ore
12,05
Le famiglie di imprenditori:
la seconda generazione.
- Chiara Aracu,
Presidente del consiglio di amministrazione, 3g SpA
L’Azienda mantiene lo spirito con cui è
stata fondata 25 anni fa. Da un lato, la conoscenza del mondo
sportivo e il contatto con i giovani hanno caratterizzato
l’applicazione del gioco di squadra. Dall’altro,
la prima esperienza con il settore della PA e la creazione
di un servizio di fax certificato hanno spinto verso l’innovazione
tecnologica. Da sempre 3gSpA crede nelle persone e ritiene
che le tecnologie debbano agevolarle sul lavoro, come viene
anche evidenziato dal logo aziendale ”Human Techology”.
In conclusione, valore della famiglia, spirito di squadra
e attenzione alla qualità e al miglioramento. Ma anche
volontà di scambiare idee e confrontarci con i competitori
per crescere insieme.
- Serena Durante,
Marketing Manager, XCALLY e INGO
Come Responsabile Marketing di Ingo e Xcally, in
particolare per quest’ultima realtà, ha la possibilità
di avere uno sguardo su mercati esteri molto interessante.
Il valore su cui conta è la resilienza e segue l’evoluzione
in atto prendendo spunti dal mercato e cercando di portare
il suo punto di vista. Si attende che i prossimi anni siano
complessi e richiedano strategie di innovazione continua,
per rimanere competitivi nel mercato. Sarà premiante
la capacità di adattare velocemente i processi anche
grazie all’innovazione tecnologica.

- Flavio Russo,
Co-founder & Head of Public Affairs, Mediacom
Il
passaggio generazionale rappresenta il giusto mix tra i valori
del passato e l’innovazione. Basi solide costruite negli
anni che oggi facilitano, per certi versi, la trasformazione
del modello di business richiesta dal mercato. È necessaria
una forte capacità ed intelligenza per rendere efficace
il passaggio generazionale; è umano ritrovarsi con
sfumature di pensiero diverse, seppur per raggiungere lo stesso
positivo obiettivo. Nessuno deve fare un passo indietro, ma
entrambi uno in avanti. Con la nuova generazione si diventa
facilitatori della trasformazione digitale.
- Lorenzo Tancredi,
CEO, Linetech Group
La storia aziendale parte dal padre, che è
stato capace di valorizzare e agevolare il cambio generazionale.
Come Amministratore Delegato dell’azienda si sta dedicando
sia sugli aspetti di riorganizzazione interna, con focus sull’innovazione
e impiego di soluzioni AI, ma anche pone l’attenzione
verso la qualità dei servizi. In tal senso, sta cambiando
la proposta di offerta con un nuovo modello propositivo, che
tende a far crescere e valorizzare la partnership con le aziende
clienti.
- Laura Tosto,
Presidente e CEO, Datacontact
Nel suo caso la seconda generazione è presente
in azienda dal giorno della costituzione e, quindi, è
stata acquisita una esperienza di convivenza di generazioni
per il primo quindicennio di attività e di gestione
della sola seconda generazione a partire dal quindicesimo
anno dell’azienda.

ore 12,35
Le certificazioni da valorizzare:
Parità di Genere UNI/PdR 125:2022.
- Laura Tosto,
Presidente e CEO, Datacontact
Sul tema parità di genere porta un contributo
sia sul vissuto della certificazione (prima quella europea
su Diversity e Inclusione e poi la PDR 125), sia per il ruolo
che ricopre in ValoreD nella promozione di questi temi. Purtroppo,
ritiene che sia in atto un balzo indietro da parte delle aziende,
che sembra non credano più di tanto in questi valori,
tutto ciò in un momento in cui le ondate di nuove tecnologie
richiederebbero una particolare predisposizione verso l’innovazione
da parte delle Persone.
-
Fabio Di Giulio,
General Manager, GGF Group
Il focus non deve essere meramente sulla certificazione,
ma l’obiettivo riguarda la valorizzazione delle singole
risorse che supportano l’operato dell’Azienda,
nei confronti dei propri clienti.
Circa l’equità di trattamento economico, nelle
valutazioni retributive vanno considerati gli interventi di
welfare (tra cui anche lo smart working) e gli incentivi.
Dipende dalla commessa, ma per alcuni servizi le donne si
confermano più efficaci.
- Miriam Persico,
Direttore Risorse Umane, Nethex
Sono varie le iniziative in cui
sono coinvolti. Oltre al PDR 125, la certificazione internazionale
su D&I ISO 30415. Ma anche il protocollo a sostegno della
genitorialità, la carta delle Pari Opportunità
e il Codice di autodisciplina per favorire la natalità.
Poi ricorda la formazione ai dipendenti su ESG e i ticket
per sostenere le famiglie dei dipendenti. Per il 2025 è
programmato il bilancio di sostenibilità e la parità
di genere nel CDA del gruppo. E’ diffusa la convinzione
che l’inclusione e l’uso corretto del welfare
possano favorire il raggiungimento degli obiettivi sfidanti
che si pone l’Azienda.

