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L'outsourcing
internazionale
Secondo
uno studio di Gartner sulle scelte internazionali per i servizi
di outsourcing
i criteri del giudizio sono:
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lingua,
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sostegno del governo verso il settore della fornitura di servizi
in outsourcing,
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disponibilità di forza lavoro,
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sistema formativo,
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costo,
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quadro politico-economico,
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compatibilità culturale,
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maturità globale e legale,
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sicurezza dei dati
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sicurezza della proprietà intellettuale e privacy.
Per le
società basate in Europa, i paesi preferiti
per l’outsourcing sono:
Bulgaria, Repubblica Ceca, Egitto, Ungheria, Mauritius, Marocco, Polonia,
Romania, Russia, Slovacchia, Sud Africa, Turchia e Ucraina.
A livello
mondiale i paesi più importanti per l’outsourcing
sono:
Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Messico, Panama
e Perù in America;
Bangladesh, Cina, India, Indonesia, Malesia, Filippine, Sri Lanka,
Tailandia e Vietnam in Asia/Pacifico.
Sul
piano del supporto del governo i Paesi latino-americani hanno compiuto
progressi nell’ultimo anno. In America il Paese dove si risparmia
di più è il Messico, mentre le infrastrutture sono
più sviluppate in Brasile e Cile e la formazione del personale
è migliore in Cile, Messico e Costa Rica. Eccellente il quadro
politico-economico in Brasile.
Il
supporto del governo nel promuovere i propri Paesi nell’Asia-Pacifico
come siti per servizi offshore è forte in India e Cina. L’unione
di competenze e economie di scala rende la forza lavoro indiana
la più attraente, ma gli altri Paesi della regione stanno
migliorando il loro posizionamento. Il sistema formativo è
migliore in Cina, India, Malesia e Filippine; dal punto di vista
dei costi, il Paese più conveniente è l’Indonesia,
ma in generale l’Asia-Pacifico è l’area dove
l’outsourcing costa meno che nelle altre parti del mondo.
Nelle altre categorie, però, la regione è più
debole, specialmente per le condizioni politico-economiche, il quadro
legale, la sicurezza dei dati e della proprietà intellettuale
e la privacy. Solo l’India ha un punteggio “buono”;
nessun Paese dell’Asia-Pacifico raggiunge l’eccellenza.
Quanto
ai Paesi dell’Emea, dei 13 nella lista, solo l’Egitto
ha un punteggio superiore a “buono” per supporto del
governo alle iniziative offshore, mentre la forza lavoro non è
pienamente soddisfacente in quest’area, né per disponibilità
di risorse, né per qualità. Anzi, Gartner osserva
che i sistemi formativi dell’Emea sembrano essere peggiorati
nel 2010 e Paesi come Russia, Ungheria e Romania hanno perso punti;
intanto, i leader dell’anno scorso in termini di costi (Egitto,
Slovacchia, Ucraina) sono meno attraenti quest’anno.
Fonte:
Corriere delel Comunicazioni
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