Service
Level Agreement S.L.A.
GUIDE Guida per la gestione di
servizi Web Call Center a cura del CMMC Customer Management Multimedia
Callcenter
Questa
iniziativa ha come obiettivo la costruzione di una guida di riferimento per la
formulazione di accordi relativamente a servizi erogati mediante contact center.
Si ricorda che i fattori che qualificano il servizio di un contact center sono
comuni sia che si tratti di una situazione in house che di una realtà in
outsourcing. E’ pertanto possibile adottare una metodologia di base unica e condivisa
relativa ai SLA, che rappresenta lo strumento di valutazione delle attività
dei contact center per i Management delle aziende del CMMC.
*** rilascio 3 - 19-Sett-2001 10:23
***
La
guida riporta le seguenti valutazioni:
(***) elemento indispensabile/irrinunciabile
(**) elemento importante/utile
(*) elemento da considerare
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1.
Premesse, obiettivi e definizioni
1.1
Definizione di Call Center, Web Call Center e Contact Center
Per servizi Web Call Center (Figura 1) s'intendono
servizi di comunicazione tra operatori di un call center (erogatore del
servizio) e dei visitatori di un sito Internet (utenti).
Figura 1
Si
distingue in questo modo dall'attività di Call Center tradizionale,
che riguarda le sole chiamate telefoniche e fax. Si
intende per Contact Center (Figura 2) una struttura operativa
in grado di rispondere indifferentemente a chiamate telefoniche e contatti via
Internet (e-mail, chat...). Gli operatori di un Contact Center sono quindi in
grado di gestire, dalla stessa postazione di lavoro, tutte le modalità
di contatto (media blending). Il sistema tecnologico permette in questo caso regole
di intradamento delle comunicazioni non solo per tipo di chiamata e per skill
dell'operatore, ma anche per tipologia di contatto (coda multimediale). Il sistema
applicativo consente inoltre di archiviare e processare tutte le informazioni
relative al cliente, indipendentemente dal canale utilizzato.
Figura 2
La
presente analisi non affronta specificatamente le tematiche del livello di servizio
nel caso di servizi forniti in modalità Application Service Provider (ASP),
in cui l'infrastruttura di comunicazione di cui si serve il call center risiede
presso una server farm gestita dal provider di servizi ASP. 1.2
La Comunicazione
Vengono considerate diverse tipologie di comunicazione, che a loro volta
possono essere affiancante e arricchite da funzionalità aggiuntive.
Per i diversi canali si devono prendere in considerazione alcuni parametri comuni
e alcuni che sono invece peculiari. Le tipologie di comunicazioni che
possono essere comprese nei servizi Web Call Center sono:
(a)
E-mail o posta elettronica
L'invio di un messaggio via e-mail può essere fatto, lato utente, da un
semplice client di posta elettronica (Outlook, Eudora, ecc.), a fronte di un indirizzo
trovato su un sito web (tramite il link mailto:nome@azienda.it) oppure su un qualsiasi
altro mezzo di informazione (cartaceo, tv, radio, sul prodotto...). Il canale
e-mail può essere impiegato sia in inbound che in outbound. (b)
Form (quando l'utente compila uno schema o modulo predefinito)
Può essere utile definire le modalità con cui l'erogatore del servizio
può intervenire nella definizione del form, in modo da migliorare la strutturazione
e quindi il flusso delle informazioni. (c)
Call back now (richiamata immediata) Quando l'utente richiede di
essere richiamato subito al numero da lui stesso indicato. (d)
Call back later (richiamata all'ora indicata) Quando
l'utente definisce l'ora / giorno in cui intende essere ricontattato, sempre al
numero da lui stesso indicato. (e)
Chat (messaggistica istantanea, instant messaging, live chat) Si
intende la possibilità per un utente di un sito web di interagire con un
operatore attraverso una comunicazione di tipo uno ad uno (non ci sono altri utenti
che vi possono partecipare), attraverso messaggi di testo che vengono recapitati
in tempo quasi reale (pochi secondi a seconda delle performance del server, dei
client e della rete). Grazie a particolari tecnologie anche la chat può
essere "outbound", nel caso si proponga una interazione ai visitatori
del sito che decidono se accettarla o meno. (f)
Internet call (Voice over IP - VoIP) S'intende la possibilità
di effettuare una chiamata audio attraverso il proprio PC connesso alla rete Internet,
attraverso siti, software particolari, microfono e casse. I protocolli attualmente
disponibili per le comunicazioni VoIP sono: H.323 (utilizzato da MS NetMeeting),
SIP - Session Initiation Protocol e Megaco/H.248. (g)
Video (internet video call) Comunicazione VoIP con l'aggiunta dell'immagine
del chiamante e/o del chiamato catturata attraverso webcamera. (h)
Sms (short message service) Pur non trattandosi di un canale legato
esplicitamente ad internet viene considerato come uno strumento in grado di essere
utilizzato in modo complementare all'e-mail in particolari scenari in cui l'utente
preferisca tale strumento (ad esempio l'utente accede al web ma da una postazione
dalla quale non gli è possibile consultare l'e-mail, oppure il messaggio,
o l'utente, presentano un carattere di urgenza nella consegna dell'informazione).
