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Opportunità
dalla Multicanalità
I
pareri dei Vendor
Leggere
nel seguito le testimonianze di:
Siseco, Reitek, Genesys, Ifm Infomaster
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Incontro
con
Roberto
Lorenzetti
Development Manager
SISECO
-
aprile 2009 |
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1)
Cambiano le modalità di consumo di beni e servizi.
Pensa che siamo giunti ad una svolta rilevante ed il suo Ente
da quali segnali intercetta tali cambiamenti?
Oggi come oggi in tutti i settori il Cliente desidera
e si aspetta servizi e comunicazioni sempre più rapidi
e spesso attraverso modalità e percorsi di fruizione
semplici ma personalizzati alle proprie esigenze, salvaguardando
i principi fondamentali di sicurezza e privacy.
Questo aspetto si enfatizza ancora di più in ambito IT,
dove è ancora più evidente e importante disporre
di molteplici canali di accesso immediati e sicuri (e-mail,
fax, web, sms, call center, chat, IM, Social Network…)
e quanto più sono innovativi tanto più amplificano
l’interazione Azienda/Cliente. Un sistema di multicanalità
integrata risponde da un lato all’esigenza pressante del
Cliente che ottiene una risposta rapida e completa, dall’altra
consente all’Azienda di raccogliere innumerevoli e preziose
informazioni sul Cliente, arricchendo ed approfondendo così
il proprio patrimonio di conoscenza del mercato e del Cliente
stesso.
2) Per quanto riguarda i privati
cittadini come vengono attualmente impiegati i diversi canali
di contatto - diretto, tv, call center, web, telefonino ecc..
- nelle diverse fasi del piano di relazione?
Per quanto riguarda il mercato consumer i diversi tipi
di canale vengono fondamentalmente impiegati in funzione della
tipologia di prodotto e dal rapporto costo/contatto generato,
prediligendo così in una prima fase di promozione generalista
mezzi massivi quali TV e web, mentre per prodotti e target più
specifici call center e attività dirette. Le attività
di post vendita sono sicuramente più dedicate e profilate,
tramite e-mail e telefono.
3) Quali considerazioni fare sui canali di
contatto nel caso della relazione con le aziende e altri enti?
Per nostra esperienza nelle relazioni B2B il contatto
preferenziale, anche se si sta evolvendo verso la mail ed il
Web o siti di Social Network, resta il telefono, ed in particolare
il cellulare.
4)
Con la crescita della complessità e della concorrenza,
a suo parere quali nuovi modelli di front-end aziendali si
imporrano e per quali motivi?
Il front-end in stile sociale network o web 2.0 sarà
certamente d’obbligo, tuttavia alcune fasce di clienti
richiedono comunque la possibilità di interagire con
una persona, dal vivo o anche solo per telefono.
Quello che potrà fare la differenza è, e immaginiamo
resterà per sempre, il contatto anche umano. Tutti
i sistemi tecnologici di self-service, più o meno evoluti,
hanno senso solo per attività molto semplici e con
valore aggiunto limitato. Certamente con l’arrivo delle
nuove generazioni anche gli strumenti di web o di self-servire
potranno evolvere.
Vi è un grosso rischio però !... le nuove generazioni
vogliono sfruttare web e social network principalmente per
moda, tendenza e perché SONO GRATIS !
Leggere:
-
YouTube è in continua perdita
- Facebook troverà la strada giusta per monetizzare?
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Incontro
con
Gianluca
Ferranti
Direttore Marketing
Reitek
-
marzo 2009 |
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1)
Cambiano le modalità di consumo di beni e servizi.
Pensa che siamo giunti ad una svolta rilevante ed il suo Ente
da quali segnali intercetta tali cambiamenti?
Gli ultimi dieci anni sono stati caratterizzati da due
fenomeni che hanno impattato in maniera importante sulle abitudini
di consumo di tutti noi.
