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I
servizi di Recupero Crediti
(vedere il questionario sotto riportato).
1.Premessa
Negli
ultimi anni si é riscontrata una crescita del recupero dei
crediti, dovuta soprattutto all’incremento dei volumi del credito
al consumo e, più di recente, alla difficile congiuntura economica
che colpisce le famiglie. Oggi é opportuno porre particolare
attenzione a come si svolgono questi servizi del settore finanziario.
2. Risultati
Si riportano le elaborazioni di un primo campione
composto da 18 partecipanti.
2.1 Attività da migliorare
Tra le attività riconducibili al
"recupero crediti", quale richiede maggiori attenzioni
e deve essere migliorata?
I
partecipanti hanno risposto come riportato nella tavola 1 e
le due attività che debbono essere migliorate sono:
-
"La preparazione dell'attività, da migliorare con
le aziende-committenti, al fine di avere una strategia di contatto
diversificata a seconda della storia del cliente e dei suoi
pagamenti" (53%
delle risposte)
- "Le chiamate ai debitori più proattive con scelta
del canale più opportuno e del momento più idoneo"
(41% delle risposte)
2.2 Esigenze più sentite
Quale
é oggi l'esigenza che risulta prevalente o maggiormente
sentita?
I
partecipanti hanno risposto come riportato nella tavola 2.
Si nota come i pareri si distribuiscano in modo abbastanza variegato
sulle diverse situazioni che sono state proposte.
Si segnala comuque al primo posto "L'anticipo di azioni
commerciali volte alla rinegoziazione del debito ed indirizzata
a clienti regolari nei pagamenti, ma che a breve potrebbero
incorrere in difficoltà nei pagamenti"
(41% delle risposte)
Tra
gli strumenti di flessibilità a disposizione del cliente
e richiesti o proposti dal customer care si portano ad esempio:
- la modifica dell'importo della rata a richiesta del
cliente regolare (e prolungamento del relativo piano di ammortamento),
- il "salto rata"
con posticipo del rimborso della stessa,
- la chiusura del/dei finanziamenti al consumo in essere e l'apertura
di una cessione del quinto con rata molto più bassa e
piano ammortamento fino a 120 mesi (il credito al consumo ha
60 rate come limite),
- il consolidamento dei debiti con l'accorpamento dei finanziamenti
in essere in un mutuo (la casa di proprietà a garanzia)
con unica rata mensile.
Tra le esigenze più sentite é stata segnala
anche "La tempestività dell'azione di recupero telefonico,
con limitazione temporale della sua efficacia solo a certe,
specifiche, fasi dell'attività di recupero"
(29% delle risposte).
3.
I vincoli
E'
abbastanza diffusa la convinzione che le attività di
recupero del credito oggi debbano essere affrontate in maniera
diversa che in passato.
Non si può pensare di avere buoni risultati di incasso
prendendosi cura solo dell’ultima parte del ciclo e non
considerando il resto. Infatti il recupero del credito non è
una fase a sè stante, ma deve essere affrontata in sinergia
con tutta la parte del processo.
Inoltre é stata rilevata
una elevata e crescente difficoltà a reclutare personale
che si appassioni a questo tipo di professione.
Detto questo, come si possano superare i maggiori vincoli riscontrati
nelle attività di recupero dei crediti?
I partecipanti hanno così risposto:
-
Maggior coordinamento strutture interne ed esterne.
- Tenendo conto della forte percentuale di irreperibilità
dei debitori e che le attività che si sono dimostrate
poco remunerative
- Occorrono soluzioni tecniche ed organizzative integrate
per tutte le fasi, interne ed esterne, del processo
di recupero
- Serve formazione
ad hoc degli addetti
telefonici, privilegiando le tecniche di "vendita"
di soluzioni per il rientro da affiancare a quelle di recupero
"tradizionale".
-
I maggiori vincoli risiedono nel fatto che andrebbero
preparati meglio gli operatori nella conoscenza dell’azienda
per cui si fa recupero e dei relativi prodotti.
- Le telefonate andrebbero fatte in maniera diversa
seguendo una strategia di contatto diversificata a seconda della
storia del cliente, dei suoi pagamenti ecc.
Ciò significa che le aziende dovrebbero fornire queste
informazioni a chi fa recupero credito creando anche cultura
al proprio interno.
- Le statistiche sulle redemptions andrebbero poi lette incrociando
i dati derivati dall’esperienza aziendale con
quelli del recupero al fine ultimo di orientare azioni successive.
La standardizzazione dei comportamenti va fatta quindi per cluster
di analisi omogenee.
- Agli operatori andrebbe creata una tabella di incentici
“divertente” per rendere il lavoro meno
routinario.
- Più consulenza in ambito recupero
sulle strategie. Mirate a risparmiare non sui costi diretti
ma sui costi indotti. es. accantonamenti.
CMMC
ringrazia tutti i partecipanti all'indagine, soprattutto coloro
che hanno voluto lasciare un loro commento.
Chi
non avesse ancora effettuato l'indagine può farlo ora.
Grazie |
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