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Team
Chat
La
decisione di creare un "Team Chat" all’interno di
una organizzazione di contact center obbliga necessariamente all’esame
dei pro e dei contro, a partire dalla scelta tra in outsourcing e
in-house.
Le
fasi
1)) Inizia con la creazione di una piccola squadra
in casa, in modo da poter impostare il processo, le procedure, formazione,
ecc. Impiega questa fase per imparare come può funzionare
meglio per voi. A prescindere se si tratta di un processo di vendita
o di supporto.
2) Non mescolare i canali all'avvio. Utilizzare un ridotto numero
di operatori dedicati alla chat. Non farsi sedurre dalla capacità
multicanale o dai venditori di outsourcing BPO, dopo anni devo ancora
vederlo se funziona.
3) Una volta che la fase di prova è conclusa, evidenziando
gli aspetti positivi e negativi, allora esternalizzate se il volume
è grande, l’argomento non è troppo specialistico
e non richiede un rapido mutamento della formazione e la lingua
impiegata è l’inglese . Si consiglia un near-shore
in primo luogo, la delocalizzazione in seguito se aumentano i volumi.
4) Indipendentemente se si opera in outsourcing o in house, accertarsi
che il software usato per gestire le chat sia completamente integrato
con il CRM che gli operatori utilizzano per interagire con i clienti
attraverso altri canali (email / voce), altrimenti si produrranno
disagi.
La scelta
Se sei veramente concentrato sulla creazione della
customer experience, una webchat in-house è l'unico modo.
La comunicazione efficace è critica come sanno i tuoi operatori
quando debbono gestire picchi di chiamate e code, sapendo lo stato
d'animo dei clienti.
Al telefono si può dire al cliente se è in attesa,
quando si è in navigazione in rete, magari sul punto di comprare,
e in web chat ci si dimentica delle code. Solo un operatore in linea
con le informazioni giuste sul servizio o sui prodotti può
essere veramente efficace. Ora, se si vuole una chat standard, in
cui tutto è script o taglia-e-incolla, potete risparmiare
e andare off-shore. In tal modo si riduce la qualità della
interazione con il cliente.
L’avvio
Nella mia esperienza non lanciare più di
5 operatori sul programma. L’avvio sarà estremamente
lento all'inizio e la maggior parte di quegli operatori agenti potrà
ricevere chiamate telefoniche fino a quando il programma delle chat
decollerà. LogMeIn e Atg offrono buoni programma di gestione.
In house
Per la mia esperienza la soluzione in-house è
la migliore, perchè:
- garantisce la migliore customer esperience
- offre la possibilità di essere più propositivi.
Si può, ad esempio, porre domande più comuni sulla
pagina del servizio clienti più velocemente
- vi è la possibilità di avere un più veloce
miglioramento dei processi
- gli operatori conoscono già le politiche aziendali per
le comunicazioni scritte.
Cercare competenze
Qualunque ruolo che riguarda le vendite non dovrebbero
essere esternalizzato a meno che la vendita non è sia parte
della tua competenza di base, così per esempio le aziende
impiegano le agenzie pubblicitarie per intraprendere un lavoro creativo
ma le vendite restano in house. Se il team chat è coinvolto
nella vendita idealmente si dovrebbe gestire in-house, a meno che
il prodotto o servizio offerto sia molto semplice da trattare (commodity).
È inoltre possibile esternalizzare in modo sicuro se si tratta
di un servizio di supporto che il team esegue chat ed il prodotto
non è molto specializzato.
D'altra parte qualsiasi attività complessa di supporto non
dovrebbe essere esternalizzata, se non presso un fornitore che abbia
competenze verificabili nel sostenere attività simili.
Dipende dal ROI
La comunicazione con chat ha molti aspetti utili,
ma tutto dipende dal tipi di attività.
La piattaforma che si impiega è importante, così come
la capacità di conoscenza di cui l’azienda dispone
per poter gestire l’esperienza del cliente.
Ho visto e gestito programmi condizionato dalla priorità
di ridurre il volume delle chiamate al punto di non considerare
l’offshoring o in altri casi sono stato frustrato dal non
aver raggiunto un tasso soddisfacente di risoluzione al primo contatto.
Sono convinto che tutto dipenda dal ROI e dal rendimento atteso.
Se si ritiene che con le chat si ridurrà il volume delle
chiamate fino al punto di non aver bisogno di esternalizzare, allora
seguite questa strada. Se non è possibile giustificare i
costi interni si può esternalizzare su un gruppo di prova.
Infine ricordo che se si misura la Customer Satisfaction su e-mail
e chat i numeri sono sempre inferiori, perché la maggioranza
delle persone che rispondono non sono soddisfatte.
Dipende dalle priorità
Ciò che molti non considerare con sufficiente
peso e priorità sono:
- Complessità dei compiti
- Impatto sul business
- operazioni che generano reddito
- volumi / SLA / 24x7x365gg
Con un basso impatto sul business e limitata complessità
le funzioni di customer care gestite con la chat potrebbero essere
esternalizzate, e ciò potrebbe generare un risparmio.
Un supporto tecnico per clienti corporate tramite chat sarebbe un'attività
che si desidera rimanga sotto il controllo diretto, e con l'outsourcing
si possono perdere più livelli di garanzia sulla qualità.
L’implementazione di nuove iniziative può diventare
più complicato ed il processo più lungo. In generale
mettere in outsourcing team che gestiscono chat su attività
di vendita è abbastanza rischioso.
Quanto siamo disposti a rischiare (soddisfazione del cliente più
bassa, minor controllo, conformità del processo) rispetto
al risparmio?
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