Le testimonianze raccolte nella tavola rotonda
1° giro)
Quale recente iniziativa ricordi con particolare
piacere?
Monica
Battaglia, Eudata.
Il nostro evento sulla Generative AI, del 29 maggio di quest’anno.
E’ stato un momento per educare e di cultura. Il motivo
non è solo il risultato raggiunto, ma anche il come:
ho visto la collaborazione tra team e clienti trasformarsi
in valore reale. Mi piace ricordarla perché mi ha dimostrato
che, quando mettiamo al centro l’ascolto del cliente
e non solo il messaggio, il ritorno è duplice: cresce
la relazione e cresce anche il business.
Maria
Bondar, Nethex
Si segnala l’area della Comunicazione aziendale e marketing
digitale, per raccontare l’azienda sia all’interno
che all’esterno.
Inoltre si evidenziano le attività di Analisi dei dati
di marketing, per la costruzione di una strategia vera, data-driven,
e per verificare il raggiungimento degli obiettivi
Francesca
Valle, BDP
La possibilità di organizzare webinar ed eventi fisici
molto personalizzati, pensati per dare al nostro pubblico
non solo una panoramica, ma soluzioni concrete e operative.
La cosa sicuramente più apprezzata è stata la
possibilità di fare approfondimenti mirati, costruiti
proprio sui bisogni che il mercato ci stava segnalando.
Serena
Durante, INGO XCally
Un evento durante il quale abbiamo raccontato a clienti e
prospect la nostra evoluzione, condividendo il percorso che
ci ha portati fin qui. Abbiamo coinvolto i partecipanti attraverso
la narrazione del nostro sviluppo sia di processo che tecnologico.
Abbiamo inoltre presentato alcuni use case di successo, che
hanno dato concretezza e valore all’esperienza.
Carola
Canossi, Assist Digital 
Siamo una società di consulenza specializzata in Data,
AI e Customer Experience e le attività di cui mi occupo
vanno dalla promozione dei nostri servizi e soluzioni fino
alla comunicazione corporate e istituzionale. In questo momento,
le attività su cui si pone attenzione sono quelle legate
ai servizi e alle soluzioni di intelligenza artificiale applicata
al business. L'ultima iniziativa riguarda Intelligoo, la piattaforma
che analizza i dati delle conversazioni con i clienti e li
trasforma in insight di business. E’ un ambito affascinante,
non solo per le novità che portiamo sul mercato, ma
anche per il carattere interdisciplinare del lavoro che coinvolge
diversi team e per questo abbiamo costituito una tribe interdisciplinare.
Francesca
Spaggiari, expert.ai
Tra le iniziative che ci hanno dato maggiore soddisfazione
c’è la serie di eventi “Vino & AI”.
Il parallelismo è chiaro: come per un buon bicchiere
di vino, tutti possono apprezzarne la qualità, ma pochi
conoscono il lavoro, la cura e la complessità necessari
per arrivare a quel risultato. Allo stesso modo, un progetto
di AI richiede competenza, esperienza e attenzione ai dettagli
per offrire un risultato finale davvero apprezzabile. Questo
approccio rende tangibile al pubblico il valore e la complessità
del nostro lavoro.
2°
giro)
Quale ruolo occupano i social per il
nostro settore?
Monica
Battaglia, Eudata.
I social oggi non sono più un “megafono”,
sono il luogo dove il cliente si aspetta un dialogo autentico.
Nel customer management sono fondamentali per tre motivi:
- Velocità: le persone si aspettano risposte quasi
in tempo reale.
- Reputazione: ogni interazione è pubblica, tutta la
community ti osserva.
- Dati: sono una miniera per capire trend, bisogni, insoddisfazioni
e migliorare i servizi.
In pratica, i social sono diventati un pezzo del customer
service, non solo del marketing.
Maria
Bondar, Nethex
Molte aziende sottovalutano il ruolo dei social. Basta rifersi
ad un dato: una fonte attendibile afferma che 8 buyer B2B
su 10 effettuano ricerche online prima di contattare un fornitore.
La presenza digitale è fondamentale ed è necessario
aumentarne la consapevolezza.
Francesca
Valle, BDP
Sicuramente i social sono diventati canali indispensabili
non solo per dare visibilità, ma anche per sperimentare
nuovi strumenti/format e provare a differenziarci rispetto
ai concorrenti.
Permettono di raggiungere velocemente pubblici diversi, ma
anche di mostrare con più immediatezza cosa ci distingue:
il tono, i valori, le idee. Credo che nel nostro settore la
sfida sia usarli non come semplice vetrina, ma come spazio
per condividere contenuti di valore e aprire dialoghi.
Serena Durante, INGO XCally
Oggi non si tratta più semplicemente di “essere
sui social”, ma di capire come starci e quale ruolo
si vuole assumere. È una sfida complessa, perché
si tratta di canali sempre più affollati e competitivi.
