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Guida ai Service Level Agreement

SLA per Servizi inbound

Revisione 2001 a cura di CMMC - Customer Management Multimedia Callcenter


*** Indice ***

  1. Premesse e obiettivi
  2. Descrizione attività
  3. Impegni dell'Erogatore del Servizio di Call Center
    1. Script di inbound
    2. Sistemi tecnologici
    3. Risorse informative
    4. Descrizione del servizio
      1. Aspetti quantitativi
      2. Aspetti qualitativi
    5. Risorse professionali
    6. Tempi
  4. Impegni del Committente del Servizio di Call center
    1. Obiettivi e strategie di marketing e comunicazione
    2. Fornitura sistemi tecnologici
    3. Script
    4. Comunicazioni cambiamenti della campagna
    5. Accesso alle informazioni
    6. Formazione
  5. Protezione dati e riservatezza
    1. Riservatezza
    2. Gestione emergenze ed imprevisti
  6. Analisi e verifica performance
    1. Analisi prestazioni
    2. Verifica performance
  7. Criteri definizione compensi
La guida riporta l'inserimento delle seguenti valutazioni:
(***) elemento indispensabile/irrinunciabile
(**) elemento importante/utile
(*) elemento da considerare


1 . Premesse e obiettivi
L'attività di un Call Center presenta, dal punto di vista della definizione dei livelli di servizio forniti, alcune criticità che CMMC ha classificato e parametrizzato secondo la metodologia nel seguito riportata.
Questa analisi parte dalla considerazione che i fattori che qualificano il servizio di un Call Center siano comuni, sia che si tratti di una situazione in house che di una realtà outsourcing. È pertanto possibile adottare una metodologia di base unica e condivisa relativa al Service Level Agreement, che può rappresentare lo strumento di valutazione delle attività dei Call Center.

2. Descrizione attività
Questa parte comprende la descrizione dell'attività inbound che viene svolta dall'Erogatore del Servizio di Call Center per conto del Committente del Servizio (Azienda e/o Funzione aziendale).
Poiché si tratta di una prestazione a cui corrisponderanno costi e compensi, la sua descrizione deve essere il più possibile chiara e completa.

In relazione alle fasi di attività da contrattualizzare e alla loro durata si può parlare di:

  • fase di avvio
  • fase di produzione
  • fase di chiusura.

Di norma gli elementi che caratterizzano un'attività di inbound sono:

  • obiettivi dell'attività
  • descrizione flussi di attività
  • piano di comunicazione e script
  • descrizione infrastrutture tecnologiche
  • supporto informativo e database iniziale
  • formazione operatori
  • definizione contatto utile
  • risultato da raggiungere e data base finale
  • tempi dell'attività e reporting.
In particolare, le modalità del servizio di inbound consistono nel trattamento delle seguenti informazioni:
3. Impegni dell'Erogatore del Servizio di Call Center

Definizione del Responsabile del Servizio per conto dell'Erogatore (***)

3.1 Progettazione e realizzazione degli script di inbound
Premesso che lo script di inbound può essere definito internamente o affidato ad una società esterna, richiedendone una specifica consulenza, nella presente guida non viene considerata tale tipo di attività.

Le attività relative allo script da considerare sono:
  • Indicazioni sulla costruzione dello strumento con obiettivi e modalità operative per il raggiungimento (**)
  • Definizione dei contenuti con il Committente del Servizio (***)
  • Richiesta di approvazione al Committente del Servizio e definizione dei punti di controllo (***)
  • Valorizzazione dell'impegno, della complessità e dei tempi e costi ad essa relativi (**).
3.2 Sistemi e servizi tecnologici
Il Committente può richiedere e verificare la situazione (in quantità e caratteristiche) delle infrastrutture tecnologiche hardware e software e dei servizi utilizzati dall'Erogatore (**):
  • Presenza ACD, con descrizione delle prestazioni
    • numero di linee gestite
    • numero postazioni operatori gestibili
    • tipologia di instradamento delle chiamate
    • ambiente di reporting
  • Numero di linee da dedicare al servizio, attraverso funzioni di ACD, con un valore minimo e un valore massimo di linee.
  • Per servizi on-line tipo di integrazione con Data Base, ovvero con o senza CTI
  • Presenza di applicazioni CTI
    • screen pop
    • call workflow
    • intelligent call routing
    • monitoraggio real time
    • reporting
  • IVR o VRU per gestire in parte automaticamente le chiamate inbound
  • Sistemi di reporting.
Per il Numero Verde si possono verificare due situazioni:
  • l'Erogatore del servizio si impegna a mettere a disposizione per la durata della campagna il Numero Verde prevedendo il riaddebito dei costi telefonici;
  • l'Erogatore del servizio prende in carico il Numero Verde assegnato al Committente dal Carrier Telecom Italia.
3.3 Risorse informative
Premesso che questa sessione deve comprendere informazioni sui sistemi e sui programmi informatici, particolare attenzione va posta sui database e sui file, che devono essere descritti in dettaglio sia per gli aspetti qualitativi che quantitativi.
Il database può essere considerato secondo i seguenti criteri:
  • Database iniziale.
    In alcune situazioni di inbound può essere disponibile una anagrafica iniziale
  • Database finale.
    Il File deve essere definito con (***):
    • Tipo di formato del file, ovvero i campi di cui è composto
    • Frequenza e modalità della comunicazione di ritorno al Committente delle informazioni aggiornate
    • Indicazione di priorità sul completamento di alcuni campi, per disporre di un indice di misura della qualità del file finale
    • Pulizia del file iniziale da errori, omissioni o modifiche
    • Segnalazione dei record doppi.
Descrivere le caratteristiche principali sia sotto il profilo quantitativo (esempio temporale) sia sotto quello qualitativo.


