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Virtual
Assistant,
Assistenti Virtuali |
Servizi
automatici: una necessità
Nell’erogazione
dei servizi informativi e di relazione con il pubblico è ormai
consolidata la necessità di affiancare il personale addetto
con sistemi automatici.
La necessità scaturisce da alcune evidenze:
-
I volume delle informazioni da fornire e delle modalità
con cui esse devono essere fruite è in drammatico aumento;
-
Allo scopo di mantenere adeguata la qualità del servizio
fornito esiste quindi la costante necessità di incrementare
il numero di persone necessarie ad erogarlo;
-
Sempre più spesso entriamo in contatto con sistemi computerizzati
(biglietterie, totem per prenotazioni, siti web) non solo per
consultare, ma anche per interagire (acquistare, prenotare, disporre...),
incrementando le occasioni e le fattispecie in cui si può
rendere necessaria assistenza.
L'introduzione
di sistemi di self-provisioning mediante sistemi automatici risolve,
o dovrebbe risolvere, alcuni di questi problemi:
Le esperienze su Assistenti Virtuali sono nate in ambito
web, con finalità che vanno dall'advertising, alla
profilazione fino customer service. Alcune case histories
interessanti sono visibili su http://www.oddcast.com/home/casestudies.
In Spagna, perfino le previsioni del tempo (incluse quelle
di Roma) sono presentate da un meteorologo virtuale: www.meteosam.com
Telecom Italia e Comdata
hanno sviluppato un interessante progetto di customer
care con H-care
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limitare il numero di persone addette all’erogazione, “scaricando”
sui sistemi automatici la gestione di quelle informazioni a basso
valore aggiunto o comunque di quelle informazioni in cui il contenuto
“relazionale” è di basso valore aggiunto (es:
importo di una bolletta telefonica, il saldo di un conto corrente,
etc…);
-
ovviare al problema della gestione ed erogazione di grandi quantità
di informazioni garantendo al contempo una qualità di servizio
standard e costante nel tempo.
Proprio
per le peculiarità sopra elencate, il tentativo di automatizzare
la fruizione dei servizi informativi e di relazione con il pubblico
è diventato uno degli obiettivi dichiarati di tutti i progetti
tecnologici di settore sviluppati negli ultimi anni. Obiettivo,
che seppur identificato, si può ben dire che non è
quasi mai stato raggiunto.
Le resistenze all'adozione
Gli Italiani, in particolare, sono
affezionati al telefono, meno reattivi nello spostarsi verso il
WEB e nel contempo interlocutori difficili per gli IVR tradizionali.
Da indagini di settore si è infatti riscontrato che in Italia,
rispetto al resto dell’Europa, vi è una minor propensione
degli utenti ad interagire con sistemi automatici. Ad esempio il
30% dei fruitori di servizi call center rifiuta l’interazione
con sistemi automatici. Nei paesi scandinavi questa percentuale
scende al 17%.
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Le ragione di tale rifiuto si possono riassumere
in due affermazioni:
1) I sistemi automatici sono “complicati da usare”
2) I sistemi automatici “non forniscono mai le risposte desiderate”
La soluzione Virtual Assistant
Per ridurre queste resistenze all'adozione, la strada
più innovativa è quella di rendere i sistemi automatici
più "umani".
In questo modo, il problema della complessità viene risolto
mediante l’utilizzo di MMI più naturali che implicano,
da parte dell’utente, la possibilità di poter interagire
con avatar antropomorfi che dialogano con linguaggio naturale o
semi-naturale.
L'aspetto, fondamentale, della correttezza delle risposte può
essere risolto grazie all’utilizzo di "agenti" che,
nelle versioni più sofisticate sono dotati di Intelligenza
Artificiale, coadiuvati da una base di conoscenza opportunamente
popolata.
Cos'è un assistente virtuale?
Gli
Assistenti Virtuali sono un sogno tecnologico che esiste da almeno
venti anni e che è stato possibile realizzare soltanto di
recente. Questi VA (Virtual Assistants) sono il risultato dell’applicazione
dei Sistemi Decisionali Esperti (Intelligenza Artificiale)
alle estese Knowledge Base dei contact center aziendali.
Il riconoscimento della voce (ASR), la sintesi
vocale (TTS), l'interpretazione semantica di testi
scritti in linguaggio naturale si combinano per
garantire la massima flessibilità e l'adattabilità
agli strumenti utilizzati dal cliente.
Il tutto è poi fuso con un Engine Grafico di
nuova concezione, che genera e muove una persona virtuale consentendole
di parlare e -soprattutto- di comprendere le domande poste –
anche a voce- dal suo interlocutore umano.
Utilizzando una diversa base di conoscenza e modificando alcuni
parametri comportamentali e caratteriali dell’agente (oltre
che, naturalmente, le sue sembianze) è possibile ottenere
diversi assistenti virtuali.