Occorre specificare inoltre che gli Sms possono essere gestiti sia in outbound,
sia in inbound (unified messaging, in questo caso può essere opportuno
affrontare la gestione del database clienti e l'associazione tra e-mail e numero
di cellulare). Le
funzionalità aggiuntive che possono affiancare le tipologie di comunicazione
arricchendone le possibilità di relazione sono: -
(1)
Page pushing
quando l'operatore di call center può inviare pagine web sul browser dell'utente.
- (2)
Data pushing
indica la possibilità
di trasmettere all'utente file generici, quali ad esempio dati compressi (es.
.zip), filmati (.mpg, .avi...), documenti (.doc, .xls, .pdf ...) eccetera. - (3)
Co-browsing
è attivata nel momento in cui vi è una
sincronizzazione tra le pagine web visualizzate dall'utente e dall'operatore.
- (4)
Web collaboration
quando l'operatore può prendere il controllo
della pagina ed assistere l'utente nella navigazione, ad esempio compilando per
lui un modulo (form) -
(5)
Application sharing (desktop sharing)
quando l'operatore, una volta
autorizzato e sotto la supervisione dell'utente, può prendere il controllo
remoto di una applicazione specifica o dell'ambiente desktop dell'utente. 2.
Impegni
del Committente del servizio 2.1
Definizione del Responsabile del Servizio
Debbono essere indicati le Persone, le competenze, i ruoli e le aspettative.
Si nota che le comunicazioni e le applicazioni basate su Internet coinvolgono
varie aree di utenti, dai partner tecnico/commerciali ai fornitori, dalle diverse
funzioni aziendali ai clienti finali di un'azienda. Pertanto, poiché la
presa in carico di una comunicazione via e-mail o via Internet può richiedere
processi di escalation, è opportuno che il progetto venga definito identificando
gli interlocutori responsabili di questo servizio. (***)
2.2
Obiettivi e strategie di Marketing e di Comunicazione
La presentazione delle strategie da parte del Committente nei confronti del Fornitore
del Servizio deve sempre essere effettuata in modo adeguato e completo per garantire
il raggiungimento degli obiettivi dell'attività. (***) 2.3
Piano di comunicazione
Il piano di comunicazione contiene la descrizione delle attività da
effettuare per assicurare il raggiungimento dellobiettivo. Va definita:
(***) (a)
la struttura dei form sul sito web I form sono i moduli che vengono sottoposti
all'attenzione del visitatore di un sito affinché questi li impieghi compilandoli
ed inviandoli al contact center. E opportuno predisporre moduli che
richiedano al visitatore informazioni chiave (**)
per: - codificare velocemente il tipo di richiesta e classificarla; -
avere tutte le informazioni necessarie per soddisfarla al primo contatto;
- instradarla al più idoneo addetto per la gestione. Va chiarita la
soglia minima di accettazione del form in base ai campi previsti. (**)
(b) la struttura delle caselle di posta e-mail Sul sito web o su altro
mezzo di comunicazione deve essere utilizzata una impostazione delle caselle e-mail
finalizzata alla classificazione e allo smistamento delle comunicazioni sulla
front-line. (**) (c) la struttura della e-mail
che viene impiegata per la risposta o in genere per il contatto. Una
e-mail è strutturata in genere nel modo seguente: - oggetto,
-
data,
- da
(mittente),
- a
(destinatario),
- cc
(per conoscenza),
- ccn
(per conoscenza nascosto),
- testo,
- allegato.