3.4.1 Aspetti quantitativi
I valori e i dati sotto indicati esprimono le stima
dell'Erogatore del servizio in riferimento ai volumi di chiamate gestibili .

  • Risorse dedicate, ovvero linee, postazioni, operatori.
  • Traffico massimo gestibile. Tale valore può servire per una prima valutazione dell'Erogatore del Servizio (**).
  • Durata media conversazione. Viene stabilita in base allo script (***)
  • Stima dei volumi di traffico
    • Numero di chiamate previste e di minuti totali al giorno (***). Questo valore può essere una stima condivisa con il Marketing e ricavata attraverso le competenze della Funzione Media Planning
    • Valutazione dei picchi generati dalle chiamate (***).
    • Distribuzione attesa delle chiamate per fasce orarie (***)
    • Numero di chiamate gestite entro il tempo medio di attesa (**)
    • % accessi garantiti contemporanei (**).
  • Mix delle chiamate, per tipo di informazioni, ovvero di base o più complesse in relazione all'esistenza di più script (**)
  • Tempi di after call work, ovvero dedicati dall'operatore ad espletamento delle funzioni richieste dopo ciascuna chiamata (**)
    • Tempo di collegamento effettivo rapportato al Tempo totale richiesto dalle chiamate, incluso l'after call work
  • Presidio. Senza entrare nel merito dell'organizzazione, si indicano le disponibilità per il servizio di inbound (**)
    • ore/giorno
    • giorni/settimana
3.4.2 Aspetti qualitativi
I valori e i dati sotto indicati servono a valutare la qualità e la funzionalità dei servizi forniti dall'Erogatore.
  • Tempo medio per chiamate evase, in secondi (***)
  • Tasso di abbandono, ovvero % di chiamate senza risposta, ovvero numero medio di chiamate perse (***)
  • % di chiamate gestite entro x secondi, ovvero tempo medio di attesa, tempo considerato a rischio oltre il quale si ha l'abbandono (**)
  • % chiamate evase al primo contatto (***)
  • Gestione overflow (**)
    • con operatori, che avvertono il cliente che gli altri operatori sono tutti impegnati e che lo richiameranno (con presenza di secondo livello),
    • con Ivr o Vru.
    Si può segnalare l'eventuale impiego di uno specifico outsourcing.
  • Tempo di adeguamento alle performance di riferimento, ad esempio in caso di variazione dei carichi di lavoro (**)
  • Trattamento delle chiamate di inbound "indesiderate" (scherzi o silenzi); tali criteri vanno definiti in particolare per lo svolgimento di alcune tipologie di attività ove il fenomeno si presenta di rilievo, come nel caso di alcuni servizi non-profit (**).
3.5 Risorse professionali

3.5.1 Dimensioni delle risorse organizzative del Call Center (**)
Contiene la descrizione del tipo di struttura del Call Center e delle competenze. Vanno messi in evidenza non solo il personale di front-line, ma anche le risorse di supporto e di coordinamento da attribuire all'attività del committente.

3.5.2 Operatori del Call Center (**)
I profili degli operatori vanno definiti seguendo i seguenti parametri:

  • età
  • istruzione
  • esperienze
  • conoscenza specifiche (es. lingue e PC)
in relazione all'attività specifica del progetto.

