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Questa
settimana il treno di CmmC si è fermato ad Ivrea
presso la sede decentrata del CSI–Piemonte, dove è
attivo il Centro Unificato di Help Desk per la Pubblica Amministrazione
Piemontese.
Il Centro, inaugurato nel luglio del 2002, rientra nel progetto
di riforma ed ammodernamento che dagli anni '90 caratterizza
la realtà piemontese e che, con il Piano di e-government
nazionale, sta raggiungendo l'obiettivo di aumentare
l’efficienza operativa interna alla PA, migliorare la qualità
dei servizi resi ai cittadini e alle imprese, anche attraverso l’uso
delle tecnologie informatiche e delle reti.
La sede, moderna e funzionale, è stata realizzata nello storico
edificio di Via Jervis, dove un tempo si trovavano i reparti di
produzione delle officine Olivetti. La scelta si inserisce nell’opera
di decentramento sul territorio portata avanti da CSI Piemonte e
che negli ultimi anni ha visto l’apertura di diverse unità
operative sul territorio piemontese.
In particolare, il nuovo Centro di Help Desk, si pone l’obiettivo
di migliorare l’efficienza dei servizi forniti alla PA attraverso
l’istituzione di un Single Point of Contact (SPOC) in grado
di raccogliere e gestire le richieste di assistenza tecnica provenienti
dai clienti del CSI-Piemonte.
(Nella fotografia a sinistra, un operatore tecnico presidia
la sua postazione presso la moderna struttura eporediese).
Fondato nel 1977, il CSI-Piemonte, Consorzio per il Sistema
Informativo, è l’ente strumentale della Pubblica Amministrazione
regionale in campo informatico e telematico; elabora prodotti
e servizi specifici per gli enti pubblici e promuove l’innovazione
tecnologica necessaria all’ammodernamento dei processi amministrativi.
Dal 1998 il CSI è inoltre il Centro tecnico di gestione della
Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione regionale.
Il
Consorzio per il Sistema Informativo si configura giuridicamente
come Società consortile di diritto pubblico:
vi fanno parte 48 Enti consorziati tra cui la Regione
Piemonte, la Provincia e la Città di Torino, gli Atenei torinesi,
le Province piemontesi, molti Comuni della regione e numerose Aziende
Sanitarie ed Ospedaliere. In particolare, per il Centro di Help
Desk, i clienti maggiori in quanto a numero di
postazioni-lavoro da presidiare sono la Regione Piemonte
(3.000 postazioni), la Città di Torino (5.000
postazioni lavorative), nonché il CSI stesso
(1.200 postazioni) per il quale il Centro di assistenza svolge un’attività
in house.
Il
Centro Unificato di Help Desk rappresenta il frutto di una partnership
commerciale fra CSI-Piemonte e INVA (Informatica Valle d’Aosta).
Quest'ultima è una società per azioni partecipata
dai principali enti pubblici valdostani, costituita nel 1986 su
iniziativa della Regione Autonoma Valle d’Aosta e specializzatasi
nella progettazione e realizzazione di sistemi informativi e nella
erogazione di servizi di assistenza tecnica alla Pubblica Amministrazione.
Da
una parte il CSI ha contribuito alla formazione del Centro
attraverso un fondamentale apporto tecnologico oltre che di conoscenza
dei sistemi degli Enti Pubblici piemontesi;
dall'altra INVA ha apportato l’esperienza del modello organizzativo
applicato nell’ambito dei servizi forniti alla pubblica amministrazione
della Valle d’Aosta. Nella fotografia a destra sono
presenti, rispettivamente da sinistra a destra: Rosamaria Galzerano,
Responsabile Help desk (INVA); Roberto Ronzani, Responsabile Divisione
Servizi di INVA; Roberto Bico, Responsabile Assistenza Clienti CSI;
Liliana Pagliarino, Responsabile Assistenza hw (CSI-Piemonte).
L’ Help Desk della sede di Ivrea eroga il servizio
di assistenza tecnica su un dominio di circa 12.000 postazioni di
lavoro. Il servizio è attivo dal lunedì al
venerdì, dalle 7.30 alle 19.30 ed il sabato dalle 7.30 alle
15.00. Gestisce circa 70.000 contatti telefonici (in-bound)
e 20.000 contatti e-mail l’anno. Il centro impiega 12 operatori
di Front-Line, 8 operatori di Back-Line, 1 Supervisor ed un Responsabile
(nella fotografia in basso, uno scorcio dell'Help Desk).
L’operatore
di Front-Line è responsabile della gestione dei
contatti telefonici, della diagnosi e della qualificazione del problema,
della registrazione delle richieste e dell’apertura delle
attività ai gruppi di competenza. Effettua un primo tentativo
di risoluzione, telefonica o tramite strumenti di remote control,
sulla base del tipo di problema.
L’operatore di Back-Line effettua tutte le
attività volte alla risoluzione del problema qualificato
dal front-line: opera essenzialmente con il supporto di strumenti
di controllo remoto (Tivoli e Remote desktop) ed ha una competenza
tecnica e una conoscenza degli ambienti tecnologici dei
clienti assai rilevante. Riqualifica il problema nel caso
di diagnosi diversa da quella svolta durante il primo contatto,
registra gli interventi svolti e può a sua volta richiedere
l’apertura di nuove attività nel caso in cui il problema
necessiti di ulteriori interventi da parte di attori terzi.
Può anche gestire contatti in situazioni di picco in aggiunta
al gruppo di Front-Line.
