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Testimonianze
Dalla
Scozia
Monica
Simone, dopo un periodo di permanenza in Scozia per il progetto
di consolidamento del Call Center di IBM, è rientrata in
Italia e ci ha inviato questa riflessione che volentieri pubblichiamo.
Quello
dei Call Center è sicuramente uno dei settori più dinamici che si
sta facendo largo nella " trincea" del lavoro.
Le telecomunicazioni rappresentano il comparto più dinamico, ma
buone opportunita' arrivano anche dai settori bancario assicurativo
e di information technology.
L'attività spazia dall'assistenza al marketing e vede impegnati
giovani brillanti e con grosse doti comunicative, che non hanno
niente a che vedere con l'immagine stereotipata del centralinista.
Il telefono è solo uno degli strumenti attraverso il quale si veicolano
informazioni di vario genere essenziali per l'impresa e per i suoi
rapporti con i clienti.
In quest'ottica l'operatore diventa responsabile di un canale di
comunicazione fondamentale che l'azienda stessa ha con l'esterno.
Molto spesso si tratta di giovani al loro primo impiego, che accettano
con entusiasmo di lavorare all'interno del call center con la speranza
che quello possa rappresentare il primo passo per farsi strada in
azienda.
E' stato cosi' per me e spero lo sia anche per molti altri giovani
della mia età che credono nell'attività' dei call center. Ho iniziato
anche io la mia attività di operatore all'interno della struttura
di Direct Marketing della IBM Italia ed è stato proprio per
questa esperienza di customer care, che ho avuto la possibilità
di lavorare per sei mesi in Scozia per un progetto di consolidamento
del call center della IBM per quanto riguarda l'Europa intera, sia
in veste di team leader che di coach nei confronti delle nuove leve.
E' stata senza dubbio un'esperienza che mi ha arricchita sia dal
punto di vista umano che dal punto di vista professionale e che
mi ha fatto riflettere su molte differenze tra l'Italia e l'Europa
per quanto riguarda il settore in questione.
E' proprio il Regno Unito il Paese in cui l'utilizzo di call center
è molto più "spinto". Questa discrepanza è solo in parte spiegata
dal fatto che, per le aziende che investono in questo settore in
Europa, sono spesso previste delle agevolazioni di tipo fiscale
legate alla "localizzazione" dei centri e incentivi all'assunzione
di personale, cosa che invece non è prevista in Italia. E' per questo
infatti che molte società italiane hanno già, o sono in procinto
di trasferire, se così si può dire, i propri centri verso il Regno
Unito, ma non solo per motivazioni di carattere economico.
Nel caso di grandi multinazionali, la ragione è da ricercare nel
desiderio di offrire una immagine e un servizio migliore ai propri
clienti.
Questi esempi ci aiutano a capire come il mondo dei call center,
sia in continua evoluzione e come le società stiano continuando
ad investire in tale settore consapevoli del fatto che questo rappresenti
il primo passo verso il successo.
Monica Simone monica_simone@it.ibm.com
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