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Cosa
serve al business on-line... migliori servizi
Su
un campione di 3.652 società, intervistate per una ricerca della Direct
Marketing Association, poco più del 50% ha affermato di fare profitti con
il commercio elettronico. Il 47% ha dichiarato che ha una maggiore visibilità,
il 46% che ha avuto nuove opportunità di business e il 43% ritiene che
la riduzione dei costi sia l'aspetto fondamentale per la scelta di Internet. La
situazione a livello mondiale - soprattutto per il B2B - non è perciò
così difficile, anche se esistono non pochi vincoli per un effettivo decollo.
Primo tra tutti una ancora insufficiente consapevolezza dell'utilità
dell'impiego di organizzazioni contact center che assicurino in modo integrato
le funzionalità del web. Occorre,
quindi, assegnare budget e responsabilità specifiche ai contact center,
trasformando la loro centralità, spesso troppo teorizzata, in una posizione
funzionale unica ed essenziale per realizzare i servizi Crm in realtà multicanale
e per promuovere il business on-line. |
Nel
seguito (anche seguendo le indicazioni di Jeffrey Lant Ceo di Worldprofit) abbiamo
raccolto i comportamenti e le situazioni che rendono più difficile lo sviluppo
del commercio elettronico. Al fine di capire meglio i rischi che si corrono e,
dove possibile, convincersi a cambiare. | ![](../images/book6.gif) |
- Le
persone che ritengono di essere interessate solo ad un modello di affari che permetta
loro di diventare ricchi velocemente.
Si tratta di un segmento di individui che è notevolmente cresciuto proprio
grazie al boom di Internet e che comunque ancora oggi viene valutato con un potenziale
significativo.
-
La convinzione che si possa creare un modello che produce profitto senza fare
investimenti e/o senza conoscere bene i prodotti da vendere.
Nel primo caso si tratta sia di chi è convinto di poter diventare ricco
velocemente sia di chi è consapevole che servano alcuni strumenti, ma che
in questa situazione decide di farne a meno perché non li considera comunque
come effettive barriere all'ingresso. Nel secondo caso si tratta della convinzione
che non sia poi così importante e opportuno approfondire troppo l'informativa
su quanto si propone in vendita.
-
Il continuo cambio di strategia sui prodotti da vendere.
Oggi si sceglie di trattare una linea di prodotti domani un'altra linea, nella
convinzione che in tal modo si possano catturare tutte le nuove opportunità
che si presentano rapidamente nella Rete e che la flessibilità della stessa
debba essere sfruttata anche in questo caso.
- I
Clienti che non leggono tutto. La presenza di Clienti che non sono abituati
a documentarsi in Rete - ovvero cercano sempre una scorciatoria per conoscere
e decidere - è un notevole handicap per la fruizione in modo maturo di
Internet.
- La
presunzione di sapere tutto subito.
Tale presunzione - contrapposta al dover imparare continuamente dall'uso della
Rete e all'attenzione ai feed back (impliciti ed espliciti) degli utenti - si
dimostra più che mai fatale per il business on-line.
- L'insicurezza
on-line.
La necessità di dover costruire procedure di prevenzione ad un
uso fraudolento della Rete da partner dei Clienti costringe a rendere meno agevole
l'uso, spesso scoraggiondolo proprio alla clientela più potenziale e a
minor rischio.
-
L'ergonomia del servizio. La sottovalutazione delle funzionalità
di un servizio on-line spesso porta a non considerare con adeguata attenzione
l'usabilità e la completezza informativa; si rischia di condizionarne l'impiego
e, soprattutto, le possibilità di interazione in tempo reale.
Molte
delle considerazioni che abbiamo sopra riportato si
inseriscono in un modello organizzativo di tipo web call center. Si ricorda
che nel caso di call back now o later l'utente che sta visitando il sito
web richiede di essere richiamato al telefono. Se la richiamata è "now",
cioè immediata e su seconda linea (o su cellulare), è possibile
sfruttare le funzionalità definite "aggiuntive", cioè
il cobrowsing, il page pushing e la web collaboration, al pari dell'interazione
di tipo "chat". Con questo tipo di contatto testuale, denominato
anche messaggistica istantanea, il visitatore del sito web ha la possibilità
di interagire con loperatore del web contact center in modalità uno
a uno e con messaggi di testo che vengono recapitati in tempo quasi reale.
Il
web call center rappresenta perciò una concreta risposta all'esigenza primaria
dei clienti: ottenere un servizio migliore, soprattutto quando si stanno sperimentando
nuove modalità di relazione e di affari. |
Consultare
anche:
Il logo Web Call Center
di CMMC. |