(d)
le Faq (Frequently Asked Questions) sono le domande che più
frequentemente vengono poste e le risposte che vengono suggerite alloperatore
del contact center per una corretta comunicazione. Tali Faq comprendono
sempre la presentazione dellazienda Committente, l'elenco di domande informative
con relative risposte e la gestione delle possibili obiezioni. L'allineamento
tra la struttura delle Faq e la struttura dei form risulta essere un elemento
che agevola sia la fase di classificazione/smistamento, sia la fase di risposta.
(***) 2.4
Risposte predefinite, formule di apertura e chiusura
Lo script, le risposte
predefinite, le formule di apertura e di chiusura della comunicazione saranno
preparate dall'Erogatore del servizio in collaborazione con il Committente e approvate
da quest'ultimo. (**)
In particolare l'Erogatore potrà offrire un contributo significativo nella
stesura dello script (della chat), nella struttura dell'e-mail nelle formule di
apertura e chiusura della comunicazione, mentre il Committente si occuperà
dei contenuti e dei moduli di risposta predefiniti. (**)
2.5
Accesso al servizio
L'accesso al servizio di web call center deve essere contraddistinto da indicazioni
chiare e riconoscibili. E' opportuno riportare gli orari del servizio, le varie
modalità di accesso e in alcuni casi anche il livelli di servizio, tra
cui la certezza di risposta. (**) 2.6
Accesso alle informazioni
Soprattutto nel caso dei servizi on-line, all'Erogatore devono essere garantiti
la fornitura e l'aggiornamento nel tempo sia dei database che della base di conoscenza
(procedure, Faq, risposte predefinite, base di conoscenza - KM... ). (**)
2.7
Comunicazione dei cambiamenti
Le modifiche in corso sull'attività sottostante al servizio, possono avere
effetti sui carichi di lavoro e sull'organizzazione dell'attività e vanno
concordate con l'Erogatore. (***)
2.8
Responsabile del controllo della qualità
Si occuperà di monitorare constantemente il
livello di qualità del servizio.
2.9
Formazione del personale
Il personale del Contact Center deve essere preparato per raggiungere gli obiettivi
qualitativi e quantitativi previsti. (***) L'addestramento
deve riguardare l’azienda ed i prodotti / servizi offerti, i plus e i minus dell’offerta,
le informazioni da trasferire ai clienti e le argomentazioni da impiegare per
superare le obiezioni del cliente. Tempi e modalità vanno concordati
con l'Erogatore del servizio. Quest'ultimo può mettere a disposizione
del Committente un formatore. (*) Vanno anche
concordate le attività di aggiornamento. Infine il percorso di
motivazione e crescita del personale dell'Erogatore del servizio è bene
che preveda una prima esperienza "in cuffia" e un successivo impiego
sui canali internet per gli addetti che hanno acquisito esperienza nel problem
solving. (***) 2.10
Responsabilità degli operatori
Va definita la responsabilità del Committente nei casi di eventuale contenzioso
con gli operatori; l'Erogatore del servizio - come responsabile della gestione
del personale impiegato - può decidere di garantire l'estraneità
del Committente, manlevandolo da eventuali richieste da parte degli operatori
del Contact Center. (*) 3.
Impegni dell'Erogatore
3.1
Tecnologie
Le tecnologie utilizzate in un web call center devono essere costruite secondo
architetture tipicamente web, in modalità client/server ed essere accessibili
dalla rete internet. Parte nodale di questa architettura è il "Server",
pubblico sulla rete Internet e capace di gestire le interazioni. Le caratteristiche
del Server e della connessione fanno parte integrante del SLA. In particolare
è necessario che vengano specificate: 1)
Postazione operatore: le caratteristiche hardware della macchina (Processore,
RAM, hard disk, sistema operativo). La potenza della macchina server determina
la massima potenzialità del servizio. E' opportuno quindi specificare anche
la sua espandibilità. Sono rilevanti anche gli aspetti di architettura
client/server. In alternativa ai parametri hardware e di networking è opportuno
ricorrere a parametri strettamente legati alle performance garantite, ad esempio
sul numero massimo di comunicazioni in contemporanea servibili senza un degrado
delle prestazioni. E' inoltre opportuno specificare l'esistenza di macchine di
back-up, le loro caratteristiche e i tempi di ripristino.
