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Opportunità
dalla Multicanalità
In
questa sessione vengono raccolti i pareri di Responsabili delle
aree Marketing e Commerciale sul tema dell'impiego della multicanalità
da parte di alcune realtà significative appartenenti
a vari settori di mercato.
Si ringrazia per
i contributi e si invita al confronto.
- marzo 2009 |
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Adriana
Maria Quaglia
Customer Contact Manager
Fiat Group Automobiles Customer Services 1)
Cambiano le modalità di consumo di beni e servizi.
Pensa che siamo giunti ad una svolta rilevante e la sua Società
da quali segnali intercetta tali cambiamenti?
La tendenza generale delle organizzazioni è
sempre stata quella di servire i clienti “in massa”,
di seguirne le tendenze e raramente di anticiparle.
Se si pensa che alla recente Fiera di Milano sul consumo sostenibile
si sono recati 50mila visitatori, possiamo solo osservare
che prima della modalità di fruizione di un bene, sta
emergendo la voglia di consumare "criticamente".
Sembra che si stia affermando un popolo di consumatori solidali,
che sono disposti a cambiare il proprio stile di vita, prediligendo
prodotti e servizi socialmente sostenibili.
E’ vero che atteggiamenti, informazioni, opinioni e
scelte di consumo non sono sempre circoscrivibili. Non si
può ancora generalizzare da taluni tipi di consumo
la diffusione di valori universali. E se questo vale per il
"contenuto" del consumo, lo stesso dicasi per le
"modalità" attraverso le quali esso viene
fruito.
Il cliente ha acquisito però una nuova consapevolezza.
E’ come se ci dicesse: "Consumo ciò che
voglio, quando e come voglio". Il cliente ci chiede di
essere ascoltato, integrato e coinvolto. Sapendolo aspettare
anche nelle sue decisioni d’acquisto. Nutrendo nel tempo
e in tempo la relazione con lui.
In questo quadro, si tratta di creare
e mantenere un contatto costante sulla base di un insieme
coerente di interazioni, che raggiungano e prestino attenzione
ai clienti attraverso una molteplicità di canali. Questi
si inseriscono nel ciclo di vita della customer experience
in funzione delle loro peculiarità.
E’ una relazione a due vie, quella con il cliente, dove
l’approccio all’innovazione va inteso come customer-driven.
L’esperienza di 500wantsyou ha portato, per
esempio, ad un controllo condiviso tra azienda e social network,
che è stato strategico per sfruttare le sinergie dell’intelligenza
di massa.
2) Per quanto riguarda il mercato consumer
come vengono attualmente impiegati i diversi canali di contatto
- diretto, tv, call center, web, telefonino ecc.. - nelle
diverse fasi del piano commerciale, pre e post vendita?
Il posizionamento dei canali resta sempre ATL e BTL, ma non
è tanto il posizionamento ad essere strategico, quanto
l’utilizzo che se ne fa in funzione degli obiettivi
del brand. In azienda sposiamo un approccio cross canale.
La recente campagna sugli ecoincentivi, per esempio, integra,
a livello di media strategy, anche i canali di contact management,
soprattutto per la cattura e la gestione dei prospect. Abbiamo
scelto, di allineare il numero verde e le soluzioni di web
lead capture per trasferire l’interesse dei clienti
verso il dealer.
Possediamo tutti i canali di contatto possibili: chat, video-chiamata,
web, mobile, assistente digitale etc…. E tutti i canali
possono accompagnare il cliente nel suo ciclo di esperienza.
Ribadisco che l’utilizzo va pensato in funzione degli
obiettivi del servizio e del relativo customer profile.
3)
Quali considerazioni fare sui canali di contatto nel caso della
relazione business con aziende ed enti?
La tendenza diffusa delle aziende è quella di
utilizzare i canali di contatto con le stesse regole del B2C.
Il cliente-azienda è profondamente differente: non sceglie
in base ad un impulso emotivo ma ad un processo razionale; la
metodologia di vendita è più complessa e il processo
d’acquisto ha tempi fisiologicamente più lunghi;
la relazione con il cliente si basa su un rapporto personalizzato
e fiduciario.
Anche i canali di cattura e gestione di questo target dovrebbero
essere allineati a queste logiche, e quindi:
- essere razionali, ricchi di contenuto e informativi.
- essere selettivi e in target
- creare fiducia
- proporre offerte chiare e stimolare la domanda.
- essere orientati a costruirsi una reputazione.
