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Lavori atipici, verso la legge? 21
Luglio 2000. Il Ministro del Lavoro Cesare Salvi
ed il relatore del provvedimento Lino Duilio hanno presentato importanti emendamenti
al disegno di legge Smuraglia, testo di legge che giace da mesi in Commissione
Lavoro della Camera. Vediamo
quali sono le modifiche. Innanzi
tutto l'intestazione: non più "regole sui lavoratori atipici",
bensì "regole sulle collaborazioni non occasionali".
L'ambito delle applicazioni è più ristretto, ad esempio sono esclusi
gli amministratori di società, le forme di consulenza professionale e i
rapporti di più alta autonomia. Per essere assoggettata alle norme,
la prestazione dovrà essere individuale, senza l'uso di mezzi organizzati
e a fronte di un corrispettivo. E'
stato riscritto il capitolo sul contratto: sparisce il riferimento ai minimi contrattuali,
al Tfr e l'indicazione delle durata. Cambiano anche le norme per le retribuzioni:
la proposta Smuraglia faceva riferimento ai minimi contrattuali, mentre ora si
fa riferimento ai principio dell'equo compenso, proporzionale al tipo di lavoro
da svolgere. La durata del contratto sarà libera, non più
vincolata ad un minimo di tre mesi, ma proporzionata alle caratteristiche dele
prestazione. Per quanto riguarda il trattamento di fine rapporto (Tfr),
viene eliminata l'indennità di Tfr e creata l'indennità di cessazione
del rapporto, che il lavoratore può usare come previdenza integrativa o
per altri scopi (ad esempio per corsi di formazione). Anche in questo caso si
ottiene una maggiore libertà di manovra. Nel nuovo testo viene
anche abolita la visita medica obbligatoria. Relativamente
ai diritti sindacali, il diritto di partecipazione alle assemblee non è
più sancito per legge, ma affidato ad una disciplina contrattuale.
Nel
caso di rapporto subordinato che di fatto sia di collaborazione coordinata e continuativa,
la sanzione inflitta al datore di lavoro non corrisponde
più al passaggio automatico ad un contratto a tempo indeterminato.
Infine, di fatto viene eliminata lo strumento di certificazione sulla qualità
del rapporto di lavoro. Ora dal Comitato ristretto
del Governo la proposta passerà alla Commissione Lavoro della Camera.
I tempi dell'approvazione si prevedono comunque non brevi.
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