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Decalogo per la formazione degli operatori
Queste dieci regole sono state scritte da Valentine Gernazian, Responsabile Qualità
del Center of Effective Performance (CEP)
- E'
necessario fornire agli operatori procedure "passo-passo", differenziate per
tipologia di chiamata. L'operatore, infatti, non deve trovarsi nella condizione
di dover consultare manuali o testi di altro genere. La preparazione di semplici
"guide procedurali" porta significativi miglioramenti in termini di consistenza
delle risposte ed accuratezza nella gestione della chiamata, a tutto vantaggio
della produttività.
- Semplificare
il più possibile il materiale di riferimento esistente.
Se disponibile solo in forma cartacea, valutare l'opportunità di renderlo
consultabile on-line. Gli agenti devono essere messi in condizione di reperire
in modo rapido le informazioni di cui necessitano.
- Anche
le sedute di apprendimento dovrebbero essere organizzate in base alle tipologie
di chiamata, in modo da focalizzare gli sforzi di training, partendo dalle
chiamate semplici che richiedono skills di base, per arrivare alla gestione delle
chiamate più complesse.
- Far
sì che gli agenti, durante le sedute di training, possano gestire tipologie
differenti di chiamate, a diversi livelli di complessità, in un contesto
il più simile possibile a quello in cui si troveranno "sul campo".
- L'ambiente
di formazione deve essere il più simile possibile a quello di lavoro,
anche in termini, per esempio, di rumore di fondo.
- Gli
operatori devono essere messi in condizione di poter utilizzare i propri ritmi
di apprendimento e di "far pratica" quanto ritengono necessario. Per assicurarsi
l'attenzione di coloro che apprendono più velocemente, questi devono avere
la possibilità di passare a problemi più complessi mentre gli altri
acquisiscono le competenze e la fiducia necessari per lavorare al meglio. La
parte "pratica" del programma di formazione dovrebbe occupare non meno della metà
del tempo totale.
- Durante
la formazione, agli operatori devono essere richiesti gli stessi livelli di
performance che dovranno avere sul lavoro. Per coloro che non raggiungono
il 100% di performance al termine della formazione deve essere previsto uno specifico
programma di supporto durante le prime fasi "sul campo".
- Ridurre
il più possibile le necessità di lettura, impiegare strumenti
di registrazione e utilizzare testi scritti in modo da essere compresi velocemente
(molti spazi bianchi, contenuti essenziali).
- Garantire
ai supervisori i mezzi e le competenze necessari per fornire supporto agli operatori
dopo il training. Occorre in particolare evitare che i nuovi operatori trovino
sul lavoro standard di performance e procedure diverse da quelle apprese, e a
tal fine è necessario che i supervisori conoscano ed applichino quanto
viene insegnato.
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Valutare la possibilità di affiancare ai nuovi operatori, per un periodo
limitato, un "tutor" di supporto, per assicurarsi che venga applicato al meglio
quanto appreso nella fase di training.
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