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Servizio Clienti e Contact Center in tempi di crisi
Raccolta
di alcune esperienze su “cosa può fare un Servizio
Clienti in tempi di crisi”.
Note su azioni intraprese dalle Aziende su questo versante
ed in particolare sul ruolo svolto dal Contact Center in tale
periodo economico e sociale.
Iniziativa che intende dare rilievo alla nostra funzione professionale.
Grazie per la collaborazione
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**testimonianze***testimonianze***testimonianze***testimonianze
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Francesco
Caccamo
Help Line
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Rosaria
Fattori
Comune Roma
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Andrea
Moauro
Renault Italia
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Tempi difficili, occorre uscirne
Per dare una voce a tutti, anche, e soprattutto, a
coloro che si trovano in oggettiva difficoltà nell’affrontare
pubblicamente il tema siamo noi a dire qualcosa sulle situazioni che
proprio non possono testimoniare nulla di positivo.
In tali realtà le soluzioni passano da “portiamo tutte
le attività in outsourcing” a “portiamo tutto all’interno
per ricollocare il personale in esubero”.
Oppure si organizzano uscite di personale dal servizio clienti verso
progetti speciali a termine, in attesa che ciascuno si trovi una diversa
collocazione.
In altre
situazioni, dopo gli ultimi provvedimenti del governo sulle pensioni,
ci si deve far la punta al cervello per dare lavoro a personale che
mentalmente stava già organizzandosi l’uscita dall’azienda.
Questi sono alcuni casi presenti lato aziende. Poi va considerato
il versante dei clienti e dei cittadini.
La crisi ha fatto cambiare stile di vita a molti e tale situazione
sociale sarà modificabile con difficoltà e temo che
richiederà periodi temporali molto dilazionati rispetto a quanto
si aspetta il marketing tradizionale.
Negli ultimi anni i modelli ed i comportamenti dei consumatori sono
cambiati passando da un consumo sfrenato (a volte anche spreco) ad
un consumo consapevole e limitato all’essenziale e al prezzo
più conveniente.
Quest’ultimo comportamento dei clienti si sposa con scelte aziendali
in cui non si fornisce un servizio clienti tradizionale, o lo si svolge
con modalità a basso costo, ovvero con soluzioni off-shore,
con sistemi automatizzati e usufruiti in self service dallo stesso
cliente. A volte i servizi vengono fatti pagare, con le numerazioni
premium e non solo. Si lima su tutti i costi del servizio.
Tuttavia, se in tanti settori si hanno esempi di questo genere, va
rilevato che molte aziende private e pubbliche stanno introducendo
innovazioni che comporteranno, anche a breve, un aumento dell’interazione
con i loro clienti e i cittadini.
Tale maggiore interazione si aggiungerebbe agli effetti di una ripresa
che il ciclo economico colloca nel prossimo anno.
Allora ci si può attendere una crescita di volumi dei contatti
ed un ritorno di attenzione sul servizio clienti?
E’ auspicabile che sia così, ma va fatta un’altra
considerazione: anche in presenza di un mercato in crescita si dovrà
fare i conti con modelli di consumo e di comportamento dei clienti
che resteranno diversi rispetto al passato.
Siamo consapevoli che le aziende stanno prendendo decisioni importanti
e difficili e che per uscire da questa fase di difficoltà occorre
dare ascolto ad alcune funzioni, tra queste chi si occupa di relazione
con i clienti cittadini avrà una opportunità da giocarsi.
Facciamoci sentire, perché siamo parte del problema e della
soluzione! Mario
Massone - CMMC - 7 marzo 2012
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prima
parte - sono in arrivo altre testimonianze...
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