Come migliorare la qualità del servizio al cliente
e ottimizzare l’utilizzo degli operatori nel contact center
Disporre
di operatori di qualità per il customer service è
oneroso in termini di tempo e costi. Anche mantenere lo stesso
numero di addetti è difficile perché la maggior
parte dei contact center è caratterizzata da un elevato
turnover della forza lavoro. Ed è proprio per questo
motivo che migliorare l’utilizzo degli operatori è
vitale per la gestione di un contact center di successo.
Genesys Business Consulting ha verificato che migliorare
l’utilizzo delle persone impiegate in un contact center
è una combinazione di pianificazione, formazione e del
pieno utilizzo degli investimenti IT. |
In
generale il flusso di comunicazione con un contact center può
essere suddiviso in tre fasi principali:
1) la fase di identificazione prima
che le chiamate raggiungano gli operatori,
2) la fase di chiamata effettiva (quando l’addetto sta comunicando
direttamente con il cliente)
3) la fase di risoluzione, quando l’addetto dà seguito
alle richieste del cliente dopo la chiusura della chiamata.
Utilizzando funzionalità e strumenti diversi, ogni fase può
essere ottimizzata per ridurre la durata del processo al fine di
far gestire dallo stesso numero di operatori un numero più
elevato di chiamate, o per migliorare i livelli di servizio. Il
tempo risparmiato in una fase può essere impiegato in quella
successiva per migliorare la qualità dell’esperienza
per il cliente o creare opportunità di up-sell o cross-sell.
Miglioramento della fase di identificazione
Una rilevante quantità di dati può essere
intercettata prima che la chiamata raggiunga l’operatore.
Consideriamo la quantità di tempo che potrebbe essere risparmiata
se, nel momento esatto in cui la chiamata arriva, l’operatore
sa già chi è il cliente, quale prodotto o servizio
utilizza e quali siano le sue richieste specifiche.
L’identificazione
del cliente può essere attuata utilizzando CLI
(Calling Line Identity) o chiedendo al cliente il suo numero di
telefono (o qualsiasi altro dato identificativo) utilizzando un
IVR (Interactive Voice Response). L’informazione
raccolta può essere poi indirizzata alla postazione di lavoro
dell’operatore tramite un sistema di screen pop che può
includere anche informazioni -raccolte dal database clienti o prodotti,
dal sistema di CRM o di supporto alle decisioni - sulla modalità
migliore per concludere velocemente l’interazione con il cliente.
Questa procedura fa risparmiare tempo all’operatore e al cliente
(che sarà ben lieto di dover fornire un minor numero di informazioni
rispetto a quelle ricevute).
Prima
che la chiamata raggiunga l’operatore dovrebbe essere possibile
conoscere le necessità del cliente. Questa prima informazione
può essere ottenuta in diversi modi: chiedendo al cliente
di scegliere tra un menu di opzioni (touchtone
IVR), offrendo una selezione più ampia (IVR a riconoscimento
vocale) o fornendo al cliente numeri diversi per contattare ogni
specifico servizio.
Con le informazioni ottenute, un sistema intelligente di indirizzamento
della chiamata, basato su skill, instrada automaticamente
il cliente al primo addetto disponibile che abbia la preparazione
adeguata alla soluzione del problema. Questo processo consente all’operatore
di essere adeguatamente preparato e contribuisce al risparmio di
una notevole quantità di tempo perché la chiamata
coinvolgerà un unico operatore, oltre a fare senza dubbio
piacere al cliente che non gradisce i continui trasferimenti da
un operatore all’altro.
Le
informazioni raccolte sul cliente possono anche
evitare l’utilizzo di operatori. Nel caso di clienti "non
redditizi", la chiamata potrebbe essere risolta semplicemente
attraverso il sistema IVR e, nel caso in cui si tratti di un cliente
insolvente, la chiamata potrebbe essere indirizzata immediatamente
al servizio di gestione degli insoluti.
Ridurre la durata delle chiamate
Raccogliendo un numero notevole di informazioni, assicuriamo
all’operatore di non dover porre troppe domande al cliente
per identificarlo, consentendogli di gestire immediatamente la richiesta.