Il
supervisor è responsabile del Monitoraggio
dell'attività del Front e Back Line. Fornisce supporto agli
operatori ed è responsabile dell’aggiornamento della
documentazione tecnica di supporto. Tiene costantemente sotto controllo
l’andamento dei contatti e può intervenire per modificare
la prevista assegnazione dei carichi di lavoro sui gruppi di front
e back line. In caso di problemi o difficoltà, inoltre, interfaccia
direttamente gli utenti o i loro responsabili.
Come
si presenta la schermata di registrazione del contatto
Tipologia della richiesta: all'operatore si apre una
tendina con diverse voci. Il cliente può telefonare per
richiedere informazioni, consulenza sull'utilizzo di uno strumento
tecnologico software/ hardware o per una nuova implementazione
di una apparecchiatura informatica; il più delle volte
richiede assistenza per un guasto o un malfunzionalmento. L'operatore
traccia in seguito una descrizione del problema nella apposita
area e assegna una priorità e un grado di severità
che varia su 4 livelli:
Livello 4: criticità non bloccante
Livelli da 3 a 1: delineano un disagio gradualmente
più grave, fino al caso in cui il malfunzionamento richieda
un intervento urgentissimo poichè il disagio non solo
è bloccante ma riguarda più utenti.
L'operatore segna quindi la data di apertura della chiamata
e successivamente, insieme al contributo del back line, sarà
aggiornata l'area dedicata allo stato di avanzamento
dell'intervento in modo da consentire una corretta
fornitura di informazioni nel caso un utente chiedesse la situazione
degli interventi attivati per la gestione del proprio problema. |
L’Help Desk si trova organizzativamente al centro dell’Assistenza
Clienti CSI e interagisce con i vari gruppi di competenza cui è
demandato un eventuale intervento non effettuabile dal centro di Ivrea.
Gruppi tecnici per l'assistenza hardware, software, sistemistica
o applicativa operanti presso le sedi CSI o direttamente presso i
clienti, possono infatti essere a loro volta attivati dall’Help
Desk.
L'intera attività viene monitorata quotidianamente
per fornire report statistici che offrono in tempo reale indicazioni
sui servizi. Fra questi l'andamento e la durata dei contatti telefonici,
i tempi di inizio e fine intervento, la tipologia e il numero di interventi
effettuati e le modalità con cui i problemi sono stati risolti.
Gli attuali valori target per quanto riguarda i livelli di servizio,
sono:
-percentuale di abbandono: < 5%
-capacità risolutiva: risoluzione autonoma dei malfunzionamenti
da parte dell’ HelpDesk nel 70% dei casi
-tempi di risposta: entro 60 secondi nel 90% dei casi
Periodicamente viene stilato un consuntivo
in modo che il cliente possa seguire l'andamento del servizio e,
annualmente, viene svolta presso il committente un'analisi di Customer
Satisfaction (Esempio
di questionario di Customer Satisfaction inviato al Comune di Torino
).
"In
questo modo vengono messe insieme le due componenti fondamentali
per una corretta valutazione della qualità di un servizio:
la misurazione di dati oggettivi, aventi peraltro valenza contrattuale,
e la percezione che l’utente ha del servizio stesso"
- commenta Rosamaria
Galzerano - "Tutti i dati raccolti forniscono
inoltre informazioni preziose da utilizzare al nostro interno per
mettere in atto le necessarie azioni di miglioramento.
Capire, ad esempio, che alcune tipologie di problemi sono risolte
con maggiore difficoltà o in tempi più lunghi, può
portare ad interventi di addestramento o formazione
mirati al superamento delle difficoltà riscontrate”
"A proposito di SLA, - aggiunge Roberto Bico - non
è così usuale che enti come i nostri abbiano inserito,
di concerto con i propri clienti, specifici e dettagliati paragrafi
contrattuali relativi ai livelli di servizio ed ai criteri per la
loro misurazione. L'attenzione alla qualità
è infatti un altro aspetto che caratterizza l'Help Desk e
più in generale l’assistenza clienti". A
questo proposito rileviamo che tutte le attività
svolte sono infatti documentate e codificate in procedure di lavoro
e istruzioni operative secondo quanto previsto dal sistema di qualità
aziendale del CSI-Piemonte (certificazione ISO 9001) e INVA (certificazione
ISO 9000/2000).
Nel seguente estratto del “Piano
della Qualità”
redatto per il servizio di HelpDesk CSI, possono essere tratti aspetti
organizzativi e modalità di lavoro specifiche, quali ad esempio
le modalità di registrazione delle richieste e l’assegnazione
delle severità (priorità di intervento).
Nel futuro
del Centro Unificato di Help Desk di Ivrea è in previsione
l’apertura di un'area
dedicata ai servizi rivolti ai cittadini, per supportare
tipiche attività svolte
dagli enti della pubblica amministrazione verso i propri utenti
quali, ad esempio,
attività di informazione o prenotazione. "Sempre
di più l'ente pubblico ha bisogno di colloquiare in maniera
efficiente con il cittadino, conclude Roberto Ronzani,
e aziende come INVA
e CSI possono fornire un contributo importante
per il raggiungimento di tale obiettivo".
Il caso sopra presentato evidenzia gli aspetti peculiari della realtà
visitata; siamo pronti ad esaminare le richieste di approfondimenti e di informazioni
provenienti da altri call center del Club, per favorire lo scambio di esperienze.
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