Banche e social media
Presentata
l’indagine “Banche e social media”, realizzata
dall’ABI in collaborazione con Kpmg
Advisory, su banche che rappresentano l’80% del settore
bancario.
Stanno nascendo nuove figure di riferimento interne
all’azienda, come i moderatori e i facilitatori e gli influencer
che sono in grado di incoraggiare le attività di innovazione.
L’introduzione dei canali social, oltre ai cambiamenti organizzativi,
determina profondi cambiamenti culturali, con il
coinvolgimento attivo di risorse che si occupano della qualità
dei contenuti sul web e dell’interazione con l’utenza
online.
I dati dello studio mettono in risalto come la presenza
sulle piattaforme social sia considerata strategica.
Per lavorare sui canali social, ideare e costruire contenuti
da pubblicare sul web sono previste tuttavia una serie di attività
che richiedono competenze e abilità specifiche. È
per questo motivo che molte banche (48% dei casi) si sono già
dotate di unità organizzative dedicate.
In altri casi, invece, la gestione dei canali social viene realizzata
attraverso team informali multifunzionali che operano con grande
dinamismo, supportati spesso da agenzie di comunicazione specializzate.
Se si pensa che più della metà delle banche (53%)
aggiorna quotidianamente (e il 41% anche più
volte al giorno) i contenuti social e che i codici comunicazionali
e le forme espressive sul web sono diversi da quelli usati nel passato,
si comprende come sia oggi necessario un accelerato ricambio
di competenze.
Servono risorse che sappiano dialogare con il pubblico
sulla rete (ormai la maggior parte delle banche lo fa in modo continuativo),
rispondendo direttamente ai clienti per assisterli (55%). Oppure
serve costruire insieme agli utenti i nuovi servizi con
il crowdsourcing (il 51 % già realizza o sta per realizzare
progetti in questa direzione), oppure, ancora, seguendo le conversazioni
sui nuovi canali di messaggistica social (55% delle banche).
Il cambiamento organizzativo più rilevante è stato
la diffusione in azienda di una nuova forma di comunicazione
‘orizzontale’, basata sulle competenze ed il
coinvolgimento attivo delle risorse ‘social’ nei processi
aziendali.
Con la creazione di nuovi spazi di comunicazione tra colleghi emergono
infatti nuovi profili professionali catalizzatori del processo di
cambiamento: influencer, moderatori e facilitatori interni
(rilevati nel 30% delle banche).
Quasi la magioranza delle banche presenti sui social ha definito
le linee guida per favorire la migliore gestione dei social
media e il 28% ha in programma di definirle entro i 12 mesi.
Ottobre
2016
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