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E-business
secondo l'Harvard Nel
corso del convegno di inaugurazione di Smau 1999 è intervenuto il Prof. Stephen
Bradley, dell’Area competizione e strategie dell’Harvard Business School di Boston.
Nel seguito si riportano alcuni passi tratti dalla sua relazione.
Da "make & sell" a "sense & respond".
La nuova organizzazione on-line ha i sensori sintonizzati sui clienti e sa
realizzare il prodotto o il servizio in base agli ordini. Mentre la maggior
parte delle aziende segue ancora un modello industriale tradizionale basto sul
ciclo: strategia annuale, budget, piano industriale ed esecuzione del piano.
Ovviamente la nascita e lo sviluppo delle aziende virtuali incontra una serie
di ostacoli. Quali sono le principali incertezze?
Molte di esse sono collegate alla disponibilità della tecnologia,
ovvero ai tempi richiesti dalla larga banda e dalle linee di comunicazione ad
alta velocità che possano raggiungere gli utenti finali. Inoltre resta il
costo delle telecomunicazioni, in quanto gli operatori non hanno ancora
attivato iniziative così efficaci per far esplodere il mercato di Internet. Il
costo delle chiamate è comunque alto e le tariffe sono a tempo e non di tipo flat.
Devono evolvere ancora alcune situazioni.
Intanto la delocalizzazione
del posto di lavoro, che si conferma (anche negli Usa) essere un processo
molto lento. Inoltre vanno
riviste le strutture gerarchiche, riducendo il numero dei livelli. Il Manager
di domani dovrà occuparsi soprattutto di formazione, motivazione e sviluppo delle
capacità dei collaboratori, piuttosto che seguire direttamente il lavoro di
ciascuno. Poi cambia il
rapporto con i fornitori, che diventano partner, e le aziende tendono sempre più
a concentrarsi sul core business demandando il resto all’esterno, ottenendo grazie
a ciò più produttività e più flessibilità. Il criterio "sense
and responde" è particolarmente adatto alla struttura economica dell'Italia,
in quanto le nostre piccole e medie aziende sono già molto orientate al cliente
e dispongono di flessibilità e propensione elevata al cambiamento.
Inoltre, anche in Italia si sta riducendo il costo della tecnologia e, contemporaneamente,
crescono le offerte dei servizi in outsourcing. |