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Quando
nel 1999 CMMC visitò per la prima volta il call center di
DeAgostini gli operatori accedevano a cinque diversi sistemi per
reperire le informazioni dei clienti, sistemi che a volte non prevedevano
neppure l’uso del mouse, ma con cui si interagiva digitando
codici imparati a memoria; infine erano ben 18 i numeri telefonici
che i clienti dovevano comporre per accedere ad altrettanti servizi.
Ora molto è cambiato nel Customer Service
DeAgostini, e, nonostante si sia trattato di un processo
piuttosto lungo e complesso, si vedono i primi importanti risultati.
Intanto va premesso che il gruppo DeAgostini nel campo dell’editoria
è suddiviso in varie linee di attività:
- nel mercato B2C: Direct Marketing, Servizio Abbonamenti,
Internet (Sapere.it, Discoveritalia e Distance Learning) e Diffusione
del Libro;
- nel mercato B2B: Multimedia, Librerie, Geonext
e Professionale.
Il cliente
Nel 2000 l’azienda decise di investire in un progetto che
ponesse il cliente al centro del business. Tale piano era caratterizzato
da alcuni aspetti: occorreva dare
un’immagine unitaria del Gruppo attraverso i punti di contatto
con il cliente, fidelizzandolo con servizi evoluti, resi possibili
anche attraverso l’integrazione di diversi data base.
Il progetto Crm, basato su Sap, si è sviluppato in
due macro fasi:
- nella
prima fase (dicembre 2001) è stata
installata la nuova infrastruttura telefonica (Acd Avaya e numero
unico), per la divisione Professionale è stata creata una
nuova anagrafica ed avviato il Crm
- nella
seconda fase (conclusa a giugno 2003)
sono state integrate le chiamate di tutte le altre divisioni e
attivato il Crm a tutte le tipologie di contatto.
A
proposito di clienti, il Customer Service DeAgostini oggi
dispone di un data base popolato da alcuni milioni di clienti, ovvero
gestisce quasi 2 milioni di clienti finali attivi
e a questi vanno aggiunti quelli intermedi, ad esempio le 36.000
edicole.
Ogni cliente finale è stato censito con una codifica unica
in base alle fasi del processo di acquisto e ai vari canali di business
della società con cui ha avuto rapporti (sotto come si
presenta il front-office del Crm Sap).
L’organizzazione
del Customer Service è suddivisa in due aree:
- 1) il contact center gestisce le
attività di inbound telefoniche, le lettere (scannerizzate)
e le e-mail
- 2) l’operation di back office effettua varie
attività (es. posta, ordini, data entry) e si occupa dell’aggiornamento
gestionale (es. solleciti, caricamento pagamenti e incassi, registrazione
resi, concorsi).
Il contact center
Il traffico telefonico gestito dal call center è cresciuto
in modo rilevante, passando dalle 500mila chiamate del
1999 alle oltre 1, 2milioni previste per il 2003.
Anche le e-mail sono cresciute: da 15mila del 1999
a quasi 140mila previste per il 2003.
Trend inverso per la corrispondenza: le lettere ricevute
sono scese dalle 250.000 del 1999 a circa 150.000 stimate per il 2003.
I servizi forniti dal contact center
sono, in ordine decrescente di fruizione: supporto di post vendita,
informazioni, gestione ordini e disdette, help desk.
“Porre il cliente al centro ha significato
innanzitutto passare da 18 numeri telefonici e gruppi di operatori
dedicati che prima gestivano altrettanti servizi ad un unico numero
DeA, il 199 120120. Scelta non facile, perché ha dovuto conciliare
esigenze e cambiare abitudini”, dice Marina Bozzetti
(foto).
Va evidenziato che si partiva comunque da una situazione positiva,
in cui il cliente DeAgostini era considerato fedele e dove le nuove
offerte si traducevano quasi sempre in un successo commerciale. Tuttavia,
occorreva passare da un classico approccio da mass market ad uno di
clusterizzazione supportato dal Crm. Per il call center ciò
significava trasferire le esperienze delle campagne di outbound verso
le attività di up selling e cross selling.
Non basta più solo far fronte ad una domanda con una specifica
offerta, ma occorre saper anche verificare l’esistenza di esigenze
potenziali.
