| Call
center bancari in vetrina
I
Call Center delle banche diventano sempre più integrati, per adattarsi
a gestire servizi dispositivi completi ed erogati mediante diversi
canali.
Durante una recente giornata in cui, a causa degli scioperi, gli
sportelli bancari sono rimasti chiusi, il numero di operazioni dispositive
effettuate attraverso call center ha registrato un’impennata. Si
tratta di un riscontro pratico di un fenomeno, quello dei servizi
dispositivi, che si conferma in crescita, come risulta evidente
dalle rilevazioni condotte dal Club CMMC per conto di Azienda Banca.
Un altro aspetto importante è rappresentato dall’impiego dei sistemi
Ivr per gestire risposte automatiche. Con l’introduzione di
agenti "sintetici" le banche si attendono una sensibile riduzione
di due tipologie di costi:
del personale del call center, il cui organico non dovrebbe crescere
in modo proporzionale al trend di crescita delle chiamate,
delle telecomunicazioni, visto che l’introduzione di un Ivr sembra
avere come effetto la riduzione della durata media della chiamata
inbound su numero verde.
A proposito del numero verde (167 e ora 800), si nota che
le banche italiane non hanno ancora fatto ricorso all’addebito ripartito,
anche se va segnalato l’interesse per far pagare almeno "uno scatto"
al cliente che chiama il call center.
Cresce l’attività outbound della banca telefonica, anche
se si tratta di un fenomeno variabile in stretta correlazione con
l’effettuazione di campagne. Tuttavia si nota che si preferisce
effettuare questa attività con servizi in house, piuttosto che appoggiarsi
a servizi in outsourcing. E’ probabile che nel medio termine
questa situazione cambierà e che sarà interessante sviluppare relazioni
più solide tra call center bancari e società di servizi esterne,
con definizione di specifici "service level agreement".
Sms. E’ un fenomeno appena all’avvio, visto che complessivamente
si stima che sia meno di 6.000 i clienti che ricevono regolarmente
dai propri call center bancari comunicazioni attraverso il telefonino
con modalità Sms. I messaggi in genere sono costituiti da
esiti azionari ed obbligazionari, saldo del conto, residuo o plafond
su carte di credito.
Altro servizio in fase di avvio è quello dei siti Internet collegati
al call center o a supporto. Il Web spesso viene impiegato per
gestire problematiche di accoglienza destinate ad alcuni profili
di clienti e per attività sempre più correlate all’inserimento di
ordini di azioni e obbligazioni. Un’ultima considerazione riguarda
la crescita del numero di postazioni dei call center bancari:
le fusioni e le incorporazioni tendono ad influenzare questo numero,
in quanto le banche che via via entrano a far parte di un nuovo
Gruppo usufruiscono di servizi centralizzati, tra cui quelli forniti
dai call center. E’ un fenomeno in parte nuovo, in quanto si tratta
della fornitura di servizi specializzati condivisi in house da istituti
identificati da marchi e canali commerciali diversi. Questi sono
i principali commenti allo stato dell’arte dei call center bancari
proposti oggi sul mercato italiano.
Da parte del Club CMMC vi è l’intenzione di mantenere un aggiornamento
continuo su questo fenomeno. A presto quindi!
(per
gentile concessione di Azienda Banca
- Aprile 1999)
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