|
eGovernment
VisionIl
rapporto curato da Accenture e datato Aprile 2002, comprende un'analisi approfondita
sullo stato dell'eGovernment sui 23 principali paesi, tra cui l'Italia, raffrontato
con i risultati di un anno fa.
I servizi studiati sono complessivamente 169, tutti riguardanti l'amministrazione
centrale e raggruppati nelle seguenti tipologie: -
giustizia e sicurezza pubblica - entrate - difesa - educazione
- trasporti - legislazione e democrazia - procurement - poste Ogni
servizio può essere offerto con diversi livelli di evoluzione: publish,
interact e transact. I
criteri adottati per classificare i singoli stati si basano su una macrosuddivisione
tra "Service Maturity" , con cui si intende il livello con il
quale il servizio è disponibile on-line e "Customer Relationship
Management", con cui si intende invece rappresentare il livello di complessità
del servizio: sofisticazione del processo, approccio one-to-one, fino alla proattività.
Questi due parametri concorrono a determinare la maturità complessiva,
riprodotta in Figura 1.
I paesi posizionati
al disopra del 50% sono stati definiti "innovative leader", seguono
poi i "visionary challanger" con una solida base di servizi on-line
e alcune applicazioni Crm attive, quindi gli "emerging perfomer" ed
infine i "platform builder", categoria che comprende l'Italia.
Questi ultimi hanno attivato pochi servizi on-line e prevalentemente
di tipo "publish", con forti sfide infrastrutturali ancora da affrontare.
Il
grafico mostra come Canada, Singapore e Stati Uniti risultano i paesi più
sviluppati, mentre l'Italia, nonostate una forte accelerazione realizzata
due anni fa, rimane negli ultimi posti. Dalla
Figura 3 risulta inoltre che, rispetto al 2001, sono le due catagorie centrali
a realizzare gli incrementi maggiori, in alcuni casi attraverso un'evoluzione
di tipo Crm (come in Belgio), in altri casi attraverso l'aumento - come numero
e come profondità - dei servizi disponibili on-line (come in Spagna). L'Italia
presenta un tasso di variazione annuale vicino all'8%. Come
livello di profondità dei servizi on-line, l'Italia risulta meglio posizionata,
anche se con ampi margini di miglioramento (Figura 5). Peggiore
la situazione invece dal punto di vista del Crm (Figura 6). Gli aspetti
di sicurezza, autenticazione e privacy sono fondamentali e vanno bilanciati con
le esigenze di condivisione delle informazioni tra i vari enti. Dei
169 servizi complessivi, l'amministrazione centrale in Italia è responsabile
di 118, e di questi 80 sono già disponibili on-line, anche se a livelli
di funzionalità contenuti. Nel corso del 2001 sono stati introdotti on-line
31 nuovi servizi (si tratta del secondo maggior incremento nel mondo) e, di questi,
solo 4 sono stati introdotti al massimo livello di servizio (transact). Gli
iscritti CMMC possono consultare lo studio completo: |