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CSR oggi
Oggi sono in molti a chiedersi se si può coniugare il tema
della Corporate Social Responsibility con quello dell’innovazione
per affrontare con un sano realismo le dinamiche economiche della
crisi.
CMMC già nel 2005 aveva promosso, nel corso della Giornata
Nazionale una inchiesta sul tema CSR. Ovviamente poche aziende
avevano partecipato, ma l'iniziativa era servita ad informare
gli addetti del settore.
Riteniamo utile riportare uno stralcio delle conclusioni.
Un
punto della ricerca richiedeva agli intervistati un giudizio
sull’utilità di ogni pratica di Csr.
Il riconoscimento di utilità delle pratiche è
stato attribuito a i due stakeholder sui quali si focalizzano
le attenzioni delle imprese operanti nel nostro settore: le
iniziative rivolte alle risorse umane e quelle rivolte ai
clienti che hanno ottenuto un giudizio di 3,9 su un voto massimo
di 4.
Va però notato che vi è anche un interesse importante
per due temi, “comunità” e “ambiente”
- che riportano un giudizio di utilità di 3,6 su 4
- che vanno al di là delle preoccupazioni quotidiane
delle imprese del nostro settore, confortando l’opinione
di una crescente sensibilità delle imprese nei confronti
della CSR.
Questa opinione viene rinforzata anche dal fatto che il 78%
degli intervistati dichiara di agire o di voler agire per
“politica aziendale”, dunque per una decisione
interna e spontanea e solo il 22% agisce su sollecitazione
esterna (associazione di categoria o da enti, cooperative,
ecc.).
Infine, la Rilevanza Sociale (90%) degli intervistati e il
coinvolgimento del personale dell’azienda (67%) sono
indicati come i motivi più validi, per un’azienda,
di investire nel sociale mentre il ritorno d’immagine
e il collegamento con strategie commerciali raggiungono, rispettivamente,
solo il 50% e il 12%. |
- Questionario usato nell'inchiesta
CMMC del 2005 
- Informazioni
su CRS dall' Unione Europea
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