2)
Le caratteristiche dei Server, in particolare del Database Server
e del Mail Server, sia hardware (qualora sia installato su una macchina
separata dal Server centrale, in questo caso è necessario indicare anche
la modalità di collegamento con il server centrale: LAN, VPN o Internet),
che software (importante è l'apertura verso almeno uno dei principali standard
di mercato, come ad esempio Ms Sql, Access, Oracle). (***)
Inoltre vanno indicati i tempi e le modalità del back-up dei dati.
(**) 3)
La sicurezza della Server Farm in cui sono collocati i server: possibilità
di accesso, sistemi antifurto, sistemi antincendio, modalità e tempi di
recovery. (***) Va specificata inoltre
la disponibilità del servizio (in termini percentuali / tempo di
downtime). (**) Gli
interventi tecnici sul sistema vanno comunicati e programmati con anticipo, e
attivati in orari tali da ridurre al minimo l'impatto sull'attività del
call center. (**) 4)
I protocolli di sicurezza con cui vengono trasmesse le interazioni tra
operatore e utente del servizio, soprattutto in web call center in cui vengono
trasmessi e trattati dati sensibili. (*) I
sistemi di protezione interni, inoltre, definiscono a cosa l'operatore può
accedere, quali sono le autorizzazioni, ecc... (***)
5)
La connessione a Internet. Sotto tale voce è necessario specificare
la connessione a Internet sia del server, sia delle postazioni operatore, avendo
cura di indicare: - la
modalità di connessione: dial up, Isdn, Xdsl, Cdn, Cable, fibra ottica,
eccetera; (**)
- la
velocità massima che tale connessione permette; (**)
- la
banda minima garantita al Server e ad ogni postazione (tale dato è
importante perché da questo dipendono le possibilità di erogare
un servizio di qualità); (***)
-
il fornitore di connettività. (**)
6)
Requisiti del Pc dell'utente. L'infrastruttura tecnologica impiegata e
i servizi erogati richiedono che il Pc del chiamante - visitatore del sito abbia
determinate caratteristiche per poter attivare l'interazione con il web call center.
E' importante per questo specificare, a seconda del tipo di interazione da attivare:
- caratteristiche
minime hardware della macchina (processore, memoria, spazio su disco, scheda audio,
microfono, casse...); (***)
- caratteristiche
software (sistemi operativi, browser, software pre-installato, installazione di
plug-in, attivazione di Javascript, di Java, dei cookies...); (***)
- caratteristiche
di collegamento internet (tipo di connessione (28,8K - 56K - Isdn...), banda minima
richiesta; (***)
-
funzionamento in presenza di dispositivi quali firewall, proxy, router e connessioni
da intranet.
7)
Infrastruttura applicativa E' opportuno conoscere quale piattaforma
di comunicazione viene utilizzata dall'Erogatore, in particolare per quanto riguarda
l'aspetto di gestione delle code, dei ticket e dell'escalation, oltre agli aspetti
di integrazione multicanale, di controllo e di reportistica. (**)
L'integrabilità della piattaforma di comunicazione con altre applicazioni
legacy per l'operatività del front-office, ad esempio con l'importazione
automatica di particolari campi dati, costituisce un secondo aspetto da considerare.
(**) Le
diverse componenti tecnologiche possono essere collocate tipicamente presso l'erogatore,
anche se l'architettura internet permette di delocalizzare alcuni elementi (ad
esempio il database server) e/o applicazioni (ad esempio chat server presso Asp).