Oggi
per esempio si è tutti affascinati dall’acquisizione
di contatti B2B tramite web: landing page, AdWords sembrano
essere le soluzioni più gettonate per catturare leads.
L’acquisizione di un lead azienda va pensata come parte
integrante della gestione del contatto. Lead capture e lead
nurturing sono un processo unitario. Il rischio è quello
di acquisire nominativi senza una strategia di gestione del
contatto.
Il canale serve soprattutto ad iniziare un dialogo, a fornire
informazioni utili e di valore all’azienda, affinché
si rivolga a te, quando è pronta ad acquistare e continui
a poter contare su di te dopo l’acquisto, con un approccio
alla relazione “personalizzato”.
4) Con la crescita della complessità e della concorrenza,
a suo parere quali nuovi modelli di front-end aziendali si imporrano
e per quali motivi?
Il business model dei front end aziendali sta ormai
mutando in modo abbastanza radicale. La richiesta dei clienti
di avere tramite il canale web non solo un’interazione
ma una "relazione vera e propria", è piuttosto
evidente.
Il peso del tradizionale canale telefonico, come tramite di
servizio al cliente, diminuisce, infatti, in funzione della
capacità delle aziende di leggere le esigenze che vengono
espresse attraverso gli altri canali di CRM.
Ritengo che la "rete" sia già
il nuovo front end aziendale.
E’ così che innovazione e crescita delle competenze
dei call&contact center diventano driver strategici per
il futuro del servizio al cliente.
Il contact center "di nuova generazione"
sarà un luogo dove l’organizzazione, le skill,
i processi e le tecnologie si evolveranno per gestire e valorizzare
i bisogni di internet-relationships dei clienti, contribuendo
strategicamente a supportare il posizionamento distintivo dei
brand.
Le principali sfide future del customer contact management –
come abilitatore del business che ruota intorno al CRM –
saranno di:
-
saper mettere all'opera il call center come canale di customer&market
knowledge capture and diffusion, umanizzare tramite
gli operatori di CC le virtual relationships, dando
una voce mediata ma umana al prodotto/servizio
-
ricercare i power users per inglobarli nella propria
rete organizzativa trasformandoli in brand ambassador
-
saper riconoscere e segmentare la 2.0 internet customer
identity grazie a rinnovate competenze di ascolto del
cliente, indirizzando lo sviluppo di prodotti e servizi
bottom up/down-top.
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Riccardo
Gallone Arnaboldi
Direttore Operazioni e Customer Service
DeAgostini Editore S.p.A
1)
Cambiano le modalità di consumo di beni e servizi.
Pensa che siamo giunti ad una svolta rilevante e la sua Società
da quali segnali intercetta tali cambiamenti?
La diffusione di Internet in fasce di popolazione
sempre più ampie sta certamente facendo da catalizzatore
nell'indurre i clienti ad un utilizzo sempre più diffuso
dei canali diretti con le aziende.
Il cliente pretende sempre di più
risposte rapide, efficaci e chiede coerenza tra i vari canali
informativi che l'azienda utilizza.
I clienti stanno gradualmente superando le barriere psicologiche
che frenavano l'utilizzo di alcuni canali e stanno scoprendo
i vantaggi (costo,
rapidità...) che derivano dal loro utilizzo.
Leggiamo segnali forti in questa direzione quali, ad esempio,
il significativo aumento di clienti che attivano i propri
abbonamenti ai nostri prodotti utilizzando il canale WEB e
telefonico.
2) Per quanto riguarda il mercato consumer
come vengono attualmente impiegati i diversi canali di contatto
- diretto, tv, call center, web, telefonino ecc.. - nelle
diverse fasi del piano commerciale, pre e post vendita?
Per la parte di promozione del prodotto utilizziamo i canali
tv, stampa, direct mailing, bannering sul web e telemarketing.
La richiesta di acquisto dei prodotti viene fatta attraverso
l'invio di coupon cartacei via posta, attraverso il call center
e via internet.
Il post vendita è gestito dal call center e via web.
3)
Quali considerazioni fare sui canali di contatto nel caso della
relazione business con aziende ed enti?
Nel nostro modello di business non è una casistica
rilevante.
4) Con la crescita della complessità e della concorrenza,
a suo parere quali nuovi modelli di front-end aziendali si
imporrano e per quali motivi?
Certamente la concorrenza e la conseguente pressione
sul raggiungimento/mantenimento di marginalità impongono
livelli di efficienza sempre più spinti nella erogazione
dei servizi di front-end.