3.5.3 Formazione degli Operatori (**)

  • Risorse umane da dedicare. Piano da condividere e cofinanziare con il Committente
  • Scambio di esperienze tra Committente ed Erogatore del Servizio ai fini della formazione
  • Apprendimento processo del Committente
  • Addestramento all'utilizzo dello script relativo al servizio specifico
3.5.4 Controllo operatori (**)

Indicazioni su eventuali test di prova ritenuti qualificanti, con durate da 1 a 3 mesi

3.6 Tempi
Tra Erogatore del Servizio e Committente deve essere concordata la seguente tempistica:

  • Data di avvio del progetto (***)
  • Data di attivazione del servizio (***)
  • Periodo minimo occorrente tra le due date suddette (***)
  • Data di chiusura della campagna di inbound (**)
  • Tempo da dedicare all'elaborazione delle informazioni raccolte
  • Periodo previsto di adeguamento delle risorse in relazione ai picchi o code di chiamate (**)
4. Impegni del Committente del Servizio di Call Center
Nel seguito si riportano le considerazioni principali senza dare particolare enfasi ad argomenti già trattati nella parte dedicata agli impegni dell'Erogatore del servizio.

4.1 Definizione del Responsabile del Servizio (***)
Debbono essere indicati le Persone, le competenze, i ruoli e le aspettative.

4.2 Obiettivi e strategie di marketing e comunicazione (***)
La presentazione delle strategie della campagna di inbound da parte del Committente nei confronti del Fornitore del Servizio deve sempre essere effettuata in modo adeguato e completo per garantire il raggiungimento degli obiettivi dell'attività.

4.3 Fornitura sistemi tecnologici (**)
In molti casi, soprattutto nel caso dei servizi on-line, all'Erogatore devono essere garantiti la fornitura e l'aggiornamento nel tempo dei programmi applicativi e l'integrazione con i sistemi aziendali.

4.4 Script (***)
Lo script sarà preparato dall'Erogatore del servizio in collaborazione con il Committente e approvato da quest'ultimo. Per impieghi dello script diversi da quello previsto nell'attività di inbound di riferimento occorre un'autorizzazione da parte di chi lo ha preparato.

4.5 Comunicazione dei cambiamenti della campagna (**)
Le modifiche in corso possono avere effetti sui carichi di lavoro e sull'organizzazione dell'attività e vanno concordate con l'Erogatore.

4.6 Accesso alle informazioni (**)
Il Committente dovrà fornire un Database adeguato alle attività previste di inbound (3.3), in quanto l'Erogatore del Servizio di Call Center deve poter disporre di informazioni complete ed aggiornate.

4.7 Formazione (***)
Il personale del Call Center deve essere preparato per raggiungere gli obiettivi qualitativi e quantitativi previsti dalla campagna con il contributo del Committente.
Tempi e modalità vanno concordati con l'Erogatore del servizio, come indicato nel punto 3.5..
In alcuni casi quest'ultimo può mettere a disposizione del Committente un formatore.
Vanno anche concordate le attività di aggiornamento.

4.8 Responsabilità Operatori (***)
Va definita la responsabilità del Committente nei casi di eventuale contenzioso con gli operatori; l'Erogatore del servizio - come responsabile della gestione del personale impiegato - può decidere di garantire l'estraneità del Committente, manlevandolo da eventuali richieste da parte degli operatori del Call Center.

5. Protezione dati e riservatezza
Gli obblighi derivanti dalla legge 675/96 sulla tutela dei dati personali, che riguarda i diversi aspetti della titolarità, della responsabilità di gestione e cancellazione, protezione e riservatezza coinvolgono sia il Committente che l'Erogatore.

5.1 Riservatezza (***)

  • Titolarità. Il Committente è il titolare del trattamento dei dati personali, ma può designare l'Erogatore del servizio quale soggetto responsabile delle operazioni di trattamento di tali dati relativamente all'attività di inbound prevista
  • Impiego delle informazioni. L'Erogatore del servizio è impegnato ad usare le informazioni unicamente per le finalità previste dall'attività di inbound.
  • Informativa. In base a quanto disposto dalla legge 675/96 (articolo 10) l'Erogatore del servizio deve dichiarare di avere provveduto agli obblighi di informativa
  • Richiesta consenso. Sempre in relazione a quanto disposto dalla legge 675/96 (articoli 11 e 20) l'Erogatore del servizio dichiara di avere richiesto il consenso al trattamento e alla comunicazione dei dati personali
  • Modifica e cancellazione. L'Erogatore si impegna a rispondere alle istanze di coloro che richiedono di conoscere i propri dati per apportare modifiche o cancellazioni (articolo 13 legge 675/96)
  • Riservatezza. L'Erogatore si impegna a rispettare e predisporre le misure di sicurezza atte a garantire riservatezza, l'integrità e la completezza dei dati personali durante il trattamento e la conservazione (articolo 15 legge 675/96).
5.2 Gestione emergenze e imprevisti (**)
Questa attività riguarda le garanzie di continuità nei servizi di inbound, anche in caso di eventi imprevisti:
  • La presenza di server di back-up
  • La definizione dei tempi di ripristino.
6. Analisi e verifica performance

6.1 Analisi prestazioni
L'Erogatore dei Servizi deve disporre di un insieme di statistiche che riguardano i seguenti aspetti:

  • Tempo medio per chiamate evase (sec.)
  • Tasso di abbandono, complemento del % di chiamate gestite entro il tempo medio oltre il quale si rischia l'abbandono
  • % chiamate gestite entro il tempo medio di attesa
  • % chiamate evase al primo livello
  • % accessi del sistema gestiti contemporaneamente
  • Rapporto chiamate gestite con IVR e chiamate totali arrivate
  • Rapporto chiamate gestite con operatore e chiamate totali arrivate
  • Distribuzione effettiva del traffico per fasce orarie
  • Tempo medio attesa del cliente
  • Mix chiamate per tipologia
  • N.ro chiamate
    • accettate
    • rifiutate
    • accodate
    • gestite.
Erogatore e Committente devono concordare quali delle suddette statistiche è opportuno condividere per la specifica attività di inbound.

6. 2 Verifica performance
L'attività di controllo sulla qualità del servizio può essere effettuata con diversi metodi e con diverse periodicità, ad esempio:

  • A campione con misura dell'accoglienza e della qualità della risposta; (***)
  • Con analisi di Customer Satisfaction, di percezione sulla qualità del servizio espressa da campione di Clienti; (**)
  • Con analisi che certifichi la cortesia e professionalità degli operatori. (**)
  • A campione, sulle chiamate inbound prima della chiusura della chiamata (questa modalità va concordata con il Committente); (**)
  • Con misura dello scostamento rispetto all'obiettivo, ad esempio numeri dell'anagrafica di contatti "a buon fine" rispetto al numero totale delle chiamate; (**)
  • Con misura delle lamentele giunte al Top Management del Committente in relazione al totale delle chiamate(*)
  • Concordando sopraluoghi da parte del Committente presso la sala del Call Center dell'Erogatore del servizio durante lo svolgimento delle attività di inbound. (*)
Tali analisi si possono poi classificare in base a:
  • Efficienza tecnologica
    Per il telemarketing inbound informativo viene effettuata un'analisi generale, in alcuni casi possono essere impiegati i seguenti parametri:
    • disponibilità tempo di funzionamento/sul tempo totale
    • tempi di risposta,
    • trasferte (*),
    • MTBF, frequenza di guasti (*)
    • MTTR, tempo di riparazione (*)
  • Performance organizzativa
    • Se le attività sono svolte in insourcing possono essere impiegati i seguenti parametri:
      • numero chiamate medie per operatore,
      • saturazione,
      • % accessi garantiti dal sistema dell'Erogatore
      • presidio turni, con orari, durata, giorni/settimana e n.ro di persone impiegate
    • Se le attività sono svolte in outsourcing è meglio porsi come riferimento un parametro economico, ad esempio: costo per contatto utile, magari in relazione del volume dei contatti avuti.
    • numero dei contatti utili (***)
    • tassi di redemption (**)
    • tassi di retention (*)
    • market share raggiunta (*)
    • fatturato conseguito (*)
    • Roi (*).
7. Criteri di definizione dei compensi
La guida si conclude con alcuni cenni sui possibili criteri da seguire per la definizione dei compensi, ancora una volta precisando che può trattarsi di prezzi che riguardano l'attività tra Erogatore in Outsourcing e Committente, piuttosto che di costi di trasferimento interni ad un'organizzazione nel caso di Insourcing.
Si evidenzia come i compensi devono essere esplicitati in modo che il Committente identifichi quale saranno tutte le voci di costo che concorrono alla definizione del costo complessivo del servizio fornito dall'Erogatore.

I compensi possono essere individuati in relazione a due casi:

  • l'attività di inbound non richiede adattamenti tecnologici e organizzativi particolarmente impegnativi da parte dell'Erogatore
    • costi di avvio (una tantum)
    • costo di presidio linea (periodico)
    • costo per contatto (in base ai volumi effettivi)
  • l'attività di inbound richiede adattamenti tecnologici e organizzativi particolarmente impegnativi da parte dell'Erogatore
    • costi di preparazione speciali (una tantum) del sistema tecnologico, ad esempio per la trasmissione dati tra Erogatore e Committente e per gli applicativi da rendere disponibili sulle postazioni degli operatori;
    • minimo di fatturato garantito, da concordare il relazione al traffico di inbound previsto e precisando cosa comprende e come viene gestito l'anticipo e l'accredito.
I compensi possono anche comprendere premi e penali in relazione ai risultati raggiunti. I premi e le penali sono perciò rapportati ai risultati e ai contributi dati al raggiugimento deglio stessi.

E' possibile che per la produzione delle statistiche di analisi e verifica delle performance vengano evidenziati voci di costo specifiche.
Se nell'attività di inbound sono previste anche specifiche richiamate in outbound, i compensi dovranno tener conto di tali costi, in particolare di quelli telefonici.