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Opportunità
dalla Multicanalità
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incontro
con
Carlo Rosini
Responsabile Servizi al Cliente
Divisione Mercato Privati
Poste Italiane
- marzo - aprile 2009
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1)
Cambiano le modalità di consumo di beni e servizi. Pensa
che siamo giunti ad una svolta rilevante e la sua Società
da quali segnali intercetta tali cambiamenti?
Poste Italiane ha una tradizione di front-line unica nel
panorama italiano: in un clima di cambiamento i “postini”
rimangono oggi il punto di riferimento per le famiglie per la gestione
della corrispondenza, allo stesso tempo gli uffici postali sono
diventati il luogo più sicuro dove depositare i propri risparmi.
Alla stregua dei postini e degli uffici postali che riescono ad
avere un contatto costante e sicuro con i nostri clienti, il Contact
Center deve rappresentare un canale di front-line sicuro ed affidabile
coniugando competenza e tempestività della risposta con una
forte componente di innovazione tecnologica.
La
flessibilità, l’accessibilità e l’integrazione
con i canali fisici rappresentano un costante obiettivo a cui il
Contact Center di Poste Italiane deve mirare con il supporto della
tecnologia. Oggi il cliente presenta un reclamo all’ufficio
postale, chiama il Contact Center o vede il postino per conoscere
lo stato del suo reclamo, invia una e.mail per sollecitare una risposta,
viene richiamato per chiarire alcuni aspetti. Tutte relazioni di
un unico approccio integrato e personalizzato.
2)
Per quanto riguarda il mercato consumer come vengono attualmente impiegati
i diversi canali di contatto - diretto, tv, call center, web, telefonino
ecc.. - nelle diverse fasi del piano commerciale, pre e post vendita?
Il canale voce rimane il canale principale, è il canale del
primo contatto. Oltre l’80% dei contatti che riceviamo annualmente
sono chiamate gestite dai nostri operatori del Contact Center.
La
proposta, necessariamente complessa, di prodotti e servizi di Poste
Italiane richiede una professionalità e competenza proprie
dell’operatore umano in grado di guidare il cliente nella corretta
identificazione del suo fabbisogno informativo e di rispondere in
modo efficace e diretto, a volte anche propositivo quando la gestione
relazionale lo consente.
La
tecnologia e con essa i nuovi canali (web, email,..) entrano in gioco
in due ambiti differenti:
-
quando, a fronte di attività molto semplici o in cui la
garanzia di privacy e riservatezza deve essere massima, i sistemi
automatici possono e spesso devono supportare l’erogazione
dell’informazione o della transazione dispositiva (ad es.
la scelta di un premio in un concorso, il saldo del conto on line,
la richiesta di rinnovo della Carta Postepay);
-
quando parliamo con i giovani e come dice Tapscott, “le
nuove generazioni non hanno timore delle nuove tecnologie. Sono
cresciute con il computer e lo trattano come un elettrodomestico”.
A questo target che saranno (e in parte lo sono già) i
nostri clienti di domani dobbiamo offrire sistemi automatici,
web e tecnologie che li possano supportare ovunque, dovunque e
ad ogni ora.
La
relazione quindi non potrà che evolvere verso una tecnologia
alla portata di tutti.
3)
Quali considerazioni fare sui canali di contatto nel caso della relazione
business con aziende ed enti?
Aziende ed enti richiedono una forte interazione con il Contact
Center sia con la front-line di interazione diretta sia con i secondi
livelli specialistici. La
complessità delle richieste professionali porta spesso alla
necessità di un coinvolgimento del secondo livello specialistico.
Oltre alle procedure di integrazione tecnica, serve una modalità
organizzativa e comportamentale che renda possibile una integrazione
che sia il più efficace possibile e che sia orientata a gestire
al meglio il cliente, tenendo comunque presente la distinzione tra
relazione e contenuti specialistici.
La titolarità della relazione con il
cliente è del front-line di primo livello, la titolarità
dei contenuti specialistici é dei secondi livelli preposti.
In tali casi la tecnologia è un fattore abilitante per la gestione
integrata del cliente.
4) Con la crescita della complessità e della
concorrenza, a suo parere quali nuovi modelli di front-end aziendali
si imporrano e per quali motivi?
La necessità che emerge di fronte ad un’offerta
così vasta di prodotti e servizi, come quella di Poste Italiane,
è quella di promuovere, informare, comunicare, stimolare
e fidelizzare il cliente.
Registriamo
un trend sempre crescente di contatti outbound volto a spiegare,
far conoscere o semplicemente informare i nostri clienti sulle nuove
offerte e proposte delle aziende del gruppo Poste.
Il
front-end aziendale deve evolvere per anticipare i bisogni dei propri
clienti orientandoli nella vastità dell’offerta e proponendo
il prodotto più adatto alle sue esigenze attraverso la modalità
di interazione scelta dal cliente.
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