E' opportuno quindi definire localizzazione, proprietà e responsabilità
di tutte le componenti tecnologiche, soprattutto nel caso una delle parti di avvalga
di servizi forniti da Asp. (**) La proprietà
e le modalità di accesso al database rivestono una particolare criticità
nel momento in cui s'intenda utilizzare tali informazioni in un ottica Crm. Per
l'interfacciamento in tempo reale con applicativi legacy / Crm è opportuno
che il server applicativo e il server che gestisce le comunicazioni siano connessi
direttamente. (**) 3.2
Previsioni
I valori e i dati sotto indicati esprimono le stima
dell'Erogatore del servizio in riferimento ai volumi di contatti gestibili.
3.2.1
Impiego delle chat
Poiché la chat comporta una risposta scritta in tempo reale, esso è
uno strumento indicato soprattutto per front-line informativi e difficilmente
può essere applicata ad argomenti specialistici e a flussi di comunicazione
che richiedono l'escalation. 3.2.2
Evoluzione
Vanno evidenziati gli aspetti di modularità nelle funzionalità disponibili,
ad esempio nel caso si volesse ampliare il servizio su più siti, in modalità
multilingua, su più fusi orari, eccetera.
(**) 3.3
Misurazioni quatitative
Vengono
identificate tre tipologie di misurazione: - Aspetti
generali: comuni a tutte le modalità di contatto.
- Comunicazioni
non in tempo reale: e-mail, call back later.
- Comunicazioni
in tempo reale: chat, internet call, call back now.
Tali
tipologie di misurazione, che verranno analizzate nei prossimi paragrafi, si possono
applicare a loro volta su aree differenti, (vedi tavola Flusso e-mail):
-
Sistema
complessivo. Quando
i confini della misurazione sono i più ampi, prendendo in considerazione
l'istante di richiesta di contatto e l'istante finale della risposta. - Singolo
operatore. Quando
le misurazioni sono focalizzate sull'attività dei singoli operatori (oppure
di gruppi di operatori).
- Per
processi. Quando
la misura riguarda singole fasi, ad esempio la sola fase di smistamento o la sola
fase di risposta di primo livello.
|
Figura 3. Schema flusso e-mail (1)
L'arrivo dell'email è seguito da un primo processo di analisi automatica
che può inviare una risposta automatica completa, più o meno
immediata, se il contenuto viene correttamente interpretato, oppure una risposta
che confermi la ricezione (acknowledge) del messaggio e garantisca il cliente
sulla futura risposta. (2) Il secondo processo è quello di classificazione
e instradamento del messaggio ad un operatore (fase di smistamento). Questa
fase può essere manuale o automatica. (3) La terza fase è quella
di risposta da parte dell'operatore, che eventualmente si avvale di un
supporto di secondo livello (4). Le modalità di escalation sono
discusse nel dettaglio al paragrafo 3.5. Nel caso
l'email sia inoltrata erroneamente all'operatore, viene restituita al processo
precedente di smistamento.
| Si
ricordi di considerare il problema delle code di e-mail che dipendono dal presidio
operativo delle postazioni operatore. 3.3.1
Aspetti generali
Gli aspetti quantitativi del contact center presentano alcuni aspetti comuni
e alcune differenze a seconda del canale che si va a gestire. In particolare tra
gli indicatori comuni si possono riportare (con l'indicazione della terminologia
che si può riscontrare in lingua inglese): - numero
di contatti pervenuti (offered);
- numero
di contatti gestiti (handled);
- numero
di contatti trasferiti (in escalation, transferred);
- numero
di contatti abbandonati prima della connessione con l'operatore (abandoned);
- tempo
lavoro after-call (tempo che l'operatore dedica per attività strettamente
collegate alla comunicazione appena conclusa, definito anche col termine "wrap-up
time");
- tempo
medio di risposta, che comprende il tempo di after-call (Average Handling Time);
- livello
di servizio: percentuale di contatti risposti entro il tempo predefinito (service
level within TQOS - Timing Quality of Service).