Nella nuova situazione gli Sla del contact center includono livelli
di performance sempre più significativi. Infatti già
a consuntivo del 2002 risultava che veniva evaso l’83% delle
telefonate inbound, con tempi medi di attesa di 53 secondi ed al 100%
delle e-mail si rispondeva entro le 24 ore.
La struttura
Il Call Center è diventato un Contact
Center di gruppo ed è stata rivista la gestione del Cliente.
Questo cambiamento è stato seguito
e promosso con una serie di azioni di informazione, motivazione, addestramento
e formazione.
Tutte le 120 persone che fanno parte del contact center sono state
invitate prima ad una convention nazionale e coinvolte poi in un processo
formativo che è durato 6 settimane da aprile e maggio 2003.
Come abbiamo riscontrata nel corso della nostra visita alcune riprese
di questa formazione sul campo sono ancora in atto.
Il programma intendeva creare sensibilità e condivisione sugli
obietti dell’azienda ed abituare all’uso delle nuove procedure
e alla comprensione delle informazioni.
Nell’ambito della newsletter interna, prodotta
in collaborazione con Sap e denominata progetto OASIS
(hOmogeneus Accounting and Standard Integrated System), una spazio
di rilievo è stato attribuito all’illustrazione del progetto
Crm.
La struttura del contact center
è oggi la seguente:
- oltre 70 postazioni operatori, di cui 21 postazioni
nella sede centrale di Novara e le altre dislocate presso tre outsourcer,
che svolgono attività quasi esclusive per l’azienda,
- un supervisore e tre team leader.
L’organico del call center DeAgostini
è composto solo da donne; sono poco più di 100 le operatrici,
con part-time di 4 ore, istruzione a livello universitario.
Il personale è assunto con contratto indeterminato e in parte
con contratti interinali per gestire i picchi di attività.
La visita sulle postazioni ci ha permesso di approfondire alcuni aspetti
delle varie attività, sia B2B che B2C. Nel primo caso si è
riscontrato che le schermate disponibili sul front-office permettano
di seguire bene la storia del cliente che ha chiamato, nel secondo
si è visto come vengono gestite le e-mail - con due livelli
per garantire la risposta – o come in momenti di calo di traffico
inbound le operatrici trattino la documentazione cartacea scannerizzata
abbinandola alla scheda cliente.
Miglioramenti
Questo contact center ora occupa una posizione
cardine nel ciclo delle attività DeAgostini,
in quanto presidia sia l’inserimento di un nuovo ordine che
la nuova offerta al cliente in modo completamente integrato su Sap.
Ma l’innovazione va costantemente sostenuta attraverso l’informazione
e la formazione. A
tal proposito, anche la Intranet del contact center può servire
per migliorare il rapporto tra supervisore, team leader e gruppi di
operatrici. Per fortuna tale strumento di comunicazione si inserisce
in un ambiente in cui già vengono già impiegati vari
metodi di stimolo e di cura del clima relazionale interno.
Un buon esempio è rappresentato dalla cassetta
delle idee, che raccoglie ciò che l’operatrice
avrebbe voluto dire ma non ci è riuscita, oppure problemi che
si vorrebbero risolvere, o un aneddoto simpatico, oppure ancora le
comunicazioni più strane giunte al contact center con il frasario
dei clienti.
Infine si ricorda l’iniziativa denominata “operatrice
del mese”, per cui viene seguita questa procedura:
- le operatrici del mese sono scelte in base
agli skill di competenza (uno per il turno mattutino e uno per il
turno pomeridiano).
- viene esposto in ufficio il calendario delle operatrici del mese.
- l’operatrice del mese raccoglie le informazioni e cerca di
portare nuove idee per migliorare il servizio sia da un punto di vista
professionale che di coinvolgimento del gruppo.
- ogni fine mese, le operatrici del mese si incontrano con le team
leader e il responsabile per evidenziare tutto ciò che è
utile per migliorare lo svolgimento delle attività
- infine tutte le operatrici collaborano con l’operatrice del
mese segnalando eventuali anomalie e suggerendone le soluzioni.
Con
queste premesse il futuro del Crm di DeAgostini è ormai tracciato,
verso l'integrazione completa del contact center di gruppo e con un
unico gestione del cliente. Arrivederci
alla prossima visita.
Il caso sopra presentato evidenzia gli aspetti peculiari
della realtà visitata; siamo pronti ad esaminare le richieste
di approfondimenti e di informazioni provenienti da altri call
center del Club, per favorire lo scambio di esperienze.
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al Club CMMC |
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