Risulteranno sempre più premianti
approcci che, con un' attenta impostazione preventiva dei
prodotti/servizi offerti, riducano le problematiche di assistenza
post-vendita e rendano la gestione del front-end sempre più
orientata alla generazione di business incrementale.
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Matteo
Balzardi
Responsabile Customer Service
Artsana SpA
1)
Cambiano le modalità di consumo di beni e servizi.
Pensa che siamo giunti ad una svolta rilevante e la sua Società
da quali segnali intercetta tali cambiamenti?
Il crescente trend dei contatti
via web, il successo commerciale del progetto "lista
nascita" (una sorta di "lista nozze"
via web, ma dedicata al neonato!) e indagini di settore che
prevedono un raddoppio del commercio on-line, entro il 2013,
per le nostre merceologie, ci fanno chiaramente comprendere
che "qualcosa sta cambiando". E ciò non è
un fatto irrilevante, se pensiamo che il nostro è un
mercato piuttosto tradizionale, fatto prevalentemente di mamme.
2) Per quanto riguarda il mercato consumer come vengono attualmente
impiegati i diversi canali di contatto - diretto, tv, call
center, web, telefonino ecc.. - nelle diverse fasi del piano
commerciale, pre e post vendita?
E' stata interiorizzata l'assoluta necessità
di relazionarsi al Cliente attraverso canali (web, call center,
negozi, osservatorio...) totalmente integrati. I numeri coinvolti
sono interessanti: 70.000 contatti/anno via telefono e 20.000
via web, tutti tracciati sul nostro applicativo di CRM. I
negozi Aziendali, in Italia, sono 60. Penso sia evidente che
investire in una seria strategia di Customer Relationship
Management, 5 anni fa, si sia rivelata un'ottima scelta.
3)
Quali considerazioni fare sui canali di contatto nel caso
della relazione business con aziende ed enti?
Richiedono
una connotazione più strutturata e specialistica; nel
nostro caso si tratta di partner ai quali deleghiamo la vendita
e la distribuzione delle merci su specifici territori.
4) Con la crescita della complessità e della concorrenza,
a suo parere quali nuovi modelli di front-end aziendali si
imporrano e per quali motivi?
La scrupolosa analisi del contatto
avuto col mercato deve diventare la forza motrice del nostro
modello di business: accogliere il Cliente e fare tesoro di
ogni singola esperienza.
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Giuseppe
Serrago
Coordinatore Callcenter Infoline
Gruppo Ventaglio
1)
Cambiano le modalità di consumo di beni e servizi.
Pensa che siamo giunti ad una svolta rilevante e la sua Società
da quali segnali intercetta tali cambiamenti?
Parole d'ordine: velocità, semplicità
e qualità: sono questi i fattori che i clienti cercano
nell'accedere alle informazioni attraverso i diversi canali
a loro disposizione. Assecondare queste esigenze significa
mettere a disposizione dei clienti business
e consumer canali web adeguati e completi che garantiscano
flessibilità e soprattutto "interattività",
caratteristiche richieste dagli stessi clienti per
aver accesso a cataloghi, offerte e informazioni di vario
genere.
2)
Per quanto riguarda il mercato consumer come vengono attualmente
impiegati i diversi canali di contatto - diretto, tv, call
center, web, telefonino ecc.. - nelle diverse fasi del piano
commerciale, pre e post vendita?
Newsletter e sms sono diventati ormai consuetudine
per veicolare promozioni e comunicazioni nella fase di prevendita
a cui si affianca il mezzo piu tradizionale: la stampa. Anche
le attività di post vendita sono supportate dall'utlizzo
del canale web che dà la possibilità al cliente
di controllare le informazioni relative alla propria prenotazione
e in particolare al proprio volo.
La relazione con il cliente continua anche dopo una vacanza
attraverso il guestbook e la scheda gradimento on line, strumento
utile per la valutazione della vacanza che dà un ruolo
attivo al cliente.
Si rivela comunque ancora di fondamentale importanza per la
parte di acquisto, il contatto diretto attraverso call center
e rete di distibuzione agenziale.
3) Quali considerazioni fare sui canali di contatto nel caso
della relazione business con aziende ed enti?
Diverso lo scenario Business che richiede una gestione
personalizzata.
4) Con la crescita della complessità e della concorrenza,
a suo parere quali nuovi modelli di front-end aziendali si
imporrano e per quali motivi?
La ricerca dell'eccellenza e
la personalizzazione saranno i caratteri distintivi per far
fronte alla concorrenza.
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