Si
noti che con "contatti" è del tutto generale e può riguardare
tutte le tipologie di comunicazione. Tali parametri possono essere riferiti ad
orizzonti temporali differenti: 30 minuti, 1 ora, 1 giorno,1 mese, eccetera. Inoltre
può essere necessario suddividere i dati per tipo di servizio / per coda,
per canale (chiamate, chat, e-mail, voip), per singolo contatto. Va specificato
che nel computo dei tempi occorre tenere in considerazione alcuni effetti dovuti
a ritardi nelle comunicazioni. Oltre al tempo che intercorre tra l'istante in
cui alla postazione arriva il segnale di un nuovo contatto e la risposta dell'operatore,
vi è anche il tempo necessario per stabilire la connessione (definito anche
come Pickup pending, particolarmente lungo in caso di connessioni internet
lente) e il tempo per disconnettere la comunicazione dal momento in cui è
conclusa (Login pending). 3.3.2
Comunicazione non in tempo reale a)
E-mail Vanno
garantiti livelli di servizio sui seguenti parametri: - rapporto tra e-mail
ricevute ed e-mail risposte, dato un orizzonte temporale (ore/giorno/settimana/mese...);
- tempo medio di risposta all'e-mail del sistema: questo tempo si calcola
da quando l'e-mail entra nella casella a quando viene rispedita al mittente;
- tempo medio che un operatore impiega a rispondere ad una e-mail: si calcola
da quando una e-mail viene presa in carico da un operatore a quando la risposta
viene inoltrata. - tempo medio per rispondere ad una e-mail Si
imposta in questo modo una doppia misurazione, una sul sistema nel suo complesso,
l'altra sul singolo operatore. In relazione all'orario di apertura
del servizio, va definito come considerare, al fine di misura il livello di
servizio, le e-mail che arrivano durante la chiusura o in prossimità del
termine del servizio. Nei casi in cui non si garantisce un presidio h24, all'apertura
del servizio si dovrà smaltire la coda di e-mail arrivate durante il periodo
senza presidio. Non si può pertanto garantire risposte entro un'ora se
si ha una mancanza di presidio di 4/8 ore. In relazione al
tipo di comunicazione, discriminabile secondo vari sistemi (per l'e-mail può
essere l'indirizzo utilizzato, o il mittente, mentre per la chat può essere
il punto in cui viene attivata l'interazione, es. in home page o nella pagina
dove si dispone la transazione...), è possibile definire priorità
differenti e quindi livelli di servizio differenziati. In
relazione alla fase di classificazione e smistamento delle e-mail vanno
valutate le percentuali di errore (in relazione con l'accuratezza della classificazione),
il tempo medio di smistamento e la percentuale di e-mail processate nel periodo
temporale di riferimento. In
un sistema che invia risposte automatiche, è necessario anche misurarne
l'incidenza sul totale e il loro grado di pertinenza rispetto alla domanda posta.
b)
Call back later Va
misurata la percentuale di richieste soddisfatte entro le fasce orarie richieste
ed eventualmente il numero di tentativi che sono richiesti nel caso di mancato
contatto. 3.3.3
Comunicazioni in tempo reale a)
Chat Il
livello di servizio di chat con operatore è simile a quello telefonico.
Da un lato i costi per contatto possono essere inferiori poiché un operatore
può gestire più contatti via chat contemporaneamente, dall'altro
lato la durata netta di una chat può essere superiore a quello di una chiamata
tradizionale, soprattutto senza l'impiego di funzioni aggiuntive di supporto che
velocizzano l'interazione. Inoltre vanno considerati: - rapporto tra
chat completate e chat abortite. In particolare tra le abortite è
opportuno distinguere quelle abbandonate prima della connessione con l'operatore
oppure quelle interrotte durante la comunicazione. Individuare le cause
di un abbandono può non essere immediato poiché i ritardi nella
risposta possono essere indotti anche da aspetti di tipo applicativo e di connessione
internet. - durata media delle chat: questo parametro varia a seconda
della complessità dell'interazione che si va a svolgere: web collaboration,
file sharing, ecc. - tempo medio di attesa prima della connessione ad un
operatore. In alcuni casi una previsione sul tempo di attesa previsto può
essere rilasciata direttamente al chiamante. - tempo medio di attesa durante
la comunicazione (hold time) - tempo medio di attesa prima dell'abbandono
