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Analisi
del processo di relazione con il cliente
1.
Premessa
Poiché l’evoluzione delle aziende e degli enti
sarà sempre più orientata a modelli organizzativi
con front-end aperti e multicanali é oggi fondamentale
poter analizzare i costi che incidono su queste strutture. |
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Notoriamente
il costo del lavoro è una componente rilevante dei costi operativi
di una unità che svolge servizi di contatto e relazione con
clienti e cittadini.
Onde capire i costi del nuovo front-end è bene partire da una
analisi sulla parte tradizionale del processo per poi estenderla alle
altre componenti.
Al fine di non dare nulla per scontato si può partire da un
business plan (vedere versione del 2000),
e nel seguito si tratteranno due aspetti relativi sempre all’analisi
tradizionale: il costo per ora produttiva e l’incidenza del
costo del lavoro.
2.
Costo per ora produttiva front-end
Prendiamo il caso di un contact center come esempio significativo
del primo livello del processo di front-end.
Il costo per ora produttiva – COP - può
essere usato per definire il costo di uno specifico servizio svolto
da un contact center.
Esso è definito come costo medio per FTE, per ora produttiva.
Per calcolare il COP si somma il costo del lavoro più il costo
del capitale più il costo delle infrastrutture il tutto diviso
per il numero dei posti operatori, il tutto ancora diviso per il numero
delle ore produttive.
Il numero delle ore produttive è uguale al tempo di conversazione,
più il tempo di attesa, più il tempo di chiusura della
chiamata ed esclude il tempo per formazione, meeting, intervalli e
altre attività. Il
COP comprende tutti gli elementi di costo richiesti per attrezzare
e rendere attiva una postazione di lavoro.
Una volta che il costo per postazione è stato calcolato,
questo costo deve essere riferito al numero di ore in cui la postazione
è attiva.
Per esempio, se il costo per postazione è di 200,00 euro
al giorno e se il tasso di occupazione è pari al 65%, nel
corso delle otto ore giornaliere, il COP sarà uguale a: 200
diviso 65% di 8 ore = 38,46 euro.
3.
Incidenza del costo del lavoro nel front-end
Le
variazioni dell'incidenza media dei costi sono evidenziate nella tavola
seguente, che riporta un criterio di ripartizione % dei costi del
contact center (unità lavorativa in house o azienda outsourcer).
Per
conoscere tali costi e confrontarli anche con gli indicatori dei livelli
di servizio, ma soprattutto per capire come tali elementi sono cambaiti
negli utlimi anni si invita a leggere questo
contributo.
Occorre ora procedere ad un'altra analisi che evidenzi i costi della
relazione con il cliente nelle sue diverse tipologie di processi sempre
più complessi ed integrati.
4. Le attività, valore aggiunto e costi improduttivi
Per completare il processo di relazione con il cliente vanno anche
considerate:
- le
attività svolte dallo stesso cliente in modalità
self-service,
-
le attività di secondo livello del front-end.
Le
prime spesso rappresentano l'input del processo di relazione in
front-end, mentre le seconde sono l'output di tale processo e possono
essere costituite da:
-
attività demandate a specialisti di prodotto/servizio
-
attività di gestione della customer experience su canali
diversi di tipo mono (es. e-mail) o bidirezionali (es. chat).
-
attività demandate a reti commerciali e agenzie
-
attività demandate a reti di assistenza sul campo.
L'analisi
dei costi del processo di front-end non può prescindere dalla
conoscenza delle attività che stanno a monte e a valle e che
completano la relazione con il cliente, conoscenza che dovrà
riguardare:
- per il committente, le risorse coinvolte ed i relativi costi di
quei determinati processi;
- per l'erogatore del servizio di front-office, le "condizioni
di riferimento" a cui il servizio deve essere svolto da quel
determinato processo.
Inoltre attraverso l'analisi di queste attività si
potrà anche rispondere a queste domande:
- Quale
parte del processo crea maggiore valore aggiunto per unità
di servizio fornito?
-
Quale parte del processo crea maggiori costi improduttivi?
-
per mancata fidelizzazione-riacquisto
-
per bassa soddisfazione del cliente dovuta a scarsa usabilità
dei sistemi (es. difficoltà uso)
- per
insoddisfazione delle esigenze del cliente (es. richiamate).
5.
L'effetto della multicanalità
L'attuale fase di sviluppo del processo di relazione
tra consumatori/cittadini ed aziende mette in evidenza quanto la
modalità di interazione venga scelta dal cliente in base
alla propria esperienza. Purtuttavia l'azienda può
e deve sapere come e dove orientare tale scelta.
La ottimizzazione dei servizi condotta dalle aziende
può essere svolta attraverso due modalità di impiego
della multicanalità:
- per livello di interazione richiesto, da differita a tempo reale,
ad esempio invio di un sms per sollecito chiamata, accoglienza su
Ivr, conversazione con operatore
- per linea di servizi, partendo da quelli più automatizzabili
a quelli manuali, ad esempio da web a telefono a confema
via e-mail.
Deve, quindi, essere definita una strategia di gestione
del contatto lungo l'intero ciclo di vita (catturare
il cliente, mantenere il cliente, con contatti costanti, con i diversi
canali, per conoscere l’esperienza del cliente) e
tale strategia deve essere accompagnata da una analisi dei costi
per ciascuna fase del processo.
6.
Gestire l'aumento dei prezzi
Dopo avere ridefinito le proprie strategie nella
relazione con i clienti-cittadini e al termine della complessa analisi
di rimodulazioni dei costi, occorrerà molto probabilmente
rivedere i prezzi praticati, ovvero definire e comunicare al mercato
i prezzi per i "nuovi" servizi.
Per introdurre queste modifiche di prezzo si consiglia di impiegare
opportuni accorgimenti, tra cui:
-
Motivare le scelte. E' utile impiegare argomentazioni chiare,
come può , ad esempio, essere l'incremento dei costi del
personale
-
Comunicare a tutti. Anche un segnalo rivolto ai concorrenti può
servire a dare benefici al settore di mercato in cui si opera
-
Usare gradualità. L'incremento é meglio sia modulato
nel tempo con piccoli incrementi
- Migliorare
il servizio. Significa dare valore a servizi che spesso vengono
ritenuti secondari ed in casi estremi addirittura gratuiti
- Offrire
nuovi servizi. Può essere opportuno offrire servizi nuovi,
in modo da giustificare l'incremento di prezzo. Spesso si tratta
di prestazioni che a medio termine differenziano e qualificano
la propria offerta
- Condividere
le scelte. Vanno sempre coinvolti tutti gli attori che operano
sulla filiera per raggiugere una motivazione comune.
Note.
Come abbiamo già avuto modo di rilevare
tempo fa, la complessità di gestione delle gare, in particolare
nel settore dei servizi, deve essere affrontata con metodi nuovi in
modo da premiare la qualità del servizio e, nello stesso tempo,
garantire i committenti. (leggere
"Le Gare d'appalto, nuovi criteri" )
La ripartizione sempre più spinta dei processi
delegati in outsourcing in modalità BPO ha permesso di ottenere
buoni vantaggi in termini economici, ma non solo, ha anche permesso
di evidenziare costi (inefficienze) altrimenti difficili da valutare
all’interno.
Per
governare questa complessità è giunto il momento di
aumentare e/o consolidare il livello di riporto delle responsabilità
aziendali nei processi di relazione con il cliente e con questo
dischiudere pienamente le potenzialità del BPO. |