.

E' essenziale infine che venga mantenuta una sufficiente manutenzione degli impianti di illuminazione, dato che l'efficienza luminosa, durate il ciclo-vita della lampada, si riduce fino al 25% e un accumulo di polvere può ridurre la luminosità fino al 40%.

2.1.3 Colori ed ambiente di lavoro
Le tinte chiare ed opache sono preferibili grazie alla alta riflessione e lo scarso grado di assorbimento della luce incidentre. E' inoltre importante che esista un contrasto armonico tra gli elementi presenti nell'ambiente (pareti, attrezzature, ecc.) e che questo non sia di tipo luminoso, ma cromatico.

2.2 Microclima
Per microclima si intende l'insieme delle caratteristiche climatiche (temperatura, umidità, ventialzione) dell'ambiente deal Call Center.
I fattori che possono causare malessere ai lavoratori sono:
  • elevata temperatura
  • insufficiente ricambio d'aria
  • bassa umidità relativa

2.2.1 Umidità dell'aria
In genere i valori medi relativi all'umidità devono essere compresi tra 40 e 60% di umidità relativa.

2.2.2 Temperatura
I valori medi della temperatura in condizioni microclimatiche favorevoli devono essere i seguenti:
- temperatura media d'estate: 24-26°C
- temperatutra media inverno: 20-22°C

2.2.3 Ventilazione
E' bene attenersi alle seguenti norme:

  • evitare che il posto di lavoro sia soggetto a corrente diretta
  • mantenere periodicamente gli impianti di condizionamento con particolare attenzione alla pulizia dei filtri
  • mantenere, all'interno dei locali, una temperatura vicina alla temperatura esterna, con particolare riferimento alla regolazione dell'aria condizionata in estate
  • posizionare le fotocopiatrici e le stampanti in luoghi aerati poichè queste attrezzature producono polveri che possono essere assunte dall'individuo con possibilità di insorgenza di patologia
  • vietare il fumo nei locali che non dispongono di un'adeguata ventilazione e ricambio d'aria

2.3 Posto di lavoro

2.3.1 Seduta
La seduta (o sedile) egonomico del posto di lavoro
deve essere solido, sicuro, ben regolabile e dimensionato, confortevole e pratico.
In particolare i basamenti devono essere dotati di cinque razze e l'area di appoggio deve essere maggiore dell'area di seduta in modo che il baricentro sia sempre centrale.
Lo schienale e il sedile devono essere regolabili in altezza.
E' necessario che l'utente regoli opportunamente la sedia in funzione delle proprie caratteristiche fisiche secondo le seguenti disposizioni:
  • l'altezza del sedile deve consentire di appoggiare i piedi a terra, mantenendo all'interno del ginocchio un angolo di circa 90°, o, se non è possibile, si deve utilizzare un poggiapiedi;
  • l'altezza dello schienale va posizionato in modo da sostenere l'intera zona lombare, in particolare il supporto lombare va posto a livello del giro-vita:
  • evitare di tenere lo schienale inclinato in avanti e comunque di lavorare a tronco flesso. Inclinare a piacimento lo schienale da 90° a 110°. E' opportuno cambiare l'inclinazione dello schienale durante la giornata lavorativa.

2.3.2 Tavolo
Il tavolo, o piano di lavoro, deve avere le seguenti caratteristiche:

  • stabilità e sicurezza sufficienti;
  • dimensioni adeguate;
  • superficie di colore chiaro, poco riflettente e comunque opaca;
  • profondità che consenta una adeguata distanza tra l'operatore e lo schermo;
  • il piano porta-tastiera non deve essere ribassato o almeno deve essere regolabile in altezza;
  • di norma l'altezza del piano di lavoro è di circa 72 cm.
2.3.3. Schermo
Lo schermo, deve essere regolabile per quanto riguarda la luminosità del carattere, del contrasto e la posizione; i caratteri devono essere ben definiti e leggibili e le immagini stabili.
Si ricorda inoltre che per gli schermi vanno tenuti in buone condizionamenti di pulizia.
Un altro criterio fondamentale nella prevenzione di patologie consiste nel mantenere una distanza media di 50-70 cm tra lo schermo e l'operatore e posizionare lo schermo ad un'altezza più bassa rispetto agli occhi.

3. Prevenzione


3.1 Prevenzione dell'affaticamento visivo
L'articolo 54 del D.L. 626/94 prevede che chi utilizza un'attrezzatura munita di schemo video in modo sistematico ed abituale per almeno 4 ore consecutive giornaliere, per tutta la settimana lavorativa, deve praticare una interruzione ogni due ore.
La pausa di 15 minuti deve garantire un effettivo riposo dell'apparato visivo, delle strutture muscolari e tendine degli arti superiori impegnati in movimenti ripetitivi ed un cambiamento posturale che consenta di abbandonare la posizione seduta.
Non necessariamente la pausa coinciderà con un "non lavoro". Essa potrà anche essere una "pausa attiva", purchè non comporti un impegno in visione ravvicinata continua, movimenti ripetitivi degli arti superiori od una postura assisa.
E' utile durante la giornata eseguire alcuni esercizi molto semplici che riposino l'apparato visivo, come:
  • socchiudere le palpebre per 1 o 2 minuti in modo tale che gli occhi non abbiano l'impatto con la luce;
  • ogni tanto guardare verso l'alto;
  • qualche volta distogliere lo sguardo dagli oggetti vicini e rivolgerlo verso gli oggetti lontani.

3.2 Prevenzione dei disturbi muscolo scheletrici
Qualo
ra durante il lavoro l'operatore del Call Center iniziasse ad avvertire senso di intorpedimento, di fastidio, di peso, di indolenzimento a carico del collo, delle spalle, delle braccia, delle mani e della schiena si consiglia di effettuare delle pause, per qualche minuto, alcuni semplici esercizi quali torsioni, rotazioni de capo e delle spalle oppure flessioni o estensioni degli avambracci e delle dita.