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Michael
Porter
e il Crm
Michael
Porter - professore della Harvard Business School - nei giorni scorsi parlato
per circa 2 ore sul tema "Customer Management as a competitive strategy"
nel corso di un convegno a Londra (aprile 2002).
Wendy Hewson del CRMGuru.com
ha riportato alcuni commenti su questo speech che in sintesi riprendiamo.
Come
sempre il suo pensiero di Porter è affascinante, ma in questa occasione
le sue considerazioni sono state abbastanza criticate.
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L'intervento di Porter è iniziato con l'affermazione che lo scopo principale
di molte aziende consiste nella "creazione di un valore economico aggiunto"
e che questo valore è ben misurabile attraverso "il ritorno del capitale
impiegato nel business".
Premesso questo, le cose
interessanti vengono dopo.
Porter evidenzia che le aziende debbono
impegnarsi su due fronti di attività:
1) Essere efficaci operativamente. Ovvero assimilare, raggiungere e superare le
best practice.
"Questo è il focus del Crm e questo è così
facile da realizzare per voi e per i vostri concorrenti, che non produce alcun
vantaggio competitivo". In effetti Porter afferma che l'essere orientati
verso prestazioni convergenti, suggerisce a tutte le aziende di adottare le stesse
best practice. |
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"Both
strategy and operational effectiveness are critical to success. Operations
& strategy must "fit" to create a sustainable competitive advantage." |
2) Mettere se stessi in una posizione strategica che sia unica e sostenibile.
Circa questo tema, molto familiare a Porter, la tesi sostenuta è che la
maggior parte delle compagnie effettuino questo posizionamento in modo scorretto.
Al fine di assicurare che i competitori non possano copiare la propria posizione,
si deve fare una scelta, il che comporta anche di dover rifiutare il servizio
ad alcune tipologie di clienti.
Passiamo
ai commenti di CRMGuru.com
Intanto,
Porter non ha idea di quanto sia difficile raggiungere certi livelli di efficacia
nelle attività relative al contatto con i clienti.
Noi abbiamo ancora
davanti tanta strada da
percorrere prima di capire quali siano realmente
le best practice, come ottenerle
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e superarle. In molte aziende c'è ancora spreco, inefficienza e pessime
prestazioni lungo tutto il ciclo di vita del cliente: dalla sua eleggibilità
nel target, all'acquisizione, via via fino al post-vendita. |
L'implemetazione
di sistemi Crm non vuol dire, come sostiene Porter, che si disporre di una scorciatoria
per ottenere prestazioni migliori.
Le
best practice relative alla gestione del cliente sono indissolubilmente correlate
al posizionamento di mercato.
Per esempio, molti call center sono focalizzati
sulla minimizzazione dei costi e del tempo medio per chiamata. Altri, invece,
sono gestiti in modo completamente diverso, con focus sulla soddisfazione del
cliente.
Si tratta di chiari esempi che dimostrano come la scelta del posizionamento
sul mercato porta a rivedere la scelta delle best practice.
Porter
conclude spiegando perchè così poche imprese pensino in modo veramente
strategico circa il loro posizionamento.
Egli afferma che i maggiori vincoli
al posizionamento sono dovuti ad un "difetto nel
pensiero del management" ed evidenzia due esempi:
-
una eccessiva attenzione a tutti i bisogni del cliente e
- la convinzione
che la qualità sia gratuita.
Il
nostro intelocutore del CRMGuru.com conclude che Porter resta "a personal
hero of mine" e chiede se è possibile che qualcuno del CrmGuru.com
"can polish him up a bit for me!".
Attendiamo questa operazione
di "pulizia" attraverso il dibattito. che continua...
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