Questo non solo migliorerà la soddisfazione del cliente,
ma anche quella dell’operatore perché il personale
apprezza maggiormente il proprio lavoro se deve raccogliere meno
informazioni ripetitive. Nel corso della chiamata ci sono innumerevoli
modi per ottimizzare il tempo di gestione. Per esempio, se l’operatore
ha bisogno di cercare un’informazione, il cliente starà
a rigirarsi i pollici nell’attesa. Questo tempo può
essere significativamente ridotto se l’operatore ha la possibilità
di accedere ad una base dati in grado di fornire,
in tempo reale, le informazioni attinenti il cliente. Contestualizzando
l’informazione sulla base del profilo del cliente e dell’operatore
è possibile ridurre il tempo di ricerca. Avendo a disposizione
diverse applicazioni direttamente sul desktop, si riducono le pause
perché l’operatore ha accesso immediato all’applicazione
necessaria senza dover passare attraverso numerose videate.
Anche uno script può essere utile ad un
operatore durante le conversazioni e contribuisce a ridurre gli
imbarazzanti tempi di attesa. Se utilizzato nel modo giusto si rivela
uno strumento efficace nella raccolta di informazioni e nella risposta
alle necessità del cliente. Viene utilizzato soprattutto
negli ambienti molto regolamentati, dove le responsabilità
e i requisiti di legge devono essere rispettati.
Se,
a causa di una richiesta specifica, la chiamata deve essere trasferita
a un esperto, è indispensabile che ciò avvenga
tramite un “warm call transfer”- con il passaggio di
tutte le informazioni raccolte, prima e durante la chiamata, all’operatore
successivo – per essere certi di non dover ripetere le stesse
domande.
Per
molte aziende l’ottimizzazione dei tempi di gestione delle
chiamate non deve significare per forza ridurre la durata delle
chiamate, ma maggior tempo a disposizione degli operatori per risolvere
i problemi dei clienti o per fare attività di cross-selling
o di up-selling. La telefonata può essere l’unica
occasione di interazione tra il cliente e l’azienda e quindi
la riduzione dei tempi non deve essere l’unica priorità
nell’ottimizzazione del tempo degli operatori.
Accorciare la fase di wrap up
Anche il lavoro da svolgere dopo la chiamata può essere reso
più efficiente. Le telefonate che richiedono l’intervento
di diversi dipartimenti aziendali, come per esempio la fatturazione
o le vendite, possono essere velocizzate con l’implementazione
di flussi di lavoro automatici tra il contact center e il back-office.
La soluzione di workflow invia le informazioni
all’interno dell’azienda, garantendo che tutti gli interventi
richiesti siano applicati. Questa procedura fa risparmiare tempo
agli addetti che, senza questo sistema, dovrebbero gestire manualmente
questo processo.
Disporre
di un desktop unificato è utile anche dopo
la chiamata perché aiuta gli addetti a muoversi velocemente
tra le applicazioni, o a gestire applicazioni multiple in un unico
ambiente virtuale.
Migliorare la gestione della forza lavoro dei contact
center
Tutti i punti illustrati sopra possono essere utili nell’ottimizzazione
del tempo degli operatori durante le chiamate, ma ci sono tanti
altri modi per migliorare ulteriormente l’uso del tempo. Gli
strumenti di gestione del personale sono fondamentali per
consentire al management del contact center di prevedere i livelli
di servizio e i volumi delle chiamate. La pianificazione assicura
un numero ottimale di agenti, con i giusti livelli di skill, in
qualsiasi momento, riducendo enormemente i costi dovuti all’overstaffing
o al malcontento dei clienti legato al sottodimensionamento durante
i picchi di lavoro.
I sistemi di gestione della forza lavoro più
recenti sono flessibili e offrono il controllo istantaneo su uno
o più contact center. Possono gestire i picchi di domanda,
problema comune a quasi tutte le aziende, e supportano monitoraggio
e attività di reporting accurati. La disponibilità
di informazioni in tempo reale consente al management del call center
di controllare la situazione minuto per minuto e di avere visibilità
sull’avvio anticipato delle attività, permettendo loro
di adottare per tempo le giuste misure preventive. Non solo, aiuta
le aziende a ottimizzare le attività del contact center e
migliorare l’accuratezza nelle previsioni e nella programmazione.