Da un lato il moltiplicarsi dei canali di accesso all’informazione
– sia in logica pull che push – ha reso il consumatore
molto più informato ed attento. In particolar modo, il
rapido diffondersi del web ha facilitato i processi di ricerca
e comparazione, rendendo il cliente elemento centrale del processo
informativo (blog, user-genereted content, web-rating e web-ranking,
web sentiment, ecc).
In parallelo abbiamo assistito ad un progressivo innalzamento
dei livelli di servizio erogati dalle strutture di Customer
Service - sia in logica sales che care – in molti casi
spostando sul servizio l’ elemento differenziante dell’offerta.
Anche in questo caso l’aspettativa del cliente è
cresciuta parallelamente al diffondersi di nuove tecnologie
e modelli di interazione.
Sono fortemente convinto si stia entrando in un’era caratterizzata
da nuovi modelli di Customer Interaction. Molte attività
gestite su media tradizionali si stanno velocemente spostando
on-line; la vera sfida sarà quella di servire clienti
sempre più esigenti, erogando una customer experience
eccezionale, ma al contempo facendo efficienza grazie all’impiego
di strategie multicanale corrette.
2) Per quanto riguarda i privati
cittadini come vengono attualmente impiegati i diversi canali
di contatto - diretto, tv, call center, web, telefonino ecc..
- nelle diverse fasi del piano di relazione?
Nonostante i budget allocati sull’advertising
tradizionale (Tv, radio, carta stampata, ecc) siano in costante
crescita, i ritorni di tali investimenti sono in netta controtendenza.
Riprendendo quanto appena descritto il cliente è oggi
più attento e consapevole e quindi meno propenso ad essere
attirato da offerte generiche e generaliste. Come Reitek stiamo
investendo in maniera importante in quello che definiamo “Multimedia
Campaign Management”, ovvero una soluzione integrata che
copre tutti gli aspetti relativi al contatto con la clientela
e con particolare focalizzazione verso la gestione delle campagne
di vendita sui canali digitali. La gestione dell’intero
“ciclo di interazioni con il cliente” è progettata
dalla profilazione dei target alla gestione del contatto multimediale,
dall’organizzazione dell’appuntamento alla chiusura
della vendita tramite Vocal Ordering. Sono integrate piattaforme
di Campaign Management, Contact Center, CRM, tecnologie Mobile,
Voice e Web 2.0. L’interesse da parte del mercato è
notevole, in ogni settore, dal Finance alle Utilities, dal Telco
all’Auto.
3) Quali considerazioni fare sui canali di
contatto nel caso della relazione con le aziende e altri enti?
Argomento certamente più complicato da sintetizzare;
è fortemente correlato al processo preso in esame. Per
quanto ci riguarda stiamo catalizzando molto interesse presso
le strutture di vendita che si rivolgono ai mercato SME e SOHO.
Progetti di SFA (Sales Force Automation) possono oggi abilitare
modelli complessi di gestione del processo di vendita, sia sulle
strutture dirette che sulle agenzie, consentendo il coinvolgimento
anche di realtà del mondo dell’outsourcing, basti
pensare alle attività di pre-qualificazione e presa appuntamenti.
4)
Con la crescita della complessità e della concorrenza,
a suo parere quali nuovi modelli di front-end aziendali si
imporrano e per quali motivi?
"Il vostro sistema di interazione rappresenta
in ultima analisi la faccia che la vostra azienda porta sul
mercato e davanti alla clientela. Potete permettervi di non
metterli di fronte alla vostra migliore faccia?” dicono
Jeffrey F. Rayport e Bernard J. Jaworski nell’articolo
“Best Face Forward” pubblicato sul Harvard Business
Review.
E’ necessario superare la classica dicotomia “high
tech/high touch” ed arrivare a definire per ciascun
canale, servizio e segmento di clientela quale sia la migliore
combinazione di risorse - umane e/o tecnologiche da mettere
al servizio dei clienti.