L’aspetto dell’assistente, la sua animazione, la sua
proprietà di dialogo e le sue reazioni agli stimoli devono
simulare il comportamento umano e mettere l’utente
a proprio agio. Il software deve quindi adottare modelli matematici
che descrivo determinate caratteristiche del più generale
e generico concetto di “umanità”, quali per esempio
l’intelligenza, la personalità, l’emotività,
l’umore, e ne simulino gli aspetti esteriori.
Collocandosi sulla frontiera più innovativa, i VA realizzati
dal gruppo Kallideas sono dotati di un particolare software -chiamato
BRAIN- che dona ai VA una capacità specifica
di relazionarsi in modo emotivamente connotato. I sistemi sono capaci
di intuire se l’interlocutore umano è in difficoltà
nella comprensione dei processi che sta chiedendo di gestire ed
adottare un approccio più didattico. Oppure -ad esempio-
di rendersi conto che l’utente esperto che ha dinanzi ha fretta,
ed evitare di sottoporre proprio in quel momento il form di customer
satisfaction!
VA avanzati di questo tipo possono assumere incarichi diversi in
Banca, presso sportelli informativi di ogni genere, nella didattica
a distanza, in ospedale (gestione prenotazioni) e nei call-center.
Questo Assistente software antropomorfo si interpone tra la base
di conoscenza e l’utente finale cui essa è dedicata.
L’assistente accompagna quindi l’utente nella ricerca
dell’informazione di cui questi ha bisogno e, spesso, nella
stessa definizione del bisogno, che non sempre risulta formulabile
e formulata in modo chiaro e non ambiguo.
L’Assistente può supportare
i clienti nel:
- Ricercare informazioni
- Esprimere i propri bisogni
- Interagire con altri sistemi automatici (ad es. prenotazioni,
portali web...)
L’Assistente interagisce con i clienti
utilizzando:
- Voce (telefono, web, totem…)
- Messaggi di testo
- Gesti
- Video e immagini
I vantaggi per i contact center
I vantaggi e i benefici di queste soluzioni riguardano
sia gli ambiti legati a immagine e customer satisfaction che quelli,
più misurabili, riconducibili a KPI con significativi impatti
economici.
In particolare, casi documentati evidenziano che l'utilizzo di sistemi
di riconoscimento vocale ben strutturati e integrati con meccanismi
di profilazione dell'utente possono portare a risparmi suoi
costi fino al 20%, con un incremento di ulteriori 10 punti
in caso di integrazione con un sistemi esperti basati su intelligenza
Artificiale.
In termini di recupero di efficienza, le singole componenti di questi
sistemi, opportunamente integrate, contribuiscono a un incremento
delle performance che può attestarsi al 30%, con
riferimento sia ai servizi automatici che agli operatori che accedono
agli strumenti.
La prima area di miglioramento riguarda la razionalizzazione dei
processi di accoglienza attraverso l'integrazione di tutti i canali,
il miglioramento continuo della struttura delle domande, l'utilizzo
ottimale dei feedback, la raccolta e la strutturazione delle competenze
degli operatori più esperti. Una migliore gestione di questi
elementi grazie all'utilizzo di sistemi esperti auto-apprendenti
porta a recuperi di efficienza nell'ordine del 10%.
L'utilizzo di regole di routing evolute, basate su una pre-analisi
automatica delle richieste, arricchito da meccanismi per l'identificazione
degli operatori più "cost-effective" per la casistica,
la messa a disposizione di soluzioni evolute per la diagnosi delle
problematiche con conseguente riduzione delle escalation e dei trasferimenti,
porta a miglioramenti delle prestazioni nell'ordine dell'8%.
Infine, un incremento fino al 12% delle performance degli
operatori è riconducibile agli ambiti della formazione
e del knowledge feedback. Grazie a metodi innovativi di raccolta
e catalogazione delle informazioni, è possibile innescare
un ciclo positivo di formazione continua e monitoraggio di casistiche
e criticità per intervenire precocemente istruendo sulla
risoluzione di problematiche correlate a servizi e prodotti.
In conclusione
Eravamo partiti dal come affrontare la mole crescente
di richieste sempre più complesse che arrivano da sempre
più canali.
Che cosa aspettarci dunque per il
futuro?
Molto presto, le realtà che per prime avranno compreso il
potenziale e i benefici i queste soluzioni saranno in grado di garantirsi
un vantaggio competitivo dato dalla scalabilità illimitata
e, soprattutto, dalla gestione strutturata e uniforme di informazioni,
interazioni, profilazione.
Il
personale "umano" potrà così concentrarsi
sulle attività e sulle richieste realmente rilevanti, utilizzando
e popolando gli stessi strumenti dei "colleghi virtuali"
(Knowledge base e sistemi di AI) per migliorare costantemente la
qualità delle risposte e dei servizi in un circolo virtuoso.
Autore:
Max Ramaciotti,
Responsabile Comunicazione Kallideas S.p.a
max.ramaciotti@kallideas.it
luglio
2006
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