Se qualche anno fa la comunicazione era più spontanea,
creativa e leggera, oggi richiede un approccio molto più
mirato, ponderato e guidato da una strategia chiara. Per questo
ci stiamo concentrando sul raccontare storie attraverso i
canali video capaci di coinvolgere i nostri stakeholder –
dalle persone interne ai clienti – in un percorso di
progettazione condivisa.
Carola
Canossi, Assist Digital
Nel nostro settore le attività di comunicazione sui
social si concentrano su piattaforme dedicate al nostro target,
come LinkedIn. L’obiettivo è quello di utilizzare
i social come strumento strategico di comunicazione B2B, con
tre finalità chiave:
1. Far crescere la brand awareness rispetto ai nostri servizi,
progetti e competenze
2. Attrarre talenti, mostrando la cultura aziendale e le opportunità
di carriera.
3. Creare engagement e conversazioni tra addetti attraverso
la condivisione di white paper, talk, interviste e la promozione
di eventi online e offline.
Queste attività contribuiscono a costruire una reputazione
e diffondere una cultura dell’innovazione e del confronto
Francesca Spaggiari, expert.ai
I social rappresentano oggi un canale primario di comunicazione.
Ogni piattaforma ha linguaggi, formati e pubblici diversi,
e il nostro compito è governare il messaggio aziendale
in modo coerente e rilevante su ciascun canale. Essere “omni-channel
aware” significa saper modulare contenuti e storytelling
per massimizzare engagement e credibilità, mantenendo
coerenza con i valori e l’identità del brand.
3°
giro)
Come ti aggiorni? L’AI é
dirompente per la tua professione?
Monica
Battaglia, Eudata.
Mi aggiorno ogni giorno con un mix di fonti: newsletter di
settore, community professionali, e soprattutto il confronto
con colleghi e clienti (che spesso sono i migliori trend-watcher
inconsapevoli!).
Sull’AI: sì, è dirompente. Perché
ridisegna il perimetro della nostra professione. Routine come
analisi dati, reportistica o copy base vengono accelerate
dall’AI, lasciando più spazio per ciò
che conta: strategia, creatività e costruzione di relazioni.
È un cambio culturale prima ancora che tecnologico.
Maria
Bondar, Nethex
Frequento corsi di marketing e di analisi dei dati. Inoltre,
seguo i contatti su LinkedIn dei centri media.
Penso che l’AI sia dirompente per molte professioni,
incluso marketing e comunicazione.
Automatizzazione dei processi. Ho sviluppato uno script personalizzato
per ChatGPT per ripulire grandi database. In tal modo ho più
tempo per la strategia, per il pensiero critico e la creatività.
Francesca
Valle, BDP
Mi aggiorno attraverso lo scambio continuo con colleghi e
partner, ma anche con sessioni formative periodiche che stiamo
organizzando internamente proprio per capire cosa offre oggi
il mercato. Questo approccio ci aiuta a non subire i cambiamenti,
ma a capirli insieme e trasformarli in opportunità.
L’AI in particolare è già un elemento
di grande discontinuità, non la vedo come minaccia,
ma come uno strumento potente che ci obbliga a rinnovare il
modo di lavorare, liberando tempo per attività più
strategiche e creative
Serena Durante, INGO XCally
Nel team marketing pensiamo, un po’ scherzando, di avere
un collega in più: Mr. AI, ormai parte integrante dei
nostri processi e un supporto prezioso nelle attività
quotidiane. Per me la crescita e l’aggiornamento più
stimolante arriva dal confronto con l’estero, tra co-marketing,
nuove tecnologie, strumenti di AI e strategie condivise con
i partner.
Carola
Canossi, Assist Digital
L’aggiornamento è continuo. Seguo una selezione
di riviste specializzate, da cui ricevo newsletter, e utilizzo
molto LinkedIn, dove seguo profili di esperti e le loro attività
di divulgazione. Sto seguendo un programma di formazione aziendale
di AI upskilling, con corsi online e anche di e-learning di
AI applicata al MKT.
L’AI nel settore della comunicazione rappresenta un
potente acceleratore operativo, per la produzione di contenuti.
Tuttavia, le idee e la scelta dei contenuti restano una responsabilità
umana. Nella comunicazione, dove le attività si basano
sulla differenziazione, la coerenza e la rilevanza, non dobbiamo
mai perdere di vista che, se è vero che disponiamo
di uno strumento potentissimo, la pianificazione strategica,
la capacità di innovare e, talvolta, di rompere le
regole, restano competenze che solo le persone possono portare.
Francesca
Spaggiari, expert.ai 
Il nostro aggiornamento è continuo e alimentato dall’interazione
diretta con tecnologie AI, che nel nostro lavoro sono strumenti
di empowerment più che di sostituzione. Ad esempio, la
vecchia rassegna stampa è oggi gestita da AI, permettendo
al team di concentrarsi su analisi e strategia. L’AI migliora
la qualità del lavoro, velocizza i processi e amplia
le possibilità creative, rappresentando per la comunicazione
un’opportunità dirompente e concreta. |