L’evoluzione dei processi di relazione con il Cliente
porta certamente ad una maggiore integrazione dei media tradizionali
(IVR e Contact center) con quello che noi definiamo Online
Customer Service, ovvero tecnologie che consentano il supporto
on-line e real time dei clienti; una soluzione multimedia
(Chat, Voce, Video) in modalità Self-service e Live.
L’integrazione con soluzioni di interazione self-service
basate su Analisi Semantica e Knowledge base, eventualmente
arricchite da Assistenti Virtuali, consentirà di razionalizzare
la base di conoscenza e di ridurre i costi in tutte quelle
fasi in cui il valore aggiunto dato dall’operatore non
viene a manifestarsi.
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Incontro
con
Agostino
Bertoldi
Vice President Application Software Group
Alcatel-Lucent
-
marzo 2009 |
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1)
Cambiano le modalità di consumo di beni e servizi.
Pensa che siamo giunti ad una svolta rilevante ed il suo Ente
da quali segnali intercetta tali cambiamenti?
Si é parlato molto in passato di Contact Center
riferendosi alla possibilita’ di gestire nuovi contatti
oltre alla tradizionale voce. E tecnologicamente Genesys da
anni offre soluzioni per gestire contatti mail, fax, sms, chat,
web,...come la Internet Contact Suite.
Solo oggi però tali tecnologie trovano applicazione nei
Customer Service dei nostri più importanti clienti. E’
la dimostrazione che sta cambiando la modalità di acquisto
di beni e servizi. Oggi, ad esempio, prima di procedere con
un acquisto consultiamo il web per conoscere il parere ed il
gradimento presso altri consumatori.
2) Per quanto riguarda i privati
cittadini come vengono attualmente impiegati i diversi canali
di contatto - diretto, tv, call center, web, telefonino ecc..
- nelle diverse fasi del piano di relazione?
I diversi canali di contatto sono sempre piu’
correlati alla strategia ed al modello di business delle aziende.
Fino ad oggi i diversi canali sono stati confinati in perimetri
contigui ma non integrati; ora si cerca di garantire la consistenza
del contatto e di applicare una logica end-to-end nell processo
della relazione: dalla fase di qualifica del contatto, alla
profilazione del cliente, dall’atto della vendita all’erogazione
del servizio (post-vendita).
3) Quali considerazioni fare sui canali di
contatto nel caso della relazione con le aziende e altri enti?
Ogni tipologia di contatto ha le proprie peculiarità
ed i propri vantaggi per il consumatore. In certe situazioni
é fondamentale il contatto “fisico” con l’azienda
presso una delle sedi, in altre la comunicazione telefonica
con un operatore, in altre il self-service (ivr, web, video,...),
in alcune la chat piu’ informale, in altre la mail o il
fax più puntuali, in alcune il web, in altre la notifica
proattiva (in voce, in sms, in mail, in work item,...).
Quello che però é fondamentale é la consistenza
della comunicazione tra i differenti canali e la coerenza con
il modello di business dell’azienda.
4)
Con la crescita della complessità e della concorrenza,
a suo parere quali nuovi modelli di front-end aziendali si
imporrano e per quali motivi?
Il concetto di front-end aziendale nelle comunicazione
con il cliente è definitivamente tramontato. La comunicazione
é correlata ai processi di business dell’azienda
e coinvolge tutte le strutture interne (front-end, back-office,
specialisti,...). Per far fronte a tale esigenza un unico
“motore” deve implementare le regole di gestione
del contatto basate sui criteri di business.
Genesys Orchestration é la risposta al nuovo paradigma
di comunicazione.
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Incontro
con
Roberto
Tedone
Sales & Consulting Director
IFM Infomaster
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marzo 2009 |
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1)
Cambiano le modalità di consumo di beni e servizi. Pensa
che siamo giunti ad una svolta rilevante ed il suo Ente da quali
segnali intercetta tali cambiamenti?