- Diletta Rosati,
Corporate General Affairs Specialist, Network
Contacts
La certificazione della Parità di Genere conferma
ciò che da tempo è un aspetto importante per
la sua Azienda: la presenza femminile. Ma ora serve andare
oltre e affrontare i problemi culturali esistenti. Ad esempio,
da tempo dispongono di un asilo interno, ma ora occorre riflettere
anche sull’uso del congedo parentale. Inoltre, la presenza
di donne manager nei primi livelli dell’Azienda conferma
che le donne dispongono di rotondità delle competenze
e di capacità di gestire meglio il cambiamento.

ore 13,00 - Conclusione incontro
Questi sono i principali stimoli
raccolti:
-
- 1) La nuova generazione di imprenditori ci spinge a realizzare
l’innovazione e, soprattutto, a fare un passo in avanti
verso la trasformazione del modello di business.
-
- 2) Le certificazioni di tipo D&I e Parità di
genere servono per affrontare i problemi culturali esistenti,
per migliorare il management e le aziende, e fronteggiare
la discontinuità dell'innovazione.

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Il
sondaggio
Il settore del Customer
Management, in house e in outsourcing, è caratterizzato
da una importante presenza femminile, sia nel
front-end che ai livelli di responsabilità.
Dalla osservazione dei bandi di gara che regolano
i rapporti tra Committenti ed Erogatori dei servizi
(BPO) posso comprendere il grado di sensibilità
delle Aziende nei confronti dei temi Diversity &
Inclusion e di Parità di Genere.
Ma posso anche individuare qualche atteggiamento incoerente.
Nel sondaggio che segue invito a riflettere su
quale ruolo avranno le Certificazioni di D&I e
Parità di Genere.
Nel seguito, riporto alcune possibili evoluzioni:
- Saranno un fattore differenziante e premiante
nelle procedure di gara.
- Saranno poco o per nulla rilevanti per la scelta
del BPO fornitore dei servizi.
- Saranno importanti per affrontare i problemi o gap
culturali esistenti.
- Agevoleranno molto l’introduzione di innovazioni
e di nuove tecnologie.
La tavola riporta i primi risultati di questo
sondaggio
Anche
se il campione non ha ancora raggiunto una posizione
chiara, le maggiori scelte
evidenziano che le certificazioni sono importanti
per affrontare i problemi o gap culturali esistenti
in azienda (33%) e che
sono anche un fattore differenziante
e premiante nelle procedure di gara (28%).
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Opportunità di mercato
Un recente sondaggio
globale di BCG X, supportato dal Center for Customer
Insights di BCG, che ha coinvolto circa 15.000 persone
in 12 paesi, di cui circa tre quarti donne, ha rilevato
che in segmenti chiave come i beni di consumo,
l'assistenza sanitaria e i servizi finanziari, le
donne non credono che i prodotti e i servizi a loro
disposizione soddisfino prontamente le loro esigenze.
Si tratta di un'importante opportunità mancata,
dato che le donne gestiscono 32 trilioni di dollari
di spesa globale e si prevede che controlleranno il
75% della spesa discrezionale.
Per migliorare, le aziende devono identificare in
modo proattivo i bisogni funzionali ed emotivi insoddisfatti
delle donne, guardando sia ad approcci qualitativi
che quantitativi.
Il successo richiede anche la valutazione di potenziali
nuovi prodotti e servizi attraverso la lente della
desiderabilità e della fattibilità.
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Per ulteriori informazioni
contattare la Segreteria del Club CMMC: info@club-cmmc.it
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