Dall’agricoltura
all’industria manifatturiera, dalle costruzioni alle telecomunicazioni,
l’automazione ha cambiato lo scenario lavorativo. Alcuni
di noi potrebbero ricordare come, prima dell’avvento della
teleselezione, per telefonare a una persona fuori dal proprio
comune si doveva chiamare il servizio 14 per le chiamate nazionali
o il 15 per quelle internazionali. Rispondeva un operatore che
prendeva nota del numero da chiamare, metteva in collegamento
i due utenti e al termine compilava il cartellino con i dati
per la fatturazione. Le sale operative del 14 e 15, animate
da centinaia di operatori, erano in sostanza un call center
ante litteram dedicato ad un (solo) semplice processo di connessione
manuale di due utenze telefoniche e compilazione del cartellino
di chiamata; quando le centrali di commutazione sono diventate
capaci di gestire il processo di teleselezione in modo automatico,
le sale 14 e 15 sono diventate obsolete nel giro di pochi anni.
Il
call center, come infrastruttura dedicata al servizio di clienti
e cittadini, svolge compiti di complessità diversa, dal
customer service informativo, all’assistenza di prodotto,
all’effettuazione di transazioni, alla gestione di operazioni
di vendita.
Lo scenario attuale dell’assistenza clienti vede
due tendenze:
-
i clienti cercano modi semplici, rapidi, efficaci per ottenere
le informazioni ed effettuare operazioni;
- le aziende, da parte loro, hanno necessità di migliorare
la qualità dei servizi, ma contenere i costi.
La conciliazione di queste due tendenze nasce dal ricorso
al self-service, realizzando un nuovo Call Center, inteso come
ambiente di collaborazione tra agenti virtuali e operatori.
I compiti monotoni, ripetitivi (anche alienanti, ricordate “Tempi
moderni” con Charlie Chaplin?) possono
essere automatizzati, mentre si ricorre agli operatori per le
attività più complesse e articolate, per le quali
anche i clienti/cittadini preferiscono il rapporto umano, valorizzando
così il ruolo delle persone nell’ambiente di lavoro.
Osservando
il diagramma di Kano, che misura l’effetto prodotto da
una modifica del servizio sul livello di soddisfazione del cliente,
e correlandolo al punto di vista di utenti e operatori sull’automazione
del servizio, possiamo fare alcune considerazioni sul valore
delle strategie di automazione.
Automazione utile