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Poste Italiane

- marzo - aprile 2009

1) Cambiano le modalità di consumo di beni e servizi. Pensa che siamo giunti ad una svolta rilevante e la sua Società da quali segnali intercetta tali cambiamenti?
Poste Italiane ha una tradizione di front-line unica nel panorama italiano: in un clima di cambiamento i “postini” rimangono oggi il punto di riferimento per le famiglie per la gestione della corrispondenza, allo stesso tempo gli uffici postali sono diventati il luogo più sicuro dove depositare i propri risparmi.
Alla stregua dei postini e degli uffici postali che riescono ad avere un contatto costante e sicuro con i nostri clienti, il Contact Center deve rappresentare un canale di front-line sicuro ed affidabile coniugando competenza e tempestività della risposta con una forte componente di innovazione tecnologica.
La flessibilità, l’accessibilità e l’integrazione con i canali fisici rappresentano un costante obiettivo a cui il Contact Center di Poste Italiane deve mirare con il supporto della tecnologia. Oggi il cliente presenta un reclamo all’ufficio postale, chiama il Contact Center o vede il postino per conoscere lo stato del suo reclamo, invia una e.mail per sollecitare una risposta, viene richiamato per chiarire alcuni aspetti. Tutte relazioni di un unico approccio integrato e personalizzato.

2) Per quanto riguarda il mercato consumer come vengono attualmente impiegati i diversi canali di contatto - diretto, tv, call center, web, telefonino ecc.. - nelle diverse fasi del piano commerciale, pre e post vendita?
Il canale voce rimane il canale principale, è il canale del primo contatto. Oltre l’80% dei contatti che riceviamo annualmente sono chiamate gestite dai nostri operatori del Contact Center.
La proposta, necessariamente complessa, di prodotti e servizi di Poste Italiane richiede una professionalità e competenza proprie dell’operatore umano in grado di guidare il cliente nella corretta identificazione del suo fabbisogno informativo e di rispondere in modo efficace e diretto, a volte anche propositivo quando la gestione relazionale lo consente.
La tecnologia e con essa i nuovi canali (web, email,..) entrano in gioco in due ambiti differenti:
  • quando, a fronte di attività molto semplici o in cui la garanzia di privacy e riservatezza deve essere massima, i sistemi automatici possono e spesso devono supportare l’erogazione dell’informazione o della transazione dispositiva (ad es. la scelta di un premio in un concorso, il saldo del conto on line, la richiesta di rinnovo della Carta Postepay);
  • quando parliamo con i giovani e come dice Tapscott, “le nuove generazioni non hanno timore delle nuove tecnologie. Sono cresciute con il computer e lo trattano come un elettrodomestico”. A questo target che saranno (e in parte lo sono già) i nostri clienti di domani dobbiamo offrire sistemi automatici, web e tecnologie che li possano supportare ovunque, dovunque e ad ogni ora.
La relazione quindi non potrà che evolvere verso una tecnologia alla portata di tutti.

3) Quali considerazioni fare sui canali di contatto nel caso della relazione business con aziende ed enti?
Aziende ed enti richiedono una forte interazione con il Contact Center sia con la front-line di interazione diretta sia con i secondi livelli specialistici.

La complessità delle richieste professionali porta spesso alla necessità di un coinvolgimento del secondo livello specialistico. Oltre alle procedure di integrazione tecnica, serve una modalità organizzativa e comportamentale che renda possibile una integrazione che sia il più efficace possibile e che sia orientata a gestire al meglio il cliente, tenendo comunque presente la distinzione tra relazione e contenuti specialistici.
La titolarità della relazione con il cliente è del front-line di primo livello, la titolarità dei contenuti specialistici é dei secondi livelli preposti. In tali casi la tecnologia è un fattore abilitante per la gestione integrata del cliente.
  

4) Con la crescita della complessità e della concorrenza, a suo parere quali nuovi modelli di front-end aziendali si imporrano e per quali motivi?
La necessità che emerge di fronte ad un’offerta così vasta di prodotti e servizi, come quella di Poste Italiane, è quella di promuovere, informare, comunicare, stimolare e fidelizzare il cliente.
Registriamo un trend sempre crescente di contatti outbound volto a spiegare, far conoscere o semplicemente informare i nostri clienti sulle nuove offerte e proposte delle aziende del gruppo Poste.
Il front-end aziendale deve evolvere per anticipare i bisogni dei propri clienti orientandoli nella vastità dell’offerta e proponendo il prodotto più adatto alle sue esigenze attraverso la modalità di interazione scelta dal cliente.

  

Volete partecipare anche voi a questa discussione, inviare un vostro contributo o porre una domanda?
Scrivete a info@club-cmmc.it