- numero massimo di comunicazioni chat in parallelo attivabili per operatore
(incide sulla produttività dell'operatore e sul livello di qualità
del servizio) - percentuale di visitatori che ricevono il messaggio di
'occupato' (es. "tutti gli operatori sono occupati, inviare un e-mail") b)
Internet call I
parametri di SLA di una chiamata PC - PC sono gli stessi di una chiamata telefonica,
ma va considerato che questo tipo di canale è spesso attivato contestualmente
ad un canale chat. Si possono pertanto utilizzare, in questo caso, gli stessi
parametri del canale chat. c)
Funzionalità aggiuntive I
parametri da valutare vanno considerati in relazione alla disponibilità
di un tool di misurazione. Gli aspetti da evidenziare sono direttamente correlabili
agli elementi di tecnologia e di networking specificati al punto 2. Ad esempio
uno degli indicatori può essere il tempo di risposta per una azione di
page pushing. Può anche essere utile rilevare l'uso delle funzionalità
aggiuntive, ad esempio il numero medio di page pushing per chat. d)
Call back now Va
rilevato il tempo medio prima della richiamata, eventualmente ponendo anche un
limite al tempo massimo (ad esempio 90% delle richiamate entro xx secondi). Inoltre
può essere opportuno definire una procedura nel caso il numero sia errato
o occupato (es. invio di un messaggio). 3.3.4
Aree di misura Le
tipologie di misura descritte nel paragrafo precedente si possono applicare differenti
aree, a seconda delle esigenze. La presente classificazione permette di individuare
univocamente i flussi - in ingresso e in uscita - dei contatti (indicate nelle
figure con una freccia rossa) a cui applicare le formule di calcolo relative ai
singoli parametri di misura.
Ad esempio, con riferimento alla Figura 4, definite le variabili:
- a = numero email pervenute in un mese
- b = numero email risposte dal primo livello in un mese -
c = numero email risposte dal secondo livello in un mese è
possibile calcolare: % email risposte = (b+c)/a %
email risposte fornite dal secondo livello = c/(c+b)
Figura 4
| a)
Sistema complessivo
Queste misure permettono di valutare la percezione del servizio da parte
dell'utente, considera infatti i confini di misura più ampi, dall'istante
di ricezione del contatto (un e-mail nell'esempio in Figura 4)
fino all'istante di invio della risposta.
Può essere utile misurare
distinguere anche il caso in cui la risposta venga fornita dal secondo livello
(escalation). Ai
flussi indicati in figura vanno quindi applicati i parametri di misura generali
e specifici descritti nei paragrafi precedenti: 3.3.1, 3.3.2, 3.3.3.
Figura 5
|
b)
Singolo operatore
Tali misure permettono di valutare i singoli operatori (o gruppi di
operatori) (Figura 5).
Un esempio di parametri misurabili, nel
caso di un servizio e-mail, sono: - numero email pervenute; - rapporto
tra e-mail ricevute ed e-mail risposte; - tempo medio di risposta - %
email in escalation; - numero email risolte alla prima risposta; - numero
di email per risolvere il caso (inviate e ricevute). Questi ultimi due indicatori
permettono anche di valutare, ad esempio la qualità di uno schema form
(tipologia di campi, obbligatorietà di compilazione...). Non tutti i sistemi
di gestione dei contatti però permettono di avere un report statistico
per tener traccia di questi valori.
Figura 6
|
c)
Per singoli processi
Queste aree di misura riguardano processi specifici e servono a valutarne
l'efficacia e l'efficienza. Ad esempio vengono identificati i seguenti
processi con i relativi parametri di misura:
> Risposte automatiche (Fig.6):
- % risposte automatiche;
- % risposte semiautomatiche; (che
richiedono la validazione
di un operatore);
- % accuratezza risposte.
> Smistamento (Fig. 7):
- % di errore (in relazione con
l'accuratezza della
classificazione);
- tempo medio di smistamento;
- percentuale di e-mail
processate nel periodo
temporale di riferimento.
> Escalation (Fig. 8):
- % email in escalation;
- Tempo medio di chiusura del caso.
Per un approfondimento sull'escalation vedere il paragrafo 3.5.
Per quanto riguarda l'accuratezza della risposta automatica, vi sono diverse
metodologie di valutazione. Un primo modo può essere la verifica
su un campione significativo di risposte, un secondo modo può essere
il numero risposte o contatti che hanno seguito la prima risposta automatica.