Le statistiche in tempo reale aiutano anche nelle valutazioni dei
team o dei singoli individui. Essere consapevoli dei tempi di inattività
ed inserire queste informazioni in un sistema di gestione della
forza lavoro aiuta le aziende a capire se sono necessari corsi di
formazione o modifiche nei processi di business.
L’attività
di reporting può aiutare le aziende a capire
perché la durata di specifiche richieste sia così
prolungata, permettendo di risolvere un errore in un processo o
nella progettazione di un’applicazione o condurre a una formazione
specifica degli operatori.
Ridurre i tempi di inattività
Anche in un contact center modello ci saranno sempre tempi di inattività
degli operatori. Il Call Blending aiuta a risolvere
questa problematica grazie alla capacità di inviare agli
addetti sia chiamate in entrata che in uscita, regolando il volume
delle chiamate in uscita in base al traffico delle chiamate in entrata.
Quando il traffico in entrata è basso, le chiamate in uscita
per una specifica campagna vengono generate automaticamente. Quando
il traffico in entrata è elevato, il dialer automaticamente
diminuisce il numero delle chiamate in uscita adeguandosi alle necessità
del traffico in entrata.
Nel
mondo proattivo delle chiamate in uscita è essenziale che
l’operatore abbia pieno controllo. Il cliente non ha richiesto
la chiamata e quindi spetta all’operatore essere chiaro e
capire le sue necessità. Per aiutare gli operatori a migliorare
i livelli di successo delle campagne outbound sono ora disponibili
soluzioni di dialing eccellenti che, guidate da un menu,
sono disegnate per essere gestite dagli utilizzatori finali e permettere
loro di controllare il processo della chiamata in tempo reale. Le
liste delle chiamate e gli script sono inseriti nella soluzione,
e il contact center può scegliere il livello di chiamate
in outbound desiderato. Le informazioni sui clienti possono essere
raccolte in tempo reale da altri database e fatte apparire sullo
schermo dell’operatore al fine di dare un’unica visuale
completa sul cliente, i suoi interessi e le sue richieste.
Il
multimedia blending può inoltre migliorare
l’ottimizzazione del tempo degli operatori utilizzando i momenti
di inattività per rispondere a email o gestire chat con i
clienti. Una coda unica gestisce il processo, radunando tutte le
interazioni senza distinzione di media, e indirizzandole in modo
intelligente agli addetti disponibili.
L’utilizzazione
ottimale del tempo degli operatori dipende da una chiara comprensione
di ogni fase dell’interazione con il cliente: raccogliere
quante più informazioni possibili prima che la chiamata raggiunga
l’operatore, poi una volta accettata la chiamata, disporre
di tutte le informazioni su una scrivania unificata e, nella fase
di conclusione, fare in modo che l’operatore possa comunicare
con il back office attraverso un sistema di gestione dei flussi
automatico.
A livello gestionale maggiori efficienze si possono ottenere utilizzando
un sistema di gestione della forza lavoro, mentre l’utilizzo
di sistemi di call blending e multimedia blending aiutano a ridurre
efficacemente i tempi di inattività del personale.
La
corretta implementazione di questi strumenti e tecniche migliorerà
l’utilizzo e il morale degli addetti al call center e favorirà
la riduzione dei costi, l’aumento del tempo a disposizione
per chiamate proattive e per la risoluzione delle problematiche
del cliente, così come la possibilità di dedicare
tempo alle opportunità di cross-selling e up-selling. Infine,
questo insieme di soluzioni assicurerà che il cliente possa
trarre vantaggio da una esperienza assolutamente positiva quando
contatta il contact center di un’azienda. Queste esperienze
possono influenzare in maniera significativa la fidelizzazione del
cliente e quindi essere fonte di profitto per l’azienda.
Sabino
Sgaramella
Testo
tratto da documentazione Genesys - settembre 2006
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