|
CRM
e Marketing Diretto
Una recente indagine svolta in Italia da Astra ha prodotto
una fotografia del marketing diretto, intervistando sia aziende
che clienti.
La prima parte ha evidenziato che solo il 61% delle aziende ha
fatto uso del direct marketing e che solo un quarto di queste ultime
ha investito in maniera significativa e solo il 6% ha esperienze
rilevanti, anche se spesso ricorre a strutture esterne.
Quali le cause di tale situazione non favorevole?
L'indagine suggerisce le seguenti:
- le
aziende ancora non comprendono a pieno l'importanza delle informazioni
già possedute sui loro clienti, o, meglio, non sono in
grado di sfruttare tale patrimonio informativo;
- manca
in modo sensibile creatività da parte delle società
di consulenza, ancora orientate al "problem solving";
- è
diffusa una visione troppo orientata verso il mercato e ancor
poco verso il cliente, come individuo con specifiche esigenze;
- in
genere vi è un
pessimo rapporto tra qualità e prezzo dell'offerta di beni
e servizi.
La
seconda parte dell'indagine si chiede cosa ne pensano i clienti
finali?
- 29%
sono definiti "fan insoddisfatti", sono entusiasti
del marketing one-to-one, ma lamentano la sua scarsa applicazione,
- 25,7%
sono gli "ostili", ovvero coloro che credono
nella massificazione dei consumi,
- 19,5% sono i "favorevoli
soddisfatti", sensibili al marketing personalizzato;
- il 16% è
composto dai "lontani", cioè estranei
alla tematica;
- 9,8% sono i "favorevoli
selettivi", in sostanza contrari, ma che si dichiarano
a favore di una gamma ristretta di offerte personalizzate.
In
conclusione, se il marketing one-to-one rappresenta l'applicazione
più interessante dei package di CRM e la grande maggioranza
ritiene che sarà un'arma vincente per garantire la soddisfazione
e (forse) la fedeltà del cliente, è pur vero che la
strada da percorrere per raggiungere una prima fase del suo consolidamento
nel mercato italiano è ancora molto lunga.
|