Figura 7
|
Figura 8
| 3.4
Misurazioni qualitative I
valori e i dati sotto indicati servono a valutare la qualità e la funzionalità
dei servizi forniti dall'Erogatore. 3.5
Escalation
La presenza di un sistema che controlli costantemente lo stato delle code
permette di evitare che un messaggio inoltrato ad un operatore rimanga in attesa
troppo a lungo: in questo caso il contatto può essere inoltrato automaticamente
ad un operatore disponibile. Un secondo tipo di escalation, invece, riguarda
i contatti che non sono completati e/o inoltrati al Committente o a terze parti,
ad esempio quando vi sono insufficienti informazioni lato chiamante/utente del
servizio (es. richiesta incompleta, mancanza di anagrafica) o lato Erogatore (es.
richiesta nuova e non prevista). Questo secondo caso viene ora approfondito. (**)
Per quanto riguarda l'escalation di e-mail sono possibili due scenari principali:
a) responsabilità della risposta ("ownership")
presso l'Erogatore che scatena l'escalation - Figura 9
b) responsabilità presso il Committente/Terze Parti che ricevono
il contatto - Figura 10
Figura 9
Figura 10
Chi
detiene l'ownership della risoluzione dei casi che passano in escalation deve
anche essere delegato al controllo dell'attività specifica e alla verifica
delle performance di risposta. In entrambi i casi è opportuno che la base
di conoscenza venga continuamente aggiornata da parte del secondo livello, sia
che questo sia interno o esterno, in modo che il primo livello accresca continuamente
la qualità delle proprie risposte. Può essere importante inoltre
la condivisione del sistema di ticketing in modo che il primo livello abbia visibilità
sullo stato di un contatto inoltrato in escalation. 3.6
Gestione del sistema di ticketing
Nel
caso il servizio comprenda non solo comunicazioni via Internet, ma anche via telefono
(sia in automatico su Ivr, sia tramite operatore) può essere opportuno
disporre di un'applicazione di ticketing che vada a interfacciarsi a livello di
CTI/ACD, di modo ad esempio che la scheda cliente (o il ticket) possa riportare
tutte le fasi della comunicazione indipendentemente dal mezzo utilizzato.
Occorre definire chi detiene la proprietà e il controllo di tale applicativo.
(**)
In caso di escalation della comunicazione verso il Committente e/o Terze Parti,
l'Erogatore deve concedere la possibilità di intervenire sul ticket e deve
garantire la chiusura mediante un monitoraggio dei problemi riscontrati (vedi
anche il paragrafo sull'escalation 3.5). (**)
3.7
Risorse professionali
Gli operatori dedicati a rispondere alle e-mail devono: - leggere l'oggetto,
- leggere il mittente, - leggere il testo, - verificare lo script
di riferimento, - personalizzare, - siglare, - rileggere,
- inviare. Attraverso lutilizzo di software integrati, le-mail,
attraverso lanalisi di alcuni campi/parole chiave, viene instradata:
- alladdetto che ha le migliori competenze per gestirla; - a chi, per
primo, si rende disponibile. L'attività va gestita da personale competente
e preparato: - sull'impiego della piattaforma tecnologica; - sulla procedura
che si deve seguire. Nel riassumere gli skill e la preparazione che devono
avere le risorse umane oltre alla capacità di problem solving, è
richiesta la capacità di scrivere correttamente in italiano o altre lingue.
(**)
L'impiego dei canali internet ha anche una valenza di motivazione: saper scrivere
un'e-mail deve essere vissuta dall'operatore come un possibilità di crescita
professionale.
(**)
Occorre anche notare che, mentre per un e-mail c'è il tempo di riflettere
e confrontarsi, per rispondere ad una chat questo non è più possibile:
oltre a dover rispondere in tempo reale occorre essere anche particolarmente sintetici
e veloci. La modalità di comunicazione chat infatti richiede che un messaggio
sia costituito da circa 4/5 parole. Gli altri elementi definibili in relazione
all'attività specifica sono i parametri di età, istruzione, esperienze
e conoscenze specifiche (es. lingue e Pc).
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