Verso nuove soluzioni
ICT
Come
si pone oggi il call center di fronte agli investimenti in nuove
soluzioni tecniche e organizzative?
La ricerca - tuttora attiva
on-line
(agosto
2004) - si propone di rispondere a questa domanda.
La
prima tavola illustra la dimensione dei call center partecipanti
alla ricerca, per quanto riguarda le postazioni operatore: sono
prevalenti le realtà di medio-piccole dimensioni (76% meno
di 100 postazioni).
Il 60% del campione è composto da
outsourcer ed il 40% è in
house.
L'incidenza
dei costi del personale è pari al 63%
del totale dei costi di gestione annui. Seguono i costi
amministrativi al 10%, traffico
telefonico 8%, di manutenzione 7%.
Si ha la sensazione che si tenda a sovrastimare il costo del personale
di alcuni punti percentuali rispetto al dato effettivo. Inoltre
l' 8% di costi in traffico telefonico sembra un
dato non rilevante e comunque in diminuzione. Occorre
precisare che tali valori percentuali sono stati ponderati sul numero
delle postazioni operatore di ciascuna società partecipante
alla ricerca.
Il
Return On Investment è il criterio di valutazione
più conosciuto, e la tavola 3 lo conferma. Però è
altrettanto interessante che circa 1/4 del campione
indichi come elemento di valutazione il Total Cost of Ownership,
che sembra il metodo più confacente alla valutazione finanziaria
in una fase di innovazione tecnologica che interessa l'intero modello
organizzativo. Non stupisce il basso livello di attenzione per il
Net Present Value (15,8%), forse
per la necessità di fare riferimento a ritorni di investimento
in tempi brevi.
Sulla
scelta della soluzione software, si identificano due situazioni
equivalenti in termini di percentuali di risposte (38%):
la scelta di sviluppare internamente la soluzione oppure quella
di acquistarla da un produttore specializzato. Molto meno significativa
rispetto agli anni passati, risulta essere la condizione di acquisto
del prodotto sul mercato con successiva personalizzazione (24%).
Oltre
il 70% del campione dichiara di dover aggiornare
la piattaforma software ed hardware entro i prossimi 12
mesi.
Circa
il livello di integrazione tra i diversi canali di interazione
con il cliente (tavola 6), supponendo che sia chiaro cosa
si intende, il 43% ritiene tale livello buono
e solo il 19% insufficiente.
Il
57% del campione ritiene di essere discretamente
soddisfatto del processo di workflow attualmente in uso.
Solo
il 21% del campione ritiene di avere informazioni
minime dal committente, cui deve sopperire con la professionalità
degli addetti. ne consegue che questo elemento non è ritenuto
particolarmente critico. Il 63% ritiene sufficienti
le informazioni ricevute .
Solo
il 24% del campione valuta l'attuale soluzione
software non sempre in grado di soddisfare le richieste del committente.
La
tavola evidenzia una maturazione dei call center nei confronti delle
soluzioni self service visto che la stragrande maggioranza (66,7%)
ritiene che esse possano rendere disponibili risorse specializzate
per altre attività a maggiore valore aggiunto. Solo
il 38% evidenzia l'effetto di riduzione
dei costi. Quindi si tende a considerare l'impatto di queste
tecnologie da un nuovo punto di vista.
Oggi
solo il 10% del campione ritiene non sufficientemente
affidabili le soluzioni VoIP.
La
soluzione di Hosted Contact Center viene correlata
prevalentemente al concetto di "pay per use"
(42%) piuttosto che all' uso di sistemi
forniti da Service Provider (37%).
Anche
in relazione ai benefici ottenibili da soluzioni HCC
si evidenzia sopratutto la possibilità di costi relazionati
all' uso, 48% delle risposte. Il 22%
valuta comunque il beneficio del minore impiego di personale tecnico.
Le
decisioni relative alla sostituzione delle cuffie vengono prese
in seguito alla presenza di prodotti obsoleti (62%)
e anche considerando l'esigenza degli operatori (52%).
Il
29% del campione dichiara di disporre già
di soluzioni Voice over IP. Ma sopratutto
è rilevante la percentuale di chi prevede di utilizzarle
(42%). Solo il 29% non
prevede investimenti in quest'area.
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