Cloud
Contact Center, commento all'indagine
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risultati mini-indagine
Mauro
De Caro, Territory Manager, Interactive Intelligence
Credo che dall’indagine emerga chiaramente come
le tecnologie di Cloud Contact Center siano oramai da qualche
anno uno dei punti di attenzione nel mercato del customer engagement.
Analizzando le risposte del campione si nota infatti come i driver
trainanti delle soluzioni di CloudCC (identificati dagli
intervistati come principali vantaggi) risiedano nell’innovazione
e nella riduzione dei costi complessivi, due
temi ad oggi assolutamente centrali nell’agenda digitale
di ogni media-grande azienda italiana.
In merito alla differenziazione delle diverse soluzioni
presenti sul mercato, come era prevedibile, il tema SLA
risulta essere centrale, così come l’interesse per
soluzioni con un modello di pricing realmente pay-per-use.
Un breve slogan mutuato da un noto spot pubblicitario potrebbe
essere “NO SLA, NO CLOUD”. Senza una chiara definizione
di livelli di servizio contrattuali garantiti che assegnino responsabilità
chiare e relative penali, l’interesse verso soluzioni cloud
decresce esponenzialmente.
Inoltre notiamo come più del 17% abbia scelto il time
to market (tempi di attivazione) come fattore differenziante,
il che va di pari passo al tema dell’innovazione,
di cui al punto precedente, e alla necessità per le aziende
di stare al passo con tecnologie di fruizione digitali in continua
evoluzione e con una nuova generazione di clienti (Millennials
e Nativi Digitali).
Per ciò che riguarda gli ostacoli all’introduzione
nelle aziende di soluzioni di CloudCC, anche in questo caso nessuna
sorpresa emerge dalle risposte.
Risulta piuttosto prevedibile inoltre la convergenza di risposte
sui temi legati alle personalizzazioni spinte
e alle integrazioni custom come fattori ostativi.
Su tali aspetti, che del resto rappresentano uno dei trade-off
tipici tra soluzioni Premise e Cloud in ambito contact center
e non solo, è abbastanza evidente che, per fattori tecnologici,
più ci si sposta verso soluzioni public cloud più
i gradi di libertà diminuiscono.
Su questo tema il suggerimento che mi sento di
dare è il seguente: durante la fase di valutazione di una
tecnologia di CloudCC è molto importante eseguire
delle analisi preventive e ottenere la fattibilità
di integrazioni custom o personalizzazioni spinte, al fine di
evitare blocking points durante la fase di esecuzione.
Ad ogni modo credo che l’approccio più corretto per
affrontare l’introduzione di tecnologie di Cloud Contact
Center in azienda sia non solo quello di valutare la fattibilità
di integrazioni pre-esistenti as it is, ma di cogliere
l’occasione per esaminare e rivedere i processi che
ne sono alla base, al fine di comprendere se una modernizzazione
degli stessi o l’utilizzo di best practice di mercato possano
generare ulteriore saving o maggiore efficienza migliorando il
ROI complessivo della soluzione.
Mauro De Caro - novembre
2016