In effetti la vera novità – rispetto ad
un recente passato - dell’evoluzione nel modo di erogare/usufruire
di beni e servizi è l’innovazione introdotta dai
social network (FB, MySpace, ...) e dal progressivo diffondersi
della piattaforma Web 2.0: impatto molto più di carattere
organizzativo che tecnologico. Questa grande accessibilità
alla collaborazione tra i singoli individui e le aziende, resa
facile dai nuovi strumenti abilitanti (portali interattivi,
co-editing dei contenuti, notifiche sugli aggiornamenti, ecc.)
ed indipendente dallo loro geografia, scardina il classico modello
top-down tipico dei legacy system tradizionali, ormai troppo
rigidi ed inadeguati non solo rispetto ai nuovi standard comunicativi
e professionali, ma soprattutto alla velocità di evoluzione
del mercato stesso.
2) Per quanto riguarda i privati
cittadini come vengono attualmente impiegati i diversi canali
di contatto - diretto, tv, call center, web, telefonino ecc..
- nelle diverse fasi del piano di relazione?
Stiamo sempre ragionando sui differenziali rispetto
alle modalità a cui ci ha abituato la tecnologia negli
ultimi anni. In questo senso, tra i canali emergenti e soprattutto
riferiti all’utenza più smart, si differenzia il
mobile&wireless. Questo modello comunicativo ha il suo valore
non baricentrato sulle eccellenze funzionali dell’always-on
everywhere & everyway, ma invece la sua forza propositiva
è proprio nella “destrutturalizzazione” del
canonico processo verticale di operare: è un approccio
opzionale spesso non vincolato a procedure predefinite, è
multimodale per definizione ed è fisiologicamente non
gerarchico, quindi flat e facile da usare. Con queste caratteristiche,
l’utente può gestire on-line le opportunità
connettive ed operative del momento, nonché utilizzare
i canali “più tradizionali” quando serve.
3) Quali considerazioni fare sui canali di
contatto nel caso della relazione con le aziende e altri enti?
Anche in questo caso - anche se le relazioni sono più
“industriali” – stanno emergendo timidamente
forme più destrutturate. Ad es. della Videoconferenza
e Web Collaboration sono da tempo e costantemente decantate
le ovvie fortune in termini di ineluttabile esplosione: salvaguardando
la seconda grazie alle fortune della Enterprise 2.0, tuttavia
è oggettivo constatare – pur riconoscendone l’indubbia
utilità - come da sempre la prima sia “rimasta
al palo”, frenata da una pesante e complessa struttura
di base. Questo è un caso tipico per il quale le nuove
tecnologie ICT hanno smontato i vincoli d’origine: ad
es. la soluzione IFM Infomaster – all’interno della
piattaforma LX (www.ifmlx.com)
- consente non solo una conference multi-device (qualsiasi telefono
o videotelefono, PC multimediale o no, iPod, softphone, ecc.)
e tutti diversi da loro (chi può vede e parla, oppure
parla soltanto, oppure parla e scrive, …), ma soprattutto
facile ed immediata da usare, indipendentemente da qualsiasi
architettura HW o infrastrutturale. Oggi le persone sono sempre
in giro – dentro e fuori l’azienda - ed è
impensabile radunarle tutte contemporaneamente in una stanza
appositamente attrezzata per smarcare un problema la cui gestione
potrebbe durare magari solo qualche minuto !
4)
Con la crescita della complessità e della concorrenza,
a suo parere quali nuovi modelli di front-end aziendali si
imporrano e per quali motivi?
A questa domanda si deve rispondere senza ipocrisie:
non sarà più un delta tecnologico il differenziale,
ma solo un’adeguata modellazione organizzativa e relativa
capacità gestionale-applicativa. I nostri Clienti infatti
acquisiscono da noi una soluzione “verticale”
ai loro bisogni: esaustiva nello specifico, ma ovviamente
aperta ad una naturale espansione funzionale. Quindi solo
presidiando questa caratteristica di sviluppo – garantita
da evoluti motori SDK – i front-end aziendali si adatteranno
in tempo reale alle dinamiche situazioni del mercato, armonizzandosi
